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Berio, gatto da biblioteca diventato la favola di una città

Dei topi sapevamo, ma esistono anche i gatti da biblioteca. Qualcuno a tal punto indimenticabile da restare nel cuore di un’intera città. Uguale a gatto Silvestro, simpaticissimo, efficiente e indispensabile, era conosciuto da tutti i frequentatori della più grande biblioteca civica di Genova, Berio, da che era stato adottato dai dipendenti che gli avevano dato lo stesso nome della struttura. Inappuntabile cacciatore di topi, umorale quanto basta, consolatore degli studenti in apprensione in vista di esami, questo micione come è comparso dal nulla un giorno del 2001, così è scomparso nel 2011.  Ma a Genova non l’hanno mai dimenticato: biblioteche, bambini e anziani gli hanno dedicato una favola e una mostra.

 

gatto dietro libri

 

Maschio, di colore bianco e nero, gatto Berio era misteriosamente apparso alla biblioteca Berio di Genova nel 2001 e si era da subito imposto all’attenzione dei dipendenti che lo avevano adottato come mascotte e indispensabile cacciatore di topi. Gatto Berio ripagava l’ospitalità, e l’ha fatto per molti anni, concedendosi alle carezze dei visitatori, allentando la tensione degli studenti in vista d’esami, facendo compagnia a chi ne avesse bisogno.

Poi un bel giorno, nell’estate del 2005 è scomparso. La sua sparizione diventò un caso tra segnalazioni, allarmi, passaparola. Finché quella volta fu ritrovato tra festeggiamenti e celebrazioni. Poi però nel 2011 è sparito di nuovo e malgrado gli appelli ripetuti dei bibliotecari e dei residenti, non si è più trovato, non ha fatto più ritorno. Come se si fosse magicamente volatilizzato, catapultato forse chissà in una biblioteca del passato dove un tempo i gatti erano fiigure istituzionali, in un museo o negli archivi di Stato dove sono previsti per decreto.

Passano gli anni, i topi forse ballano tra i libri,  ma la città di Genova non l’ha mai scordato. Gatto Berio è rimasto nel cuore di chi l’ha conosciuto in biblioteca come di chi ha conosciuto la sua storia attraverso gadget, tazze e magliette realizzati in suo onore.

Da allora le ipotesi sulla sparizione si sono moltiplicate ma resta la mancanza. Allora, un bibliotecario che l’ha conosciuto bene Alfredo Remedi,  ha scritto una favola Il Gatto Berio che lo immortala. A marzo è stato avviato  il progetto di una mostra itinerante dedicata al micio. Si tratta di un evento che coinvolge quattro biblioteche del territorio, (Berio, Gallino, Guerrazzi, Balbi di Campomorone), sette scuole e sette residenze per anziani della Cooperativa Lanza del Vasto, insieme ad alcune case-famiglia: insieme hanno 40 pannelli che raccolgono disegni, fotografie, poesie, proverbi e curiosità su di lui. E chissà che proprio gatto Berio non sbuchi fuori da qualche libro per venire a visitare la mostra in suo onore!

 

Fonte e foto bibliotechedigenova.it

 

 

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