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La storia di Mimma, il cinghiale che si crede un gatto

Pensa di essere un gatto, ma è un cinghiale… si chiama Mimma, ed è stata adottata dalle gattare di San Pietro, una località sulle alture di Sanremo. Rimasta senza mamma e fratellino, la cinghialotta ha trovato nei gatti una nuova famiglia e mentre loro fanno le fusa, lei grufola dolcemente.

Il nome l’hanno scelto le gattare, che assieme alla colonia felina, hanno preso a cuore la sua storia. Mimma, infatti, dopo la nascita, assieme alla mamma e al fratellino sono subito stati adottati e nutriti, e mentre i cinghiali prendevano solo il latte, lei gradiva anche il menù dei gatti. Un grande famiglia, felini, ungulati e umani, tutti insieme appassionatamente.

Ma la voce di quel piccolo miracolo della capacità di avvicinamento uomo-animale deve aver dato fastidio a qualcuno, tanto che la mamma e il fratellino di Mimma ad un certo punto sono scomparsi e lei è rimasta orfana. Le gattare credono sia stato qualche bracconiere e temono anche per la vita della cinghialotta, la stagione venatoria, infatti, è già cominciata a settembre.

Come spiega Vittoria Grossi, una delle donne che si occupa di dar da mangiare ai gatti e al cinghiale:

Mimma deve rimanere il più possibile insieme a noi. E’ bellissimo il modo in cui ha saputo adattarsi con i suoi compagni di vita e con il quale si è confrontata anche con l’uomo. Alla gente di qui, siamo in tanti, ci riconosce, quasi ci saluta. E soprattutto si comporta come un gatto, ha mutuato fin da piccolissimo modi di fare e abitudini. Nessuno deve fare del male a Mimma, è un piccolo miracolo che sia qui con noi, vicino alla città. Non bisogna farle del male, il suo destino lo deciderà crescendo.

Speriamo davvero che abbia il tempo di crescere… non possiamo che farle i nostri auguri, anche perché, se è vero che qualcuno le darebbe volentieri la caccia, dalla sua ha delle persone di buon cuore sui cui contare.

Foto: La Stampa

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