Cosa fare se il gatto non mangia più?

gatto inappetente

gatto inappetenteCosa fare il gatto non vuole più mangiare? Se all’improvviso diventa inappetente? Di sicuro qualcosa lo sta turbando e bisogna individuare la causa di questa condizione onde evitare che la situazione peggiori e metta a repentaglio la salute del micio. Troppo spesso infatti parliamo di quanto sia importante tenere sotto controllo il peso degli animali domestici, onde evitare l’obesità, ma dimentichiamo a volte che un’eccessiva magrezza, un calo ponderale rapido ed ingiustificato, può essere altrettanto pericoloso, soprattutto per i mici.

Filariosi cardiopolmonare nel gatto: cos’è, come si trasmette e quali i sintomi

filariosi cardiopolmonare gatto cosa è sintomi

filariosi cardiopolmonare gatto cosa è sintomiAnche i gatti possono essere colpiti da filariosi cardiopolmonare, esattamente come i cani, benché con un’incidenza estremamente minore. Questa patologia è caratterizzata dalla presenza di un parassita, la filaria che si insinua e si sviluppa nella parte destra del cuore dell’animale, sviluppandosi come un verme, lunghissimo, fino a soffocare l’organo vitale.

Gatto Ocicat: struttura fisica, carattere, salute, costi e foto

Di recente mi sono imbattuta in gatto Ocicat: bellissimo come potete vedere dalle foto e dall’aspetto assolutamente selvaggio, che ricorda quanto mai le cugine feline tigri ed i ghepardi. Nasce da un fortuito incrocio di varie razze (abissino, Siamese, ed American Shorthair), nel 1964 in un allevamento di gatti nel Michigan (Stati Uniti). In realtà si trattava di una sperimentazione ed al suo posto doveva nascere tutt’altro: il micino color avorio con le macchie dorate fu castrato e dato via come gatto domestico, ma di li a poco alcuni genetisti ed altri allevatori ne rilevarono le splendide caratteristiche selvatiche e si impegnarono a riprodurlo: da qui i vari tipi di Ocicats.

Gatto affetto da polidattilia salva il suo rifugio

La storia che vi raccontiamo è accaduta a Greendale nel Wisconsin, Stati Uniti. Riguarda un bel micio dal pelo lungo e tigrato di nome Daniel. Ha una caratteristica che lo contraddistingue dagli altri gatti: è affetto da polidattilia, una patologia genetica che  comporta lo sviluppo di più dita rispetto alla norma. Daniel infatti ha 26 dita anziché 18 sulle sue zampe. Ogni zampa anteriore del gatto solitamente ha 5 dita (con altrettante unghie), mentre la posteriore 4.  Quello di Daniel non è però un record, il Guinnes dei primati in questo senso appartiene ad un micio che ne ha 28, ma soprattutto, va detto che questa anomalia congenita non crea al nostro amco felino alcun disagio o limitazione

Il gatto? Gioca con l’ipad

La curiosità degli animali a volte ricorda quella dei bambini. Osservate il video di Iggy, un adorabile gatto che gioca tranquillamente con l’ipad. Prima il suo compagno a due zampe gli fa vedere come funziona il nuovo gioco e subito dopo il micio mette a frutto l’insegnamento…arriva anche a suonare! Il gatto ha sei anni, ma come spiegano gli autori del video, probabilmente i suoi proprietari, per la tecnologia ha sempre avuto una particolare inclinazione. Lo strumento non sembra essere a rischio, in quanto vetro resistente anche agli artigli felini (se non avevano fatto un test specifico…ora ce l’hanno), basta solo evitare che cada a terra. Insomma è un modo come un altro per giocare insieme al vostro gatto, che dite? Con i cani, l’ipad viene usato anche per educarli ed addestrarli! Il video dopo il more…..

Micio ti presento micio, i primi approcci tra gatti

Quella della convivenza tra più gatti in appartamento, o anche outdoor se avete un giardino e dunque più spazio a disposizione per i mici, è una questione spinosa che abbiamo trattato più volte ma che vale la pena riprendere dal momento che non si smette mai di imparare, con l’esperienza di gattofili che cresce anno dopo anno, quali sono le soluzioni migliori per ridurre al minimo l’impatto di una nuova presenza al vecchio di casa. Ovviamente il primo approccio, la fase delle presentazioni coda-muso, per intenderci, varia in reazioni da gatto a gatto ma generalmente è un momento piuttosto rissoso, in cui la tensione è tangibile e la scenetta che si presenta ai nostri occhi anche un po’ buffa se volete.

Gatto delle sabbie: in via d’estinzione, nasce primo esemplare in cattività

E’ bellissimo, lo vedete dalla foto. Ha solo tre settimane di vita ma è già famoso. Perché? Si tratta di un Felis Margarita, una specie rarissima di gatto, già dal 2002 inserita nella lista degli animali in via d’estinzione. E’la prima volta che un simile esemplare nasce in cattività e l’evento straordinario è avvenuto presso il parco Ramat Gan Safari di Tel Aviv destando nuove speranze di prosecuzione della specie: non esistono più di 150-200 esemplari in tutto il globo. Gli ultimi pare, solo nel deserto arabico ed in quelli del Pakistan e dell’Iran.

Gatto giramondo torna a casa dopo tre anni

Storie di gatti. Lui si chiama Bigione ed è tornato a casa dopo aver girovagato per ben tre anni, non si sa bene dove. Era fuggito da Santa Sofia, nei pressi di Forlì dopo una visita di routine da veterinario, che gli aveva praticato anche il vaccino annuale. Forse spaventato, o più probabilmente piccato dalla poco piacevole esperienza, il micio ha deciso di dire basta e di allontanarsi dalla sua famiglia. Una fuga volontaria ed una ricerca spasmodica durata mesi, da parte dei suoi affettuosi proprietari Daniela ed Alessandro che hanno così raccontato la scomaparsa del gatto:

Un gatto che nuota in piscina? E’ per la riabilitazione

Un gatto in piscina? A dirla così sembra assurdo: i felini domestici non sono propriamente amanti dell’acqua. Eppure Mog, il bel micione che vedete nel video, nuota quotidianamente in piscina, per effettuare la sua riabilitazione motoria. Dopo il cane con le zampe bioniche, ecco che oggi torniamo a parlarvi di animali con difficoltà motorie che riescono a guarire: le storie a lieto fine ci piacciono tanto! A febbraio Mog era stato investito da un’automobile. Un danno al sistema nervoso centrale, i nervi irreparabilmente compromessi e la paralisi totale alle zampe anteriori: non avrebbe più camminato, avevano sentenziato i suoi veterinari.

Milano: salvo il gatto lanciato dal finestrino

L’ennesimo atto di ignoranza e cattiveria messo a segno dall’uomo nei confronti di un piccolo animale, l’ennesima dimostrazione di come sianmo difficili da cancellare certi pregiudizi. Venerdì scorso, il 17 giugno, secondo molte persone sarebbe stato un giorno sfortunato: per scacciare la sfortuna cosa c’è di meglio che accanirsi contro un piccolo gatto nero? Ecco la storia di un altro venerdì all’insegna della cattiveria umana: l’Enpa (ente nazionale protezione animali) denuncia che un gattino nero di due mesi è stato lanciato lo scorso venerdì dal finestrino di un’auto che si stava immettendo sulla tangenziale nord all’altezza di Cinisello Balsamo.

Gatto: meglio sceglierlo al rifugio?

Non importa dove viene trovato o scelto un amico a quattro zampe, purchè quel momento sia il primo di una lunga vita felice per un animale che magari ha sofferto ed ha bisogno di molto amore. Tutto è in mano al padrone che deve sapergli dare affetto senza diventare soffocante, curarlo ma non in modo maniacale e cercare di capire in anticipo i suoi bisogni senza ossessiornarsi per ogni più piccolo atteggiamento. In linea di massima, però, un rifugio è un ottimo luogo se avete deciso di allevare un micio tra le quattro pareti domestiche.

Gatti: curiosità per ogni specie

Il gatto è davvero un animale estremamente misterioso e averlo accanto sembra portare bene, a dispetto di quanto si pensava nel Medioevo soprattutto in merito a quelli con il pelo nero. Tra leggende e credenze, ci sono invece moltissimi elementi che contraddistinguono la specie e la rendono davvero unica ed amabile. Vediamo insieme qualche peculiarità di tale amico a quattro zampe:

I gatti e i graffi: come comportarsi

Perchè i gatti graffiano? E’ una reazione istintiva oppure si tratta di una sorta di risposta esagerata ad un errato comportamento del padrone? Lo fanno perchè si sentono trascurati, oppure riguarda solo di noia e abitudine? In ogni caso, chi alleva un micio tra le quattro pareti domestiche, sa che prima o poi questo si  “rifarà le unghie” sui propri mobili e accessori.

Ecco che l’impietosa fine di divani, sedie, tende ed oggetti vari è assicurata. A questo punto è chiaro che scatta un duro rimprovero perchè ha rovinato qualcosa a cui eravamo affezionati o che ci era costato molti soldi e fatica per ottenerlo.Tuttavia punire l’amico a quattro zampe, in tal caso, ha davvero poco senso. I motivi per il quale ha seguito tale atteggiamento, sono essenzialmente due: il primo è di tipo fisiologico per la necessità di limarsi le unghie, l’altro psicologico. Il gatto, infatti, si sente insicuro e tenta di tranquillizzarsi marcando il territorio.