Cani randagi, è allarme in Sicilia

cani randagi sicilia

cani randagi sicilia

E’ allarme cani randagi in Sicilia: secondo le ultime indagine pare che per le strade siciliane ci siano oltre 100mila cani senza un padrone che vagano per le strade e le campagne. Un vero e proprio allarme sociale. Ma il dato più sconcertante è che dietro questa emergenza si nascondono anche numerosi interessi: è quanto comunica Maurizio Catania, dell’Ufficio diritti animali di Catania.

Cani randagi, cosa fare se creano danni alle persone

cani randagi danni

cani randagi danni

Purtroppo in ogni paese o città si trovano dei cani randagi: degli amici a quattro zampe cresciuti per strada, frutto del’abbandono, della crudeltà umana, cani in cerca di una casa o di aiuto. Questi per poter sopravvivere nella jungla urbana o periferica delle città spesso si aggregano in branchi, creando a volte timori, aggressioni, danni ai cittadini. Cosa può fare un soggetto che riceve un danno da un cane randagio? Oggi ci occuperemo di questa problematica, cercando per quanto possibile di aiutare tutti coloro che si trovano, o potrebbero trovarsi, in questa situazione.

Patto anti randagismo, accordo siglato tra Governo ed associazioni animaliste

patto randagismo

patto randagismo

La proposta di creare un Patto contro il randagismo è stata presentata in concerto tra il Governo e le associazioni animaliste: lo scopo sarebbe quello di favorire e migliorare la convivenza tra l’uomo e il suo migliore amico a quattro zampe. Il progetto, presentato alla prima riunione del Tavolo permanente istituito tra il ministero della Salute e la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, sembra interessante e di grandissima attualità: tra i partecipanti anche il sottosegretario alla Salute Elio Cardinale, e i presidenti delle sole associazioni animaliste fondatrici del nuovo organismo federativo, Michela Vittoria Brambilla, Carla Rocchi (Enpa), Gianluca Felicetti(LAV), Laura Rossi (Lega naz. difesa del cane) e Massimo Comparotto (Organizzazione internazionale protezione animali). Riferisce in merito Cardinale:

Cani randagi, anche la Bulgaria pensa allo sterminio

cani randagi sterminio Bulgaria

cani randagi sterminio Bulgaria

Dopo l’Ucraina, anche in Bulgaria si torna a parlare di uccisione di massa dei cani randagi. A Sofia si contano 10 mila trovatelli. La psicosi serpeggia tra gli abitanti  della capitale dopo l’aggressione di un anziano da parte di un branco di animali, che è morto nei giorni scorsi.

Cani randagi, in Albania a rischio di fucilazione

cani randagi fucilazione Albania

cani randagi fucilazione Albania

Da questa sera sino al 25 aprile, in una cittadina a 100 chilometri da Tirana, la capitale dell’Albania, sarà possibile sparare ai cani randagi. Si, avete letto proprio bene, e se vi state chiedendo a chi sia venuta un’idea del genere, vi stupirà sapere che la decisione è stata presa dal municipio, con tanto di avviso pubblico, in cui, naturalmente, si raccomanda di non fare uscire da soli i propri animali domestici.

Cani spagnoli, controlli a tappeto per l’adozione

cani spagnoli adozione

cani spagnoli adozioneI cani spagnoli, ovvero la triste storia delle perreras e non solo. Le perreras sono i canili in cui gli animali che non vengono adottati entro 10 giorni, vengono soppressi. Qualcosa sta cambiando in positivo, grazie all’impegno di associazioni animaliste e gruppi di persone (o singoli individui) che cercano di salvare tali cani da morte certa grazie all’affido/adozione internazionale e dunque al trasferimento in Italia.

Contro perreras e corride BikeForPets, in bici da Torino a Siviglia

perreras corride bikeforpets torino siviglia bici

perreras corride bikeforpets torino siviglia bici

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e i media sul problema delle corride e delle perreras spagnole, dove tori, cani e gatti vengono massacrati senza alcuna pietà, 3 ragazzi italiani percorreranno in bici ben 2200 km, da Torino a Siviglia. L’idea è nata sulla scorta della marcia su 2 ruote dello scorso anno, Torino-Roma, contro l’abbandono estivo e la sterilizzazione.

Massacro dei cani in Ucraina: nuova protesta dell’Oipa

massacro cani ucraina

massacro cani ucraina

Nuova protesta dell’associazione OIPA onlus (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) contro il massacro dei cani randagi in Ucraina: fuori dallo stadio di San Siro infatti alcuni aderenti all’organizzazione hanno sfilato, chiedendo alla UEFA di prendere una posizione decisiva in merito alla vicenda. Il messaggio di protesta è stato anche amplificato all’interno dello stadio dalla Curva Nord dell’Inter, che ha esposto due striscioni a tema, esplicitamente rivolti al Presidente UEFA, Michel Platinì, presente sugli spalti.

Massacro cani randagi Ucraina, la lettera di Zanoni alle autorità di Kiev

massacro cani randagi Ucraina

massacro cani randagi Ucraina

Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell’Intergruppo Benessere degli Animali al parlamento europeo, ha inviato una lettera alle autorità di Kiev, firmata da 22 Eurodeputati appartenenti a 11 stati membri, per chiedere l’immediato stop delle uccisioni di cani e gatti randagi in vista dei campionati di calcio 2012.

Cani randagi azzannano un uomo nel riminese

uomo azzannato cane randagio

All’emergenza maltempo di queste ultime settimane si aggiunge ora anche l’emergenza animali randagi: la notizia di poche ore fa riferisce di un uomo azzannato da un branco di cani randagi affamati. La tragedia si è svolta nella cittadina riminese di Sant’Agata Feltria, dove pare che un uomo, uscito per prendere della legna da ardere, si sia trovato davanti un branco di animali affamati che lo hanno assalito:una prima ricostruzione li aveva identificati come un branco di lupi ma successivamente è stato appurato che si trattava di cani randagi.

Cani randagi Ucraina, arriva una speranza

cani randagi ucraina

cani randagi ucraina

Forse per i cani randagi dell’Ucraina c’è ancora una speranza. Sembra che la pressione delle proteste internazionali stia smuovendo qualcosa. Da alcuni giorni, infatti, non si registrano abbattimenti illegali e si è tenuta una messa in ricordo dei tanti animali uccisi. Lunedì prossimo, inoltre ci sarà l’incontro con il nostro ambasciatore presso l’Ambasciata italiana a Kiev.

Massacro cani randagi Ucraina, l’intervento dell’ambasciatore italiano

massacro cani randagi Ucraina

massacro cani randagi Ucraina

Sono mesi che Andrea Cisternino, il fotografo italiano che lavora a Kiev, denuncia il massacro dei cani randagi messo in atto dal governo ucraino per “ripulire” le strade in vista dei prossimi campionati europei di calcio. Finalmente, anche l’Italia fa sentire la sua voce contro una barbarie crudele e senza senso.

Cani randagi, in Grecia a rischio per la crisi

cani randagi Grecia

cani randagi Grecia

In Grecia, a fronte dell’aumento dei cani abbandonati e della crisi economica che ha colpito il paese, i canili e le associazioni animaliste non ricevono più le sovvenzioni da parte dello Stato. A denunciare la drammatica situazione dei randagi è una volontaria del gruppo non-profit Stray.gr Christiana Kalogeropoulou.

Cani avvelenati a Termini Imerese, al via le ronde

cani avvelenati Termini Imerese

cani avvelenati Termini Imerese

Dalla scorsa settimana a Termini Imerese, in provincia di Palermo, i cani randagi continuano a morire avvelenati, tutti nella zona portuale. Così sono scese in campo le ronde anti veleno organizzate dalle stesse Guardie Ambientali della città, che hanno messo a setaccio l’intera area, che rappresenta un rischio non soltanto per gli animali, ma anche per l’uomo.