Pet Click: pubblica anche tu la foto del tuo amico a quattro zampe!

Oggi inauguriamo una nuova rubrica settimanale, Dog Click, grazie alla quale faremo conoscere gli animali domestici dei lettori di Tutto Zampe. Ogni giovedì verrà postata la fotografia di un tenero amico a due o quattro zampe con alcune notizie che lo riguardano: se anche voi volete vedere pubblicata la foto del vostro amico, postatela sulla pagina di Facebook dedicata a Tutto Zampe, provvederemo poi a pubblicarla in modo che tutti i lettori possano vedere quanto è bello il vostro cucciolo!

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Oggi presentiamo Giotto, il cagnolino di piccola taglia della nostra amica Giulia da Bologna. Giotto è un meticcio che ha ben 16 anni, ama dormire, i cuscini morbidi, mangiare e stare steso al sole. La cosa che ama di più, però, sono le coccole! Odia chi gli tocca la pancia e le mosche.

Il pedigree, questo sconosciuto

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Oggi approfondieremo una tematica che incuriosice molti amanti dei cani: il pedigree. Che cos’è esattamente? Come lo si ottiene? Ma soprattutto, quanto è veramente importante per il nostro amico a quattro zampe? Il pedigree è il certificato di iscrizione ai Libri Genealogici che in Italia viene emesso dall’ ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana). Su di esso vengono annotati i dati identificativi del cane, la razza di appartenenza, la sua genealogia e i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore che lo ha venduto. Fondamentalmente il pedigree consente al cane di partecipare a tutte le manifestazioni ed esposizioni cinofile ufficiali e funge quale certificato di garanzia sulla corretta selezione del cucciolo.

Esistono due tipi di Pedigree Italiani ufficiali rilasciati dall’ENCI: il ROI Libro Origini Italiano che è il registro nel quale sono iscritti i cani purosangue e annotati i dati genealogici ed il RSR Libro Italiano Riconosciuti è invece il registro in cui vengono iscritti i cani dei quali non risulti l’origine impura e che hanno caratteri di tipicità tali da farli ritenere di razza pura, nonché i cani provenienti dall’estero e già iscritti ad un libro genealogico straniero riconosciuto come equivalente a quello italiano.

Ma come si ottiene il pedigree per il proprio animale? Se un cucciolo nasce da due genitori entrambi dotati di pedigree allora se ne può chiedere la registrazione all’Enci entro 25 giorni dalla nascita: in tal modo il pedigree arriva al proprietario del cucciolo e/o all’allevatore o proprietario della femmina verso i 5-6 mesi d’età del cane. Ma per attuare tale procedura è necessario altresì che l’allevatore denunci la cucciolata all’Enci stessa, prima della nascita dei cuccioli.

Il dog sitter: un’alternativa all’albergo

Dog Sitter

dog sitter

Qualche giorno fa, nel post nel quale vi indicavamo alcune possibili soluzioni per la cura del vostro animale in vista delle vacanze estive, vi avevamo segnalato che un’alternativa alle pensioni e agli alberghi per cani è rappresentata dal dog sitter; oggi, quindi, cercheremo di spiegarvi meglio quali sono gli ambiti di lavoro e le competenze di questa figura.

Come vi abbiamo già precisato nell’articolo citato, non dovete pensare al dog sitter solo come allo studente che lo fa come lavoretto per guadagnare qualche soldo in più: il dog sitter è un vero e proprio professionista con il compito di prendersi cura del cane quando voi non ci siete.

Fare il dog sitter non consiste solo nel portare a spasso il cane, ma anche nel dargli da mangiare, pulirlo, farlo giocare e fargli compagnia; il dog sitter può rimanere con il vostro cane qualche ora o anche tutta la giornata, e i prezzi variano a seconda del tempo e del servizio svolto. La scelta del dog sitter avviene un po’ come quella della baby sitter: prima di trovare quello giusto per il vostro amico dovrete fare un po’ di colloqui in modo da valutare, in base anche alle vostre esigenze, la preparazione e la compatibilità della persona che avete davanti.

Vacanze con gli animali domestici, la sicurezza del cane (parte due)

cane al mareProseguiamo con la seconda parte della nostra guida alla sicurezza del cane in vacanza, vicino ai corsi d’acqua. Parleremo di pesca e nuoto, due attività praticate spesso d’estate.
Se portate il cane a pescare con voi, occhio che non inghiotta l’amo, attirato dall’esca appetitosa. Correte dal veterinario se l’amo è rimasto infilzato nella gola del cane e fate attenzione a non peggiorare la situazione tirando verso di voi e compromettendo la già delicata situazione.

Per quanto riguarda il nuoto, ci sono più considerazioni da fare, in base anche al corso d’acqua prescelto. Il vostro cane può essere un nuotatore eccellente, ma l’età, la sua condizione fisica, le maree e altri fattori possono subordinare l’esercizio ed il piacere ad un pericolo.

Ferrovie dello Stato: ecco come viaggiare in treno con gli amici a quattro zampe

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Viaggi estivi con i propri animali sul treno? Inevitabile per coloro che sono costretti a spostarsi da una città all’altra e non hanno la possibilità di utilizzare l’automobile. Le Ferrovie dello Stato, a questo proposito, rendono note le nuove regole per farsi accompagnare dal proprio amico a quattro zampe, pure durante le vacanze. Del resto, quando si decide di allevare un cucciolo, è bene che diventi parte integrante della famiglia e quindi, per quanto possibile, è importante che possa seguire il padrone anche quando è lontano dal lavoro e dalla vita di tutti i giorni. Per evitare, quindi, di lasciare a casa, cani, gatti o qualunque creatura da compagnia che, tra l’altro, possono salire a bordo del treno gratuitamente sia in prima che in seconda classe, bisogna però condurli con sè attraverso dei trasportini che non superino in dimensioni i 70cmx30x50. Ogni viaggiatore può portare un solo contenitore che, sul Pendolino tipo Etr 50, va tenuto sulle ginocchia.

Taranto: le vere bestie sono gli uomini

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Qualche giorno fa a Taranto un pirata della strada investe un povero cane che gironzolava al bordo della strada: non si ferma nemmeno per soccorrerlo, o per vedere se per caso è ancora vivo. No, preferisce inserire la prima e ripartire, lasciando quel povero meticcio bianco lungo la carreggiata. Sono in molti a vedere la triste scena, subito qualcuno accorre per portare aiuto a quel cagnolino sfortunato ma purtroppo non vi è più nulla da fare: l’impatto violento ha ucciso il cane sul colpo.

All’improvviso dalla folla si fa avanti un cane meticcio di colore nero, il padre del cane investito, dicono le persone accorse che li conoscono bene: i due cani erano soli vagare senza meta li intorno, sul lungomare pugliese, sempre insieme. Il cane padre arriva sulla strada e tenta di soccorrere il figlio esanime: ad un certo punto si accascia su di lui, come se volesse proteggerlo, e non fa avvicinare nessuno al cadavere del figlio. Prova persino con le due zampe anteriori a portarlo via ma non riuuscendovi si limita a guardarlo e leccarlo, in un ultimo, straziante gesto d’amore.

Solo l’arrivo della Polizia e dei veterinarti dell’Asl locale riescono a far desistere il padre, che acconsente affinchè il cadavere del meticcio sia portato via. Le foto della vicenda sono state diffuse dall’associazione culturale Filonide e pubblicate sui giornali locali: ne proponiamo uno stralcio qui di seguito, come testimonianza dell’amore immenso che lega il cane padre al figlio. E riflettendo sulla vicenda viene veramente da chiedersi, chi sono le vere bestie?

Vacanze con gli animali domestici, la sicurezza del cane (parte uno)

cane in acquaAcqua, acqua ovunque e neanche una goccia da bere. A differenza del vecchio marinaio della nota poesia di Coleridge, il vostro cane non vede il mare, gli stagni e qualsiasi altro corso d’acqua come pericoloso e imbevibile. E non si rende conto del prezzo alto che potrebbe pagare bevendo o nuotando nell’acqua stagnante e putrida.

In estate, la sicurezza in acqua per il vostro cane si estende ben oltre la prevenzione degli incidenti di annegamento. I cani sono esposti alle malattie e agli infortuni anche se non si tuffano in acqua. Per un mare di divertimento senza spiacevoli imprevisti, è bene essere consapevoli dei potenziali rischi che corre il nostro amico a quattro zampe vicino a corsi d’acqua.

Ecoturismo: come osservare gli animali

ecoturismo

Con l’arrivo dell’estate il Wwf ha pensato di dedicare un sito dedicato all’ecoturismo, per spiegare a tutti come sarebbe opportuno osservare gli animali senza spaventarli. In linea di massima gli animali andrebbero osservati ad una distanza di sicurezza, ovviamente secondo la loro percezione di sicurezza e non la nostra, avvicinatevi lentamente e non fate movimenti bruschi; non seguiteli neanche per dar loro da mangiare, e non disturbateli per nessun motivi.

Come osservare i mammiferi

Non seguite l’animale per fotografarlo o filmarlo, e fate in ogni caso attenzione alle mamme con i cuccioli che sono in genere molto protettive. In caso di osservazione a distanza usate cannocchiali o binocoli, e fermatevi se vedete che l’animale volta la testa verso l’obiettivo e mostra segni di nervosismo, che possono essere manifestati anche da movimenti della coda o delle orecchie.

Proteggere gli amici a quattro zampe dal caldo

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Nonostante molti amici a quattro zampe siano abituati a cavarsela da soli in qualche modo, dal momento in cui diventano parte integrante della famiglia, devono essere accuditi e allevati come se fossero dei figli e, come bambini piccoli, in questa stagione calda, vanno difesi dalle temperature eccessive. Negli ultimi anni, del resto, le elevate percentuali di umidità in continua crescita, stanno rendendo l’aria irrespirabile per l’uomo e anche per gli animali. Per aiutare padrone e pet a stare meglio, l’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, ha preparato un decalogo di consigli da seguire facilmente, quando si ha in casa un cucciolo o anche un esemplare maturo.

Le spiagge aperte ai cani

cani in spiaggia

Se state pensando di organizzare le vacanze al mare con il vostro cane, prendete in considerazione l’idea di recarvi in Romagna, che anche quest’anno si è confermata la regione con il più alto numero di spiagge nelle quali i bagnanti possono entrare insieme ai loro cani.

In Romagna, le spiagge accessibili alle persone e ai cani sono circa 40, segue la Toscana con una ventina di spiagge dog free, concentrate soprattutto all’Isola d’Elba; a ruota, le altre regioni costiere della Penisola, secondo il seguente ordine: Liguria, Marche, Veneto, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia, e poi tutte le altre.

Le spiagge delle regioni in questione sono ovviamente quelle private, in quanto quelle pubbliche impongono una serie di divieti e di limitazioni che vengono imposti dai diversi sindaci delle località turistiche marine che, a volte, impediscono addirittura il passaggio dei cani sulla battigia, che per legge deve essere libero sia per gli umani che per gli animali.

Il comportamento del cane: intervista ad un educatore cinofilo II parte

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Proponiamo di seguito la seconda parte dell’intervista a Giovanni Padrone, educatore cinofilo ed esperto di comportamento dei cani.

Solitamente quanto tempo occorre per far tornare un cane tranquillo?

A parte i problemi di origine ereditaria, o dovuti all’età avanzata, che ne costituiscono una minima parte e per i quali è richiesto l’intervento a vita del veterinario comportamentista (per il supporto farmacologico), nella stragrande maggioranza dei casi il tempo richiesto per la guarigione del cane dipende da diversi fattori: la gravità del problema, la capacità di recepire le tecniche sia da parte del cane che da parte dei proprietari, non da ultimo la capacità di trasmettere le tecniche in modo corretto da parte dell’educatore. In questo ambito si può affermare che il range di tempo richiesto può variare da alcuni mesi a due anni.

Il rapporto cane padrone quanto incide sul comportamento degli animali?

Poiché un rapporto cane/umano sbagliato è alla base della maggioranza dei problemi, direi che il tipo di rapporto è fondamentale per indirizzare il cane verso una relazione sana oppure no. Purtroppo in Italia non vi è ancora una vera e propria cultura del rapporto relazionale anche se vi sono diverse associazioni (compresa la mia A.C.C.S.C.) che tentano di promuoverla e questo è causa di malessere e disagio da parte dei cani che sono spesso costretti a vivere con un partner umano non in grado di dimostrargli l’affetto né di comunicare nella maniera giusta (in un linguaggio non comprensibile da parte del cane). Da noi, come in altre nazioni, vige ancora una realtà antropocentrica nella quale è l’uomo (o la donna) ad imporsi sul cane. Già il fatto che nelle domande si parli di “padrone” e non di “partner sociale” ne è l’evidenza. La realtà vuole che il cane debba essere trattato alla pari e non da essere inferiore. La realtà vuole che l’uomo, in quanto mente più capace di codificare i linguaggi altrui, trovi il modo di rendere chiara la comunicazione col proprio cane (se io voglio parlare con un cinese e non conosco la sua lingua, o mi avvalgo di un interprete o imparo il cinese; allo stesso modo per meglio capire come comunicare col cane, posso avvalermi di un etologo o di un comportamentalista).

 

Farmaci topici, come applicarli sul gatto

gattinoI farmaci per animali, così come quelli per noi umani, sono disponibili in una varietà di forme: pillole, liquidi e pomate. I nuovi prodotti contro pulci e zecche sono più comunemente associati con l’applicazione topica rispetto ad altri medicinali, ma sono anche disponibili sotto forma di creme antibiotiche e di unguenti per la cura delle ferite.

Alcuni farmaci topici comprendono un applicatore per una facile somministrazione. Per quanto riguarda i prodotti per il trattamento di pulci e zecche, una volta applicati sulla pelle, il farmaco viene assorbito dall’epidermide e da lì entra nel flusso sanguigno e viene distribuito in tutto il corpo. Alcuni, come creme e pomate antibiotiche, sono destinati a lavorare principalmente sul luogo della lesione, anche se una piccola quantità viene assorbita comunque dall’organismo.

Animali domestici e assicurazioni

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No, non è uno scherzo prendersi cura di un animale domestico che, proprio come un bambino piccolo, va accudito e mantenuto in buona salute, seguendone esigenze e gusti fin dove possibile. Per questo quando si decide di regalare un cucciolo, magari in occasione di un compleanno, ci si deve assicurare che la persona che lo riceverà non solo gradirà il gesto, ma sarà pronta ad addossarsi ogni tipo di responsabilità. Questo non vuol dire assolutamente che un amico a quattro zampe equivale ad una noia di seccature e responsabilità infinite, anzi senza di loro la maggior parte delle vite sarebbero spente e grigie. Insomma con il loro amore rendono felici chi li tiene in casa, ma in cambio bisogna considerarli come parte integrante della famiglia.

Il comportamento del cane: intervista ad un educatore cinofilo

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Proponiamo ai lettori di Tutto Zampe una speciale intervista a Giovanni Padrone, educatore cinofilo ed esperto comportamentalista, che si occupa di cani con problemi comportamentali. L’intervista sarà proposta in due puntate.

Grazie Giovanni in primo luogo per aver accettato questa intervista e per averci dedicato parte del tuo tempo per far conoscere ai lettori in cosa consiste la tua attività. Cosa significa essere un educatore cinofilo? In cosa consiste il tuo lavoro e come hai iniziato?

Per quanto mi riguarda, il lavoro di educatore cinofilo è volto a rettificare quei comportamenti che portano il cane all’esacerbazione o alla depressione. Inoltre, insegno ai proprietari il modo di relazionarsi e di comunicare coi propri cani. Il mio inizio nel mondo della cinofilia è avvenuto attraverso un corso da istruttore cinofilo, per il quale però notai di non essere interessato particolarmente, perché riguardava solo l’aspetto addestrativo dei cani e non ciò che più mi interessava, cioè capire come i cani comunicano tra loro attraverso il linguaggio posturale, feromonale e orale. Perciò, in parallelo al corso, iniziai a studiare testi di psicologia ed etologia canina. Il caso ha voluto che il veterinario dei miei cani è anche un comportamentalista (riconosciuto F.N.O.V.I.) ed all’epoca cercava un collaboratore che svolgesse la parte pratica delle terapie comportamentali che egli prescriveva. Iniziò così la nostra cooperazione (che continua tuttora) con i primi più semplici casi. Col passare del tempo e l’aumento della mia esperienza iniziai a trattare casi più difficili, collaborando anche col canile della mia città, acquisendo una autonomia che ora mi permette di svolgere il mio servizio anche quando non richiesto direttamente dal comportamentalista, col quale vi è comunque uno scambio di opinioni ogni qualvolta i fatti lo rendono necessario.

In cosa consistono nello specifico i problemi comportamentali manifestati dal cane?

Il cane ha un determinato modo di comportarsi per relazionarsi con l’ambiente, con i propri simili (conspecifici), con altre specie animali domestiche e col suo partner sociale naturale, cioè noi umani (eterospecifici). Tutto ciò che avviene al di sopra o al di sotto di questo standard è da considerarsi un problema comportamentale. In effetti, i cosiddetti problemi di gestione non consistono in veri e propri problemi di comportamento, semmai di questioni educative. Le patologie del comportamento spaziano da comportamenti esacerbati (come in varie forme di aggressività, le sociopatie, la sindrome IS/IA) a comportamenti inibiti (come nelle sindromi ansioso/depressive, ad esempio la nota ansia da separazione (peraltro non così diffusa come si crede), la sindrome da canile, la depressione acuta e cronica).