Laika, primo cane in orbita

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Oggi raccontiamo la storia di un cane divenuto celebre nella storia per essere il primo esemplare canino ad essere andato in orbita: si tratta della cagnolina Laika. Laika era una bastardina femmina di circa due anni di età, presa in un canile di Mosca e poi addestrata insieme ad altri due cani, Albina e Muska. Alla fine, nonostante i documenti di repertorio indicano che Laika in realtà durante l’addestramento soffrisse di panico ed il suo cuore, sottoposto a stress incredibile, fosse quello meno forte, scelsero proprio lei, per le dimensioni ridotte e la miglior capacità di adattamento.

A Laika il 3 novembre del 1957, in una base segreta russa, venne fatta indossare una tuta piena di elettrodi, per tenere monitorato il suo battito cardiaco e venne fatta entrare all’interno dello Sputnik 2, veicolo conico alto 396 cm e diviso in tre parti: la cagnolina era sistemata in una cabina alla base della capsula, imbragata e legata senza possibilità di movimento.

Sullo Sputnik era stato predisposto un sistema per mantenere una temperatura costante di 15 gradi (sitema che in realtà non funzionò), e molto cibo gelatinoso per Laika: tuttavia nonostante l’attrezzatura per il supporto vitale, nel programma spaziale non era previsto un rientro della capsula. Possiamo certamente affermare che la sorte della piccola Laika era segnata fin dal momento in cui è iniziata la missione spaziale: Laika, piccola cagnolina color miele sarebbe morta in volo nello spazio.

Animali domestici e influenza A: cosa c’è da sapere

animali domestici e influenza A

Si fa un gran parlare di influenza A e di virus H1/N1 nell’uomo e da qualche giorno anche negli animali, e più precisamente su quelli domestici, soprattutto da quando è giunta la notizia che negli Stati Uniti, un gatto è stato colpito dall’influenza A.

Ad insospettire i padroni del micio in questione, sono stati i suoi frequenti starnuti, gli occhi lucidi e il suo continuo sonnecchiare; dopo averlo visitato, il veterinario gli ha fatto fare una serie di analisi dalle quali è risultato che il gatto aveva contratto il virus H1/N1, passatogli probabilmente dai padroni che ne mostravano i sintomi. Questo del gatto dello Iowa è il primo caso di influenza A sui felini, perché fino ad adesso il virus aveva colpito maiali, furetti ed uccelli.

Infatti, secondo gli esperti, gli animali più propensi ad ammalarsi dei virus che si solito colpiscono gli umani sono proprio i maiali, i cavalli, i furetti e gli uccelli, quindi il fatto che sia successo a un gatto, costituisce un episodio sporadico, in quanto l’influenza non è una malattia tipica dei felini, i quali si ammalano solo di virus respiratori particolari.

Cavalli: il decalogo del benessere in vigore anche per gli equini

decalogo benessere cavalli

Dopo il decalogo del benessere al quale devono attenersi i proprietari di cani e gatti, arriva quello dedicato ai cavalli. Il Codice per gli equini, presentato nell’ambito della Fieracavalli di Verona, servirà a preservare i cavalli dai maltrattamenti e garantire loro il benessere che si meritano. Basta quindi con gli sfruttamenti, addio al suo utilizzo come mezzo di trasporto turistico nelle più famose città d’arte, adesso chiunque possieda un cavallo dovrà attenersi alle regole presenti nel decalogo, pena salatissime multe.

Tra le raccomandazioni previste dal decalogo c’è l’obbligo di offrire all’animale una ciotola d’acqua capiente, piena e sempre pulita e cibo di buona qualità e senza muffa, e di ospitarlo in un box dotato di pavimento antiscivolo e di scolo dell’acqua; ad essere regolate sono sia le attività quotidiane del cavallo, che dovrà, cioè, avere a disposizione uno spazio ampio per l’attività fisica e dovrà essere addestrato per un certo periodo di tempo, sia in quelle straordinarie, come i trasferimenti, che dovranno avvenire in convogli non troppo stretti e dotati di alcuni servizi.

Studenti e animali domestici, un’accoppiata vincente

studenti animali domesticiEsami, interrogazioni, test di ammissione. La vita degli studenti non è certo facile. Che si sia all’università, alle scuole medie, o al liceo, fa lo stesso: le prove non finiscono mai e certe volte lo stress e l’ansia possono giocare brutti scherzi. Ma lo sapevate che gli animali domestici possono aiutare gli studenti nei periodi difficili, come la preparazione di un esame, di un’interrogazione particolarmente pesante, o gli esami di maturità?

A scoprirlo è stato uno studio realizzato nei colleges americani da un’équipe di ricercatori dell’Ohio State University che ha evidenziato come gli studenti universitari possano gestire meglio le situazioni stressanti se hanno con sè un animale domestico.
La ricerca ha già dimostrato che gli animali possono migliorare la qualità della vita per le persone che stanno invecchiando, per i bambini e per i malati cronici. Ma recentemente ha constatato che anche molti studenti universitari possono beneficiare del possedere un gatto o un cane.

Ordinanza sui cani pericolosi: ora è il tempo delle polemiche

polemica ordinanza cani pericolosi

Con l’entrata in vigore nei giorni scorsi dell’ordinanza sui cani pericolosi, com’era prevedibile, si è alzato un coro di polemiche da parte dei proprietari dei cani; prima di affrontare questo argomento, ricordiamo brevemente cosa prevede l’ordinanza.

Il decreto, che sarà in vigore per 24 mesi, prevede l’obbligo del guinzaglio lungo non più di un metro e mezzo, la museruola da mettere in caso di pericolo e la paletta per raccogliere gli escrementi dell’animale. Queste norme sono valide per i cani di tutte le razze ad eccezione di quelli addestrati a sostegno dei diversamente abili, quelli in dotazione delle Forze Armate, della Polizia, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, e di quelli a conduzione delle greggi.

L’ordinanza prevede sanzioni in caso di omessa custodia e di maltrattamento dell’animale, di mancato rispetto dell’obbligo di guinzaglio e di museruola, di incitamento all’aggressività, e al tentativo di creare incroci per esaltare la combattività del cane.

I cani provano invidia

invidia caniSpesso attribuiamo ai nostri amici a quattro zampe sentimenti e stati d’animo propri di noi esseri umani e che certamente non gli appartengono. Crediamo ad esempio che ci facciano i dispetti, che disobbediscano ai nostri ordini per farcela pagare di una nostra assenza o mancanza. Eppure non tutti i sentimenti umani che appioppiamo agli animali domestici sono così lontani dal loro modo di essere. Recentemente, infatti, si è scoperto che i cani sono capaci di provare una forma di invidia.

A dirlo è uno studio effettuato da un’équipe di ricercatori coordinata da Friederike Range e pubblicato sulla nota rivista di divulgazione scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences. Esperimenti con diverse specie hanno dimostrato che le scimmie spesso esprimono un comportamento risentito quando un partner riceve una ricompensa più grande per l’esecuzione di un compito identico.

I cavalli in mostra a Verona: Fieracavalli-International Horse Festival 2009

Fiera cavalli

Gli amanti dei cavalli e dell’ippica non potranno perdersi la Fieracavalli-International Horse Festival in programma a Verona dal 5 all’8 novembre. La manifestazione, arrivata alla sua 111° edizione, riunisce i maggiori esperti del settore per una “quattro giorni” interamente dedicata ai cavalli e al loro mondo. I numeri della fiera sono imponenti: 2.500 cavalli provenienti da 25 Paesi del mondo, 700 espositori per 350.000 mq di spazio espositivo, e oltre 150.000 visitatori attesi alla kermesse.

Le iniziative proposte alla Fieracavalli sono diverse: si va dal Concorso Internazionale Pony, che vedrà i migliori campioni del mondo scendere in pista con i loro pony, al Primo Campionato Nazionale di Horsemanship, la disciplina di addestramento basata sull’equilibrio tra leadership, linguaggio e dolcezza dei movimenti. Non solo competizioni; alla Fieracavalli ampio spazio avrà l’intrattenimento, con la Line Dace e il Western Show, due discipline  provenienti dall’America dei saloon. La Fieracavalli ospiterà anche la quarta tappa ufficiale della Coppa del mondo di salto ad ostacoli, ovvero la Rolex FEI World CupTM,  che vedrà la partecipazione dei migliori cavalli e cavalieri del mondo.

Pet Therapy e anziani: gli animali come supporto alle terapie tradizionali

pet therapy e anziani

Abbiamo parlato più volte dell’importanza della Pet Therapy, ovvero gli animali come terapia, e oggi vogliamo parlarne dal punto di vista dei benefici che gli amici a quattro zampe possono portare agli anziani. La presenza di un animale domestico nella casa o nella vita di un anziano è molto importante per il suo benessere psicologico, perché è fonte di stimoli; il rapporto che si crea con l’animale aiuta a rilassarsi e a distendere i pensieri, e nel caso delle persone sole, è fonte di affetto.

Ovviamente l’anziano che possiede un animale domestico è costretto ad una maggiore attività rispetto a quello che non ce l’ha, perché nel caso di un cane, deve portarlo a passeggio e, in quello del gatto, deve spazzolarlo, e in entrambi i casi, deve dargli da mangiare, pulire la ciotola e la lettiera.

La Pet Therapy è applicata anche nelle strutture per anziani, e ad essere impiegati in questi progetti sanitari sono sopratutto i cani. Le iniziative definite “attività assistite da animali”, prevedono occupazioni simili a quelle che gli anziani potrebbero svolgere nella loro abitazione, mentre quelle chiamate “terapie assistite da animali” prevedono la presenza degli animali come supporto ai farmaci, per migliorare le funzioni sociali ed emotive delle persone coinvolte nell’attività.

Canili comunali e oasi feline in bancarotta a Roma

canili Roma

I canili comunali sarebbero ai ferri corti in molte città italiane. In particolare, nella capitale la situazione si fa sempre più insostenibile. Non arrivano abbastanza fondi dalle istituzioni e i volontari ricorrono al fai-da-te, organizzando collette, sfruttando l’amore per gli animali di veterinari disposti a vaccinare e sterilizzare gratuitamente le centinaia di randagi che affollano le strade e le strutture preposte.

La denuncia di Simona Novi, membro dell’associazione Volontari Canile di Porta Portese, non lascia adito a dubbi: la situazione è ormai sull’orlo del tracollo.

Siamo arrivati al punto del “fai da te”.  La miccia è scoppiata ai primi di ottobre, quando abbiamo chiesto all’Utba, l´Ufficio Tutela benessere animali del Comune, l’autorizzazione al ricovero e all’intervento chirurgico di un gatto che aveva riportato gravi fratture. Ci è stato risposto che non c’era più disponibilità economica. Ci siamo rimboccati le maniche, come facciamo da un anno, e abbiamo chiesto, per curare il gatto, donazioni ai cittadini su Internet e nei nostri tavoli informativi.

Il veterinario della mutua arriva a Torino

veterinario gratis torino

Avete sempre pensato che portare un animale dal veterinario fosse troppo caro? Bene a Torino è stata istituita la mutua per gli animali, un servizio che prevede visite, analisi ed esami, gratis o a prezzi scontati, per gli amici a quattro zampe.

L’associazione animalista Enpa ha attivato dalla settimana scorsa un servizio veterinario di base gratuito presso un canile municipale di Torino, presso il quale sarà possibile far effettuare al proprio animale una visita di base, e quindi diagnosticare eventuali patologie e avere la prescrizione di una terapia. Potranno usufruire di questo servizio, attivo dal lunedì al venerdì, tutti quelli che hanno adottato un animale in un canile e le persone con problemi economici in possesso di un’apposita dichiarazione rilasciata dal Comune.

Salviamo i gatti neri da Halloween

gatti neri e halloween

Ci siamo: stasera sarà Halloween, la famosa “notte delle streghe”, una festa arrivata in Italia dall’America e dal Canada. A parte la tradizionale frase “dolcetto e scherzetto” e le celebri zucche, sono le superstizioni e le leggende popolari a farla da padrone in questa notte.

Se questa festa affonda le sue origini nelle tradizioni dei popoli precristiani del nord Europa, in particolare degli antichi Celti, oggi è diventata soprattutto un modo per sballarsi e fare confusione, e spesso a rimetterci sono i gatti neri, da sempre considerati portatori di sfortuna.

Petbook, il social network per gli animali domestici

petbook

Lo confesso, prima di capire bene quello che il mio computer mi stava mostrando sul monitor ho avuto brividi a fior di pelle e sudore freddo. “Petbook, il Facebook per gli animali domestici”. E quindi, questo cosa significa? Che registro il mio cane, il mio gatto, il mio coniglio o il mio criceto e poi lo faccio interagire con gli altri animali e carico le sue foto, come se fosse lui lì davanti al pc, come se avesse non la sua fantastica personalità animale ma una pseudoumana? Fortunatamente niente di tutto questo!

Petbook è un’idea tutta italiana, è un Animal Network nato con l’intenzione di mettere in comunicazione tra loro tutti gli amanti degli animali, in modo che possano scambiarsi foto, opinioni, racconti, confidenze, idee simpatiche e suggerimenti, un po’ come accade per tutti i social network, che al momento vanno per la maggiore praticamente in tutto il mondo!

In acqua con Fido, a Mantova la pet therapy si fa in piscina

pet therapy acquaPet therapy, se ne parla sempre più spesso come un metodo coadiuvante di cure accreditato. Questo perchè funziona e dà risultati molto spesso al di sopra delle aspettative. Il potere terapeutico di cani e gatti, efficace su numerose patologie, dalla depressione all’ansia all’autismo, può essere esercitato in varie modalità. Per aiutare a sconfiggere i traumi provocati dalla solitudine e gli stati depressivi negli anziani o la timidezza negli adolescenti è sufficiente avere un cane o un gatto in casa. Un animale domestico di cui prendersi cura, con cui  sentirsi capiti e amati.

Per patologie più complesse, come l’autismo, l’ausilio della pet therapy, lo sappiamo, è più complesso e afferisce ad una vera e propria metodologia gestita da esperti e mirata a risolvere problemi specifici. L’ultima frontiera in questo campo, di cui si sono occupati al Cnr (Centro Nazionale delle Ricerche), è l’impiego dei cani in piscina insieme ai bambini affetti da malattie psicosomatiche.

Sindrome da Grande Fratello, anche Fido soffre rinchiuso nella casa

sindrome da grande fratello caniGrande Fratello, siamo arrivati alla decima edizione e non ci si è ancora stufati di vedere ogni anno le stesse facce e tette clonate, le medesime storie strappalacrime riproposte in più salse e le tresche più o meno finte. Aggiungete una bella bestemmia e la pappa è fatta, il reality è in tavola. Non si può certo negare che lo stress psicofisico dello stare rinchiusi tra quattro mura per giorni e giorni, senza privacy, sia il motivo scatenante per cui molti concorrenti danno di matto. Ma lo sapevate che esiste una sindrome da casa anche per gli animali domestici? A quanto pare stare molte ore al giorno all’interno di un appartamento, senza contatti con il mondo esterno, può risultare frustrante per molti animali, al punto da sfociare in veri e propri disturbi comportamentali e in quella che è stata opportunamente ribattezzata Sindrome da Grande Fratello.

Anche l’adeguato apporto di cibo, una fornitura piuttosto ampia di giochi, e addirittura la presenza di un giardino in cui scorrazzare liberi non aiuta quando manca l’interazione sociale, le attenzioni del padrone e soprattutto l’evasione dalle quattro mura o dal solito metroquadro di terreno. Un malessere che si manifesta attraverso sintomi legati al rapporto con il padrone.