Il cane perde il pelo: ecco il motivo

cani che perdono il peloUn cane può perdere il pelo in due modi: o in forma di caduta localizzata, detta alopecia, o totale, cioè la muta annuale. Per prima cosa bisogna dire che il pelo di un animale ha una vita limitata, muore e si rigenera secondo il ritmo delle stagioni e le differenze di temperatura e luce: ciò costituisce il fenomeno della muta: una massiccia perdita di peli per la durata di qualche settimana, seguita dalla crescita di un pelame sostitutivo, destinato a resistere fino alla muta successiva.

Nei cani che vivono in casa o in appartamento questo ritmo scompare quasi completamente;  l’animale vive ad una temperatura costante per tutto l’anno e, l’illuminazione alla quale sottoposto è più intensa di quella naturale del giorno e della notte.

La muta, quindi, non tende più a prodursi in una data fissa: il cane perderà i peli morti nel corso dell’anno. Contro questo fenomeno, medicalmente parlando, non si può fare molto, tranne che dare all’animale vitamine e aminoacidi, favorevoli a un miglior tessuto del pelame.

Igiene orale nel gatto

igiene orale gatto fotoMantenere i denti del nostro gatto puliti può prevenire gravi malattie dentali. E’ dunque di fondamentale importanza imparare a riconoscere i sintomi di potenziali problemi e correre subito ai ripari. Come per gli noi umani, infatti, anche per i nostri piccoli amici a quattro zampe la parola d’ordine è prevenzione.
Le gengive arrossate e l’alito cattivo sono i principali indicatori della malattia dentale e parodontale nei gatti. Saliva con tracce di sangue e perdita dei denti sono altre importanti indicazioni. L’alito cattivo non sempre è sintomo di una qualche malattia del cavo orale, nei cuccioli ad esempio è un fenomeno da considerarsi normale e non desta alcun tipo di preoccupazione dal punto di vista clinico. Alcune infiammazioni dentali possono provocare al nostro gatto dolore nel cibarsi e nell’aprire la bocca.

La maggior parte dei veterinari effettua la pulizia dei denti e, laddove si riveli necessario, delle estrazioni. Una pulizia accurata dei denti del gatto può risultare necessaria con cadenza annuale. Tuttavia la frequenza dipende dalla dieta del vostro gatto e dalla predisposizione dell’animale per l’accumulo di placca e e la formazioni di gengiviti. La pulizia dei denti del vostro gatto a livello di profilassi può prevenire la perdita dei denti e preservare i denti in età avanzata.

Il Dalmata, “il cane dei cani”

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Le origini del Dalmata si perdono nella notte dei tempi. Ci sono tracce della sua presenza tra gli Egizi, è stato immortalato in bassorilievi e su numerosi cocchi, quindi probabilmente aveva a che fare con questi mezzi di trasporto e anche con la corsa su ruote. Il Dalmata è stato per secoli anche il cane degli zingari, abituato a lunghe camminate e al traino, e in più ottimo cane da compagnia per la vita nomade. Si trovano tracce della sua presenza anche in India, dove fu cane da caccia, per poi arrivare alla sua funzione forse più conosciuta, quella di cane pompiere, supporto speciale per gli uomini che salvano la vita agli altri uomini e che negli anni è diventato davvero indispensabile perchè in grado di fare compagnia, di lanciarsi tra le fiamme, di fare la guardia alla base e anche di cacciare i ratti nei momenti di pausa!

Il Dalmata, come si può capire dalla sua storia, è un cane di mondo, che ha la sua nazionalità ovunque, che è stato e continua ad essere apprezzato come simpatico cane da compagnia in ogni paese, e il fatto che le origini jugoslave, in Dalmazia, siano dubbie, alla fine non è poi così importante visto l’amico fidato che è stato per l’uomo fin dagli inizi della civiltà.

 

Displasia all’anca, ovvero quando il cane zoppica

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I cani di taglia grande, soprattutto se anziani, tendono a zoppicare più facilmente di quelli piccoli perché soffrono di una malattia denominata displasia all’anca, un problema ortopedico che colpisce le articolazioni e che può manifestarsi già a partire dai 3-4 mesi di vita in quasi tutte le razze canine di taglia grande e gigante, e nei loro incroci.

Per displasia dell’anca si intende un difetto dello sviluppo, caratterizzato da vari gravi di debolezza delle articolazioni; questo disturbo tende a colpire le articolazioni tra femore e bacino, causando modificazioni della testa e del collo del femore e dell’acetabolo, cioè della parte del bacino che contiene la testa del femore.

Il primo segnale che un cane è affetto da displasia dell’anca è la zoppia; inizialmente si tratta di un disturbo saltuario, causato dal dolore alle articolazioni, che si evidenzia all’inizio dell’attività fisica ma che migliora con il movimento. Con il passare del tempo, tuttavia, l’aggravarsi ella malattia porterà a movimenti anomali con notevoli difficoltà ad alzarsi e sdraiarsi.

La salute delle orecchie nei cani

salute orecchie caniLa salute del nostro cane passa anche per le orecchie. Ed è dunque sempre opportuno tenerne sotto controllo le condizioni per verificare eventuali anomalìe nel loro aspetto. Per prima cosa, è bene ricordare che gli organi uditivi del nostro amico a quattro zampe vanno tenuti costantemente e perfettamente puliti. Per questioni di igiene, e non solo.

Se vi state chiedendo come fare a riconoscere delle orecchie in buono stato di salute, è presto detto: i veterinari spiegano che il colore ideale delle orecchie internamente è una sfumatura grigio-rosa. E, dettaglio ancora più essenziale, delle orecchie sane non emanano alcun tipo di odore insolito.

Quello che i cani non dicono

cani linguaggioGesti, scatti, movimenti precisi, rituali, giochi. I cani non posseggono il dono della parola e noi non possiamo interpretare i segnali che ci lanciano quotidianamente paragonando il loro comportamento a quello umano. Quello che possiamo e dobbiamo fare è capire il loro modo di esprimersi, educarli fin dove e possibile e imparare a comunicare con loro nel migliore dei modi.

Le orecchie e la coda sono incredibilmente indicativi: le orecchie basse indicano preoccupazione e paura; dritte, attenzione; portate in avanti, allarme; la coda ferma denota inquietudine; sollevata e in movimento, sicurezza e gioia; bassa, insicurezza; tra le zampe, paura. Altro segnale chiarissimo, conosciuto da tutti e che non ci lascia molti dubbi sulla sua interpretazione è quello dell’intimidazione: labbra sollevate e ringhio.

Tartarughe della Florida, i consigli per allevarle

tartarughe florida

Le tartarughe della Florida, sono, come tutte le tartarughe, dei rettili appartenenti all’ordine delle testuggini; vivono in un ambiente acquatico e sono carnivore. Sono di colore verde scuro con linee gialle lungo il corpo; vengono chiamate anche “tartarughe dalle orecchie rosse”, per le caratteristiche macchie rosse ai lati della testa.

Le tartarughe della Florida sono originarie del Sud America, ma sono diffuse in tutto il mondo come animali domestici; possiedono una mandibola arrotondata e le dita delle zampe posteriori sono unite da una membrana, perché sono animali acquatici, possono raggiungere una lunghezza di 30 cm e possono vivere dai 20 ai 30 anni.

Per riuscire ad allevarle bisogna tenerle, per i primi anni, in un ambiente terracqueo, ossia in una vasca con acqua e piante, e una spiaggetta di sabbia o di sassi: una via di mezzo tra l’acquario e il terrario; la temperatura, nella vasca, non deve scendere al di sotto dei 15°.

Cesar Millan, l’uomo che sussurra ai cani

cesar millan the dog whispererCesar Millan, l’uomo che sussurra ai cani, the dog whisperer, così è stato soprannominato. Capace di placare le ansie di cani agitati, di trovare un rimedio al latrato notturno del nostro amico a quattro zampe e di offrire una soluzione per ogni tipo di tormento che affligge il nostro pet: dalla gelosia alla pigrizia all’aggressività.

Vero e proprio esperto in riabilitazione di cani problematici, Cesar Millan è diventato subito una celebrità, sin da quando è apparso il primo episodio della serie tv Dog Whisperer, nel 2004, sul National Geographic Channel (NGC). Ben presto gli spettatori, infatti, si sono resi conto che avevano bisogno dell’aiuto di questo incantatore dei cani, forse più degli animali stessi. In molti casi Cesar ha rappresentato un po’  l’ultima spiaggia per risolvere i problemi dei cani.

Yorkshire Terrier, dalle miniere ai salotti

yorkshireOttenuto nel XIX secolo dall’incrocio tra lo Skye e altri Terrier, lo Yorkshire è un cane che appare semplice e da coccolare, anche da esibire, invece nasconde un passato e delle caratteristiche “da combattimento” sconosciute ai più.

Lo Yorkie, così lo chiamano gli inglesi, era un cane da caccia di ratti. Lo faceva sia nei quartieri, ma soprattutto nelle miniere, infatti era il cane che i minatori si portavano dietro durante il lavoro in modo che non solo trovasse i ratti, ma anche che li uccidesse, pare in modo molto violento e brutale! Quindi oltre che un simpatico birbante lo Yorkshire è anche un duro, anzi, a dirla tutta le femmine sono delle dure, sono più scattanti e più propense non solo alla caccia, ma anche alla difesa, sembra addirittura che i maschi che crescono con le sorelle delighino a loro tutto il lavoro. Evitiamo di fare commenti e paragoni!

Veterinario: come far abituare il cane

veterinario

Il veterinario è essenziale per la vita del vostro animale; un cane che si relazione senza stress alle persone, alle cure e allo stesso ambiente ambulatoriale avrà un vantaggio notevole rispetto agli altri, e i padroni possono fare molto per aiutare i propri cani in questo percorso.

Nell’adottare un cane, adulto o cucciolo che sia, la visita veterinaria è d’obbligo; se l’animale sarà in salute, la visita consisterà in alcuni esami di routine e forse qualche iniezione per vaccini o analisi del sangue. Se il cane è visibilmente nervoso o difficile da gestire anche per il personale specializzato, chiedere al veterinario di consigliarvi un bravo specialista comportamentale per lavorare su questo problema prima di perdere il controllo della situazione; nella maggior parte dei casi, comunque, il cane potrà mostrare un lieve nervosismo non preoccupante.

Portate sempre con voi degli stuzzichini per ingannare l’attesa; vanno bene, ad esempio, dei biscottini da dargli a piccoli morsi, perché il cane apprezza più l’odore che la dimensione dello spuntino. Attenzione però: ricordatevi di dargli da mangiare solo quando si sta comportando bene, non dovete premiare un comportamento nervoso o maleducato. Se vi lasceranno entrare in ambulatorio, continuate a dare i biscotti al cane mentre viene posizionato sul tavolo delle visite e fate pratica nel mettere e togliere il cane dal tavolo in modo da farlo abituare a questa azione.

La pet theraphy: addestramento e studio

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Il valore terapeutico degli animali è indusso ed ampiamente riconosciuto da medici e psicologi: la Pet Theraphy è un bene prezioso, un aiuto concreto a quanti vivono in situazioni di disagio o ad anziani soli in strutture sanitarie. Questa terapia ha origni lontane: fu lo psichiatra infantile Boris Levinson ad enunciare per la prima volta, intorno al 1960, le sue teorie sui benefici della compagnia degli animali, che egli stesso applicò nella cura dei suoi pazienti. Levinson constatò che prendersi cura di un animale può calmare l’ansia, può trasmettere calore affettivo, e aiutare a superare lo stress e la depressione.

Non tutti gli animali possono essere impiegati per la pet theraphy, occorre superare un addestramento importante e he l’animale abbia determinate caratteristiche: esistono dei corsi dell’Associazione Nazionale Cani da Assistenza e da Pet Therapy (ANCAPET) specifici per cani che si vogliono impiee in questo settore.

Animali da Pet Therapy non si nasce, ma le predisposizioni caratteriali sono fondamentali: sono spesso privilegiati Labrador e Golden Retriver, due cani la cui razza è quasi sempre la garanzia di un’attitudine specifica al servizio e pazienza. L’addestramento inizia fin da cuccioli, gia’ a due mesi i cuccioli devono imparare i primi rudimenti, l’educazione e il metodo di apprendimento: insomma devono riflettere su cosa fare in precise situazioni, senza ricevere comandi precisi o stimoli esterni.

Interpretare il linguaggio del gatto, il felinese

interpretare-miagolìo-gattoUn po’ come il pianto per i bambini, miagolare è per i gatti uno dei pochi modi per comunicare con noi, farci delle richieste, o anche semplicemente richiamare la nostra attenzione per un qualsivoglia motivo, e talvolta anche senza una ragione specifica. Dico questo perchè non sempre, quando miagola, il gatto ha fame o vuole le coccole. A volte è solo un modo per manifestare la sua presenza, per dire: ecco, ci sono.
Il linguaggio del gatto non è ovviamente fatto solo di miagolii, bensì comprende una vasta gamma di segnali, dalla posizione dell’orecchio, alla coda, alla postura complessiva, senza dimenticare le da noi tanto amate fusa. Interpretare il felinese non sempre è cosa facile per noi umani. Ci viene in aiuto il veterinario Marty Becker, autore insieme a Gina Spadafori del libro The ultimate cat lover, nel quale è svelato il segreto per una perfetta (o quasi) comunicazione tra noi ed il nostro gatto. In linea generale, secondo i consigli dell’esperta:

…se si vuole veramente interpretare il codice di comunicazione felina, bisogna prima ascoltare il tipo di miagolìo, poi osservare il linguaggio del corpo, e successivamente collegare questi segnali ad un qualche evento che si sta verificando.

Cani attori, casting per star a quattro zampe

cani attoriTutti i cuccioli e cani adulti che vediamo negli spot, nei film, nelle fiction, e anche a teatro o nelle fiere expo prima di diventare degli attori provetti hanno fatto dei casting! In Italia, ormai da un anno, è attivissima l’attività di Cani Attori che si occupa proprio di organizzare casting in tutta Italia e poi di mettere a disposizione e addestrare i nostri piccoli amici per il grande schermo o per degli spettacoli teatrali, e anche per alcune delle nostre serie televisive preferite!

Il modello del casting che hanno adottato è quello americano, e sta ormai prendendo piede in tutta Italia e anche nel resto dell’Europa. I casting sono aperti a ogni cane, di qualsiasi razza o taglia e i cani non devono necessariamente essere già addestrati. Le uniche cose importanti sono che siano socevoli, che non siano paurosi o aggressivi, magari perchè spaventati da tanta gente o dalle telecamere, e anche che vadano d’accordo con gli altri animali, in modo che se dovranno collaborare con altri colleghi cani o con altre specie non vada a finire tutto in una gran confusione!