Home » Curiosità » FGF Industry sostiene i cani abbandonati

FGF Industry sostiene i cani abbandonati

cani abbandonati

BPD Be Proud of this Dress, il brand del gruppo FGF Industry, ha deciso di sostenere la Lega Nazionale per la Difesa del Cane dell’Aquila offrendo in particolare un aiuto per la difesa dei cani svantaggiati e abbandonati, per garantire loro le vaccinazioni e le cure necessarie alla guarigione da gravi patologie. BDP si propone di aiutare i circa 400 cani ospiti del rifugio Cucce Felici dell’Aquila, garantendo il finanziamento del progetto sanitario anno 2012: un progetto concreto di aiuto veterinario, per la prevenzione ed eventuale eliminazione dei parassiti intestinali e delle principali patologie canine, malattie che purtroppo i cani di canili e rifugi tendono a contrarre con maggiore facilità.

Il brand, noto nel mondo della moda per la creazione di capi di abbigliamento legati al settore del lusso, vuole mostrare non solo la sensibilità nei confronti degli amici a quattro zampe meno fortunati ma anche il proprio stile di pensiero e di vita. BPD intende sensibilizzare l’opinione pubblica alla causa dei cani bisognosi, e lo fa tramite gli scatti della nuova campagna Spring Summer 2012, opera del fotografo romano Babik. Gli scatti fotografici hanno per protagonisti personaggi particolari e non le solite modelle, come manager o opinion leader, che si mostrano in una veste inusuale, affiancati dal proprio amichetto peloso. Obiettivo della campagna è cercare di mettere in risalto il più possibile le affinità tra cane e padrone.

Tra i protagonisti della campagna si possono riconoscere la manager Marina Giuliani e Charlie Rapino, produttore discografico, in compagnia della cagnolina Emma, una simpatica Jack Russel. La dolcezza dei fedeli amici dell’uomo deve essere preservata, aiutando i cani senza padrone a combattere le gravi patologie di cui soffrono. Una bella iniziativa che, si spera, altri nomi del mondo della moda possano prendere in considerazione: un piccolo aiuto per una grande causa!

Foto credit: Thinkstock

Lascia un commento