Niente più bau, per parlare con Fido c’è una cuffia

Niente più bau, per parlare con Fido c’è la cuffia elettronica

Spesso si dice che al cane manchi solo la parola, specie stando occhi negli occhi col proprio! Pare che sia un problema in via di definitiva soluzione: è stato realizzato un dispositivo con cuffia elettronica capace di tradurre i guaiti di Fido in parole. Non è la prima volta in assoluto che viene annunciata un’invenzione simile. In questo caso però non si tratta di un’app, ma di un curioso apparecchio da far indossare ai nostri amici a quattro zampe dall’ironico nome di ‘No more woolf‘, ovvero niente più bau, che trasforma l’abbaiare in parole.

 

cane con apparecchio

No More Woof, per capire cosa pensa Fido (Video)

No More Woof

No More Woof

Che i cani abbiano un loro linguaggio per comunicare, sia con i loro simili che con gli esseri umani, era un fatto già assodato: ma oggi c’è di più. E’ possibile tradurre i pensieri dell’amico a quattro zampe in parole, grazie ad un dispositivo perfezionato da un gruppo di ricercatori della Nordic Society for Inventino and Discovery, che si chiama No More Woof. Si tratta di uno speciale strumento da applicare attorno alla testa del cane in grado di leggere le onde cerebrali  e tradurle in parole comprensibili per noi esseri umani.

Parlare con cani e gatti grazie ad un traduttore

Parlare con cani gatti traduttore

Parlare con cani gatti traduttore

E se in un futuro non molto lontano potessimo intavolare un discorso vero e proprio con il nostro cane o gatto grazie ad un traduttore di miagolii e latrati? Sembra il famoso “se” che avvia la finzione di una trama letteraria, ma si tratta della realtà o quasi… l’apparecchio per il momento non esiste ancora, ma c’è chi ci sta lavorando appassionatamente: il professor Slobodchikoff della Northern Arizona University.

Reader Dog: il cane che aiuta a leggere

I cani sono amatissimi dai bambin e dagli anziani, aiutano chi si trova in difficoltà, strappano un sorriso tra le corsie degli ospedali con la pet therapy, aiutano uomini audiolesi a capire meglio e comunicare con il mondo: insomma i nostri amici a quattro zampe sono dotati di tantissimi talenti, che mettono in pratica con dedizione e umiltà, aiutandoci e rendendoci migliori giorno dopo giorno. Ma forse non tutti sanno che i cani hanno anche un’altra proprietà interessante: aiutano chi ha difficoltà a leggere.

I bambini capiscono il linguaggio del cane

cani bambiniChe i bambini di due o tre anni che hanno appena imparato a parlare capiscano quello che farfugliano i neonati è cosa risaputa da tempo. Spesso capita di assistere a delle vere e proprie traduzioni in tempo reale tra figli maggiori e bebè che lasciano di stucco persino i genitori. Quello che ancora non sapevamo è che i neonati riescono ad interpretare anche il linguaggio dei cani.

A dirlo è una recente ricerca effettuata da un’équipe di studiosi della Brigham Young University, coordinata da un docente di psicologia, il professor Ross Flom. Stando a quanto rilevato nel corso dello studio pare che i neonati attribuiscano significati diversi all’abbaiare del cane proprio sulla base delle differenti percezioni di modulazione del latrato o ancora interpretando il linguaggio del corpo dell’animale. Questo indipendentemente dal fatto che i bambini abbiano avuto o meno molti contatti con il cane in questione, si tratterebbe infatti di una capacità intuitiva innata.