Una brutta storia di cronaca giunge dalla Cina, in particolare dalla provincia orientale del Jiangsu, dove le forze di polizia hanno fermato un camion contenente circa mille gatti destinati alla macellazione e quindi ad essere serviti in ristoranti della zona. La macabra scoperta riporta alla luce il fenomeno dei mici serviti come pietanze per i commensali, inconsapevoli magari di quello che stanno mangiando, scambiandolo per pollo, la cui carne si dice sia molto simili. Purtroppo questa storia non ha un lieto fine.
Infatti le autorità, dopo aver proceduto al sequestro dei gatti, si sono rese conto di non poter gestire i felini, pertanto la polizia ha optato per il loro rilascio sulle colline circostanti la città, non lontana da Shanghai. Una scelta infelice dato che si tratta di animali che non sono abituati a restare in quelle zone, a procacciare il cibo, tanto che diversi di loro sono morti a causa delle autovetture che li hanno investiti o della fame. Un gruppo di animalisti si è quindi messo sulle loro tracce, recuperandone vivi solo una cinquantina, destinandoli all’adozione.
Purtroppo cani e gatti sono ancora prelibatezze in alcune parti della Cina, soprattutto nelle zone a sud a Canton, dove vi è una maggiore povertà e meno risorse, che spingono le famiglie ed i ristoratori a nutrirsi di questi poveri animali. Senza contare poi la difficoltà di affidare gli animali recuperati, a famiglie o associazioni che si possano prendere cura di loro: i diritti degli animali in questi paesi sono ancora molto lontani dall’essere riconosciuti. Spesso sono visti solo come merce di scambio o cibo, e per questo trattati senza rispetto, detenuti ammassati in gabbie minuscole, senza aria, con zampe e muso immobilizzati.
Una tortura che non deve continuare: già nel 2010 era stata proposta una legge che vietava l’alimentazione a base di cane o gatto. Il 63% dei cinesi tuttavia si era mostrato contrario a tale proposta. Oggi la situazione non è cambiata e la barbarie continuano.
Fonte: Ansa
Foto credits: Flickr
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