Animal Equality arriva anche in Italia

Animal Equality è un’organizzazione no-profit internazionale, che si pone come obiettivo l’abolizione di qualsiasi utilizzo e/o sfruttamento degli animali. Si dedica anche alla sensibilizzazione sulla sofferenza degli animali, considerati tutti indistintamente essere senzienti capaci di provare emozioni e sensazioni come il piacere, il dolore, la gioia o la paura.

Coniglio nano testa di leone: quanto cresce, il carattere e l’alimentazione

I conigli, sono tra gli animali domestici più amatati, in modo particolare il coniglio nano testa di leone, che deve il suo nome alla presenza di una folta criniera di peli lunghi intorno al collo e sui fianchi simili, appunto, alla criniera di un leone. Le orecchie sono dritte, è presente in molti colori, anche se quello tipico è il crema dorato.

Conigli nani, tutte le razze e le caratteristiche

Dopo i cani e i gatti, il coniglio è sicuramente l’animale da compagnia più amato. I conigli nani, in particolare, sono una varietà di piccola taglia del coniglio tradizionale. Da adulti, infatti, arrivano a pesare non più di 2,5 kg e vivono in media dagli 8 ai 9 anni. Ne esistono diverse razze, chiaramente, ciascuna con caratteristiche proprie.

Giostra della Quintana di Foligno, la LAV chiede la chiusura

Ogni anno, a Foligno, si tiene la Giostra della Quintana, un torneo cavalleresco legato ad una manifestazione storica in costume. La Lav, proprio in questi giorni, ne ha chiesto la chiusura a causa dello scandalo sul doping ai cavalli, che ha coinvolto fantini, gestori di scuderia, e alcuni veterinari compiacenti, accusati di aver somministrato farmaci per aumentare le performance degli animali.

Il cavallo Hickstead, la morte di un fuoriclasse in diretta tv

La notizia della tragica fine di Hickstead, il cavallo campione olimpionico, sta rimbalzando sulle pagine dei quotidiani. Stava completando il percorso di gara, la 4ª tappa della World Cup di salto a ostacoli alla Fieracavalli di Verona, sotto la guida del suo abituale cavaliere, quando proprio alla fine è crollato al suolo sotto gli occhi increduli del pubblico presente.

Ippoterapia per i bambini emofiliaci nel Lazio

Tra meno di un mese prenderà avvio un progetto di ippoterapia che coinvolgerà i bambini emofiliaci del Lazio tra i 3 e i 12 anni. L’iniziativa, nasce da un’idea di Baxter, un’importante azienda del settore sanitario, in collaborazione con l’associazione ippica L’Auriga e dei Centri Emofilia dell’Umberto I, del Bambino Gesù e del Gemelli di Roma.

La storia di Mimma, il cinghiale che si crede un gatto

Pensa di essere un gatto, ma è un cinghiale… si chiama Mimma, ed è stata adottata dalle gattare di San Pietro, una località sulle alture di Sanremo. Rimasta senza mamma e fratellino, la cinghialotta ha trovato nei gatti una nuova famiglia e mentre loro fanno le fusa, lei grufola dolcemente.

La pecora che si crede un cane: ecco il video e la storia di Jack

La pecora che vedete nella foto si chiama Jack ed ha sei mesi. E’ un bell’animale, simpatico, tranquillo, ma con una particolarità: crede di essere un cane. Il tutto a causa delle sue fragili condizioni di salute alla nascita: non sarebbe sopravvissuto tra gli altri agnellini se non fosse stato accudito in casa da una famiglia nella contea dello Shropshire in Inghilterra. Qui la pecorella è cresciuta insieme ad un cane, uno springer spaniel (Jessie) e come tutti i cuccioli, crescendo osservano e imitano ciò che fanno i suoi simili. In casa l’unico essere a quattro zampe era Jessie e quindi Jack ora ne ha assunto il comportamento.

Furetti, video shock della PETA dietro le quinte di un allevamento

Per la serie buone ragioni per non adottare un furetto come animale domestico, un video girato di recente dalla PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) denuncia le condizioni igienico-sanitarie a dir poco precarie degli allevamenti, riprendendo di nascosto quanto avviene in una struttura che alleva indiscriminatamente sia furetti destinati al mercato dei pets, sia cavie che faranno, come tristemente sappiamo, ben altra fine nei laboratori scientifici. Siamo a Sayre, nel Nord della Pennsylvania, all’interno della Triple F Farms. Le immagini del video in calce al nostro post sono molto forti, non guardate il filmato se siete particolarmente sensibili alla vista del sangue e del dolore.

Tartarughe a rischio estinzione?

Grandi, piccole, domestiche e selvatiche: le tartarughe sono note per la proverbiale lentezza ma da sempre affascinano chiunque rimanga a guardarle e in pochi riescono a resistere al desiderio di toccarne almeno il duro guscio. A questo punto la loro testolina tende a rinchiudersi in segno istintivo di protezione e allora è chiaro che questo timido essere vivente soltanto dopo aver acquistato fiducia in un essere umano sarà in grado davvero di lasciarsi accarezzare. Tuttavia la loro sopravvivenza potrebbe essere messa a rischio dal surriscaldamento climatico.Lo conferma un recente studio portato avanti negli ultimi tempi dai ricercatori dell’University of Queensland di Brisbane (Australia) e i cui risultati sono stati resi noti nel corso della conferenza annuale della Society for Experimental Biology, tenutasi a Glasgow (Scozia).

Cavalli, come proteggerli dal caldo

L’arrivo dei primi caldi non deve coglierci impreparati. Se noi bipedi possiamo correre ai ripari e prendere i dovuti accorgimenti come non uscire nelle ore più calde, bere molto, vestirci con indumenti leggeri e traspiranti, e così via discorrendo, i nostri amici animali dipendono in gran parte dalle nostre cure e dal nostro buon senso per evitare colpi di calore, disidratazione, inappetenza e malori.

Abbiamo visto come proteggere il cane dal caldo, come prevenire la disidratazione nel gatto e come rinfrescare la vita dei conigli nelle giornate più torride ed afose. Oggi parliamo di cavalli, rispolverando i consigli utili e sempreverdi dispensati dal Sottosegretario alla Salute, l’Onorevole Francesca Martini, lo scorso anno.

Sappiamo quanto la Martini si sia impegnata negli ultimi anni per promuovere il benessere animale. In questo caso, il decalogo stilato dagli esperti (F.I.S.E., la Federazione Italiana Sport Equestri, l’U.N.I.R.E. (Unione Nazionale Incremento Razze Equine) e la Federazione Italiana Giochi Storici), si riferisce soprattutto agli equini impegnati in competizioni o a lavoro nei maneggi o ancora nel trasporto turistico, ricorderete tutti il caso delle botticelle romane che fece scalpore l’anno scorso. Ma veniamo ai consigli.

Come proteggere i conigli dal caldo

L’estate è alle porte, il termometro inizia la sua inarrestabile salita verso temperature afose ed iniziamo a fronteggiare i primi disagi del caldo, specie in città dove l’assenza di spazi verdi in molte zone spesso rende difficile trovare un po’ di ristoro anche a tarda sera o nelle prime ore del mattino. Non c’è tregua dal caldo.

I nostri amici animali, ricoperti di pelo, soffrono dell’aria rovente e del clima appiccicoso esattamente come noi. I cani, ad esempio, vanno soggetti a colpi di calore se non si prendono i dovuti provvedimenti e potrebbero diventare inappetenti e non aver voglia di mangiare proprio come capita a noi bipedi quando fa troppo caldo.

E i nostri conigli? Come proteggerli dall’aumento delle temperature in estate ed evitare malori e disidratazione? Riprendiamo, come ogni estate, qualche consiglio sempre utile a riguardo fornito dagli esperti.

Ci son due leontigri ed una cagnolina…

Non amo zoo, delfinari, circhi, in generale nessuna gabbia, per quanto spaziosa e dorata, in cui mettiamo in bella mostra gli animali arrogandoci il diritto di dire che sono felici, che almeno non devono preoccuparsi dei predatori come avverrebbe allo stato brado e simili (in effetti anche noi, se ci rinchiudessimo in casa, non dovremmo preoccuparci di finire investiti da un’auto!).

Queste sono le cose che ci raccontiamo per sentirci meno in colpa, in realtà sottraiamo la libertà agli animali selvatici per esporli in queste teche viventi a documentare la loro esistenza, per vedere come son fatti da vicino, dimenticandoci che la parte più importante della loro natura gliel’abbiamo sottratta e quello che osserviamo altro non è che il vago ricordo di un leone, di un orso, di un puma.

Gli episodi di aggressione avvenuti di recente da parte di orche in cattività o ancora il decesso prematuro dell’orso Knut allo zoo di Berlino, morto di solitudine, testimoniano che privare questi animali della loro anima selvatica e del loro habitat è controproducente oltre che crudele.

Cavalli: passaporto UE

Dal mese di luglio 2009 tutti gli equidi con più di sette mesi di età devono avere un passaporto a norma UE che deve sempre seguire l’animale nei suoi spostamenti e durante i trasporti. Le norme che regolano tale obbligo sono chiare e devono essere rispettate, pena sanzione amministrativa: il passaporto UE deve sempre seguire l’animale, anche in caso di spostamento a piedi qualora non si concluda entro la giornata.

Questo significa che se un cavallo esce per una passeggiata che duri meno di un giorno non è necessario averlo al seguito ma se il cavallo partecipa ad un trekking di più giorni, si deve avere il passaporto al seguito. Il passaporto, che viene rilasciato dopo l’identificazione dell’animale, deve contenere alcuni dati specifici per il riconoscimento del cavallo stesso:

  • I dati identificativi dell’equide (data di nascita, sesso, mantello, eventuale genealogia, microchip)
  • Lo spazio per il segnalamento grafico
  • I dati identificativi del primo proprietario e dei proprietari successivi in caso di passaggi di proprietà
  • Gli spazi per le vaccinazioni
  • Gli spazi per le prove sanitarie e per i controlli anti doping
  • Gli spazi per i visti delle dogane nel caso in cui l’animale vada all’estero
  • Gli spazi per la somministrazione di ben determinati farmaci
  • Lo spazio per la destinazione finale (il cavallo verrà macellato per uso alimentare umano oppure animale?)