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Cani abbandonati in auto, ancora brutte storie

cani chiusi in auto

Oggi appena ho dato un’occhiata alle news che riguardavano i nostri amici a quattro zampe, l’attenzione si è fermata su due diverse notizie che parlavano di cani chiusi ed abbandonati in macchina. Ogni anno non appena arriva il caldo inizia un importante tam tam informativo al riguardo, circa i rischi di questa azione, eppure sembra che il popolo di coloro che non capiscono è ancora numeroso. Vi racconto i due episodi, uno emblematico e l’altro incredibilmente assurdo.

Il primo caso si è svolto a Roma dove un uomo di circa 60 anni nel quartiere Aurelio, ha chiuso il suo yorkshire nel bagagliaio dell’autovettura e si è allontanato. Il piccolo cagnolino ha cominciato ad abbaiare, impaurito, chiuso al buio, solo, con la temperatura ambientale sempre più alta. In tal modo, involontariamente ha catturato l’attenzione di un passante che ha cercato di intervenire, di individuare il proprietario della macchina a lungo, fino a quando i lamenti del cane si sono fatti labili e si è deciso a chiamare il 112, i Carabinieri. Questi, intervenuti sul posto sono riusciti immediatamente a rintracciare l’uomo e a fargli aprire il bagagliaio: il cane era visibilmente stremato, zuppo di sudore, non sarebbe sopravvissuto a lungo. Il 60enne, denunciato a piede libero per maltrattamenti su animali si è giustificato affermando che era stato via solo 10 minuti. Se anche fosse stato vero, un cane si tiene chiuso nel bagagliaio? Ma chi ci crede più a queste chiacchiere? E comunque, anche 10 minuti possono essere fatali seppur all’interno del veicolo con i finestrini aperti per un cane così piccolo. Non dimentichiamolo.

L’altro episodio è avvenuto negli Stati Uniti, a Kansas City, dove un cucciolo di 12 settimane è rimasto rinchiuso in una macchina abbandonata per almeno un mese, senza cibo né acqua. E’ quasi un miracolo che sia sopravvissuto in tali condizioni: pensate che l’autovettura  è stata rinvenuta in un parcheggio e da lì trasportata di prassi in un rimessaggio. Solo dopo 4 settimane ci si è resi conto della presenza del cane all’interno del veicolo, chiaramente in condizioni di denutrizione e disidratazione estrema, ma che è stato possibile salvare. Ricercato il proprietario dell’autovettura per abbandono e maltrattamento di animali anche in questo caso, mentre è scattata la gara di solidarietà all’adozione di Kia (questo il nome dato alla cucciola –è una femmina-dai soccorritori).

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