6 motivi per cui il cane piagnucola (FOTO)

6 motivi per cui il cane piagnucola

Forse non lo sapete ma il piagnisteo è una delle forme più frequenti di comunicazione del cane. Imparare le ragioni differenti del suo pianto – lamento, anziché tentare di stroncarlo sul nascere, può aiutarvi a capire meglio doggy e a rafforzare il vostro legame. Tutto sta a non fraintendere i suoi gemiti, motivo per cui la cosa migliore è leggere le sei spiegazioni che vi diamo.

 

6 motivi per cui il cane piagnucola

Cannabis terapeutica anche per cani e gatti?

Cannabis

Cannabis  terapeutica anche per gli animali domestici? Perchè no. La proposta di legge, abbastanza scioccante ed inusuale arriva dagli Stati Uniti e più precisamente dallo stato del Nevada, ed è destinata a tutti gli amici a quattro zampe che sono  affetti da malattie gravi e con decorsi dolorosi. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta e come hanno reagito le associazioni animaliste americane.

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Perché il gatto fa le fusa?

Se c’è qualcosa che più si avvicina al settimo cielo per noi gattofili è tenere in grembo il nostro amico a quattro zampe e coccolarlo mentre inizia a fare le fusa in un crescendo di beatitudine.
Una sensazione di appagamento che i mici condividono con noi e che è dimostrato rappresenti un ottimo antistress per noi proprietari. Il corpo del gatto caldo e rilassato ci trasmette una sensazione di quiete ed ha un effetto calmante dopo una giornata stressante, per trasmetterci calore e amore.

Ma perché il gatto fa le fusa? E che cosa produce questo suono caratteristico?
Secondo il veterinario Bruce Fogle, autore di The Cat’s Mind, la funzione originaria delle fusa era quella di consentire al gattino di comunicare con mamma gatta un messaggio rassicurante: va tutto ok. Un gattino è già in grado di fare le fusa entro il secondo giorno di vita.

Ci sono molte teorie per spiegare come vengono generate le fusa, a livello acustico. Uno studio ha determinato che le fusa comportano l’attivazione dei nervi all’interno delle corde vocali.

Idroterapia nei cani

L’idroterapia è efficace anche per i cani. La combinazione dell’acqua con i massaggi è una pratica comune ed efficace per ridurre il dolore, l’infiammazione e facilitare il movimento. L’idroterapia è semplice e facile da eseguire, e soprattutto non richiede farmaci o attrezzature costose.

Nei cani può essere prescritta per diverse malattie e disturbi, sia acuti che cronici. Spesso è utilizzata su una gamba o una zampa per ridurre il dolore e il gonfiore e per aumentare la circolazione. Ad esempio quando il cane subisce un infortunio che provoca gonfiore, come una puntura d’ape, il morso di un ragno o morsi di serpente.

Il gonfiore può anche derivare da un infortunio costrittivo, ovvero quando il cane viene stretto troppo nella morsa del guinzaglio e il flusso di sangue alla zampa o all’arto rimane bloccato.

I gatti e la perdita di un compagno di giochi

Quando un gatto muore, spesso i proprietari notano alcuni cambiamenti nell’altro gatto di casa. Il micio sta in disparte ed è letargico. Alcuni possono smettere di mangiare o diventare appiccicosi nei nostri confronti. Altri possono miagolare lamentandosi come se cercassero il loro compagno. Sulla base di questi segnali esteriori, sembra che i gatti soffrano quando un altro animale della famiglia muore.

Poiché i nostri animali domestici non parlano, non sappiamo però davvero cosa gli stia passando per la mente. Pertanto dobbiamo basare l’interpretazione del loro stato emotivo sul loro comportamento, su quello che fanno in certe situazioni e in determinate circostanze.

Quando una persona vive la perdita di una persona cara, comunica verbalmente il dolore. Molto spesso, però, a comunicarci la sua sofferenza è il comportamento più che la parola. La perdita di attenzione, l’apparire svogliati e disorientati, non mangiare e diventare disinteressati a ciò che accade intorno. Chi elabora un lutto piange, non dorme o dorme più del solito. Un animale in cui si verifica la perdita di un compagno può reagire in modo simile.

Gli animali domestici e la morte

Novembre è il mese dedicato alla commemorazione dei defunti. Quando si perde un amico a quattro zampe il dolore ed il senso di vuoto ci assalgono ed oggi esistono cimiteri consacrati agli animali, cimiteri misti, monili con dentro le ceneri di cani, gatti ed altri pets.

Un argomento triste, ahimè, e quale momento migliore di questo malinconico mese per parlarne? Come affrontano la morte i nostri piccoli amici? Qualche curiosità selezionata per voi! Forse non tutti sanno che gli animali muoiono con gli occhi aperti, proprio come noi umani: con la morte sopraggiunge anche la perdita del controllo dei muscoli.

A differenza di noi bipedi, gli animali nascondono la malattia. Si tratta di un meccanismo di difesa per evitare che i predatori approfittino di una situazione di evidente vulnerabilità.
Molti proprietari di animali pensano che quando l’animale sparisce per morire, si tratti di una morte serena, ma molte volte non è affatto così e l’animale soffre ore, o anche giorni, prima di andarsene.
Quando l’uomo muore, il senso della vista è il primo a sparire mentre l’udito è l’ultimo. Lo stesso si crede avvenga per cani e gatti.
Molti animali continueranno a respirare e ad avere movimenti muscolari dopo che il loro cuore si è fermato.