Troppi randagi al Sud: serve l’esercito?

Randagi

Il fenomeno del randagismo al sud è una piaga ed una emergenza sociale che, per essere debellata, necessita di interventi straordinari per i quali non bastano ne i fondi messi a disposizione dal governo, ne la buona volontà di centinaia di volontari che si prodigano per arginare questo fenomeno, nè i pochi medici veterinari della sanità veterinaria pubblica e delle associazioni che si danno da fare per eseguire il maggior numero possibili di sterilizzazioni.

Per questo l’Aidaa, associazione italiana a difesa degli animali e dell’ambiente, chiede l’intervento dell’esercito affinchè, insieme a dei volontari, si possa procedere alla cattura non cruenta degli animali da destinare alla sterilizzazione. Secondo i dati dell’associazione, sono 600.000 i cani vaganti concentrati nelle regioni del centro-sud, con punte impressionanti in Puglia, Calabria,Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna.

Sono ben ottantaquattro i canili lager denunciati alle forze dell’ordine per infiltrazioni della malavita organizzata, decine le denunce di volontari ed associazioni contro il traffico dei cani che, prelevati dalle strade del sud in maniera incontrollata, vengono spediti in Svizzera e Germaniae a volte destinati ai laboratori di vivisezione con la compiacenza di canili del nord, nei quali i cani vengono smistati e microchippati intestandoli a nominativi fittizi. Senza contare quelli che finiscono nel giro dei combattimenti clandestini.

Come prevenire la malattie più “costose” del cane

Abbiamo già parlato nel post di ieri di come scongiurare il rischio di incidenti che richiedano il pronto intervento nei gatti e di come prevenire le malattie che, oltre a mettere in pericolo la salute del nostro amico a quattro zampe, sono particolarmente dispendiose per quanto riguarda i costi dei farmaci o le terapie di riabilitazione.

Oggi parliamo invece dei cani, di quali siano le patologie che più lo mettono in pericolo di vita e che rappresentano inoltre una spesa onerosa per le nostre finanze. E vedremo, ovviamente, cosa fare per evitarle e prevenirle.

Gli esercizi dedicati agli animali domestici, in Italia, aumentano del 3 per cento

Per fortuna in Italia non ci sono soltanto casi di abbandono di animali, maltrattamenti e storie di degrado e sofferenza. Sono tantissimi, infatti, i padroni attenti che non fanno mancare l’affetto ai loro amici a quattro zampe e che soddisfano ogni esigenza dei cuccioli in ogni mese dell’anno. Per questo anche d’estate, chi non può portarli con sè in vacanza e non ha nessuno a cui lasciarli cerca delle strutture adatte dove non mancano tutti i comfort per queste creature. Ecco perchè  stanno moltiplicandosi come funghi in giro per lo stivale. La Camera di Commercio di Milano, a tal proposito, ha portato a termine una studio che ha confermato che, attualmente, sono almeno 6.900 le imprese attive nel Belpaese proprio nell’ambito legato agli animali da compagnia. E’ stato calcolato, addirittura, che rispetto al 2009, questa tendenza è aumentata del 3 per cento.

Puledra come regalo in una sagra: è polemica

La puledra Rosina, messa in palio alla sagra di Cusignana, ha avuto una grande fortuna: è stata infatti riscattata da un amante degli animali che ha voluto salvarla dal rischio del macello. Lo ha reso noto l’Ente nazionale protezione animali che aveva stigmatizzato l’iniziativa e ha contribuito al riscatto della puledra. L’animale era destinato a chi ne avesse indovinato il peso: una volta ceduto nessuno si sarebbe preoccupato di che fine avrebbe poi fatto la povera cavalla, forse venduta al macello, forse ceduta a terzi (fonte Ansa.it)

Il peso è stato indovinato da diversi intervenuti alla manifestazione, tra cui Rudi Michelin di Paderno di Ponzano, che si e’ offerto di riscattarla per darle la libertà.

Alla pesa Rosina ha registrato 432 kg, che sarebbero potuti diventare bistecche.

Come prevenire le malattie più “costose” del gatto

Risparmiare sulla parcella del veterinario si può. Come? Con la prevenzione ovviamente, che in primis è utile per tutelare la salute del nostro animale domestico, ed in più può farci tagliare le spese destinate ad interventi, farmaci e ricoveri in strutture veterinarie.
Alcune patologie o incidenti sono particolarmente costosi da trattare. Pensiamo a quelli che richiedono un pronto intervento, ad esempio, in orari fuori dalle visite ordinarie in ambulatorio, con tariffe raddoppiate, o a lunghe degenze in cliniche che trattino i disturbi dentali, o ancora alle linee di alimentazione specifiche, e spesso più costose, che si rivelano necessarie quando il nostro amico a quattro zampe è obeso.

Alcune patologie ed incidenti non sono prevenibili, altri sì e molto dipende dal nostro buon senso e da come ci prendiamo cura dei pets. Veniamo ai gatti, ad esempio. Cosa possiamo evitare che accada e cosa possiamo prevenire agendo con largo anticipo con gesti quotidiani che mettano in sicurezza il micio ed il nostro portafoglio?

Roma, rinvenuta iguana vagante a Casal Palocco

Come vi avevamo detto all’inizio dell’estate, non sono vittime degli abbandoni estivi solo cani e gatti, ma anche animali esotici come iguane, pitoni e serpenti vari. Ancora, però, non è stato accertato dalla Forze dell’Ordine se si tratti o meno di un caso di abbandono, quello dell’iguana ritrovata ieri dal Corpo Forestale dello Stato a Casal Palocco alle porte di Roma.

Casal Palocco, che dista pochi chilometri da Ostia, è noto per essere uno dei quartieri più esclusivi della Capitale, residenza di molti calciatori e di personaggi del mondo dello spettacolo; e proprio nei pressi di una di una delle villette che l’iguana, un esemplare di circa un metro di lunghezza, è stata avvistata da una signora residente, che ha immediatamente allertato il Corpo Forestale.

L’iguana, che ricordiamo essere un animale protetto dalla Convenzione di Washington, che vieta il commercio delle specie a rischio di estinzione, verrà accompagnato presso un centro in provincia di Rieti che si occupa del recupero della fauna selvatica, il quale provvederà al suo sostentamento.

E’ arrivato il nuovo Orso Dino?

Dino ormai è più un mito che una preoccupante realtà: ha iniziato nell’inverno scorso ad uccidere pecore e altri animali allevati dall’uomo nel Nord Italia e per mese è stato in grado di beffarsi di tutti riuscendo a sfuggire grazie ad un radiocollare non più in funzione. Ben presto, si sono fatti spazio i fans in aumento di mese in mese, che hanno deciso di sfoggiare magliette e gadgets dedicate “all’eroe” del momento, mentre si moltiplicavano i gruppi su facebook che lo celebravano. Adesso potrebbe essere arrivato il momento di cedere lo scettro ad un degno successore e, vista l’estate agli sgoccioli, il nuovo caso “dell’orso fuggitivo” potrebbe essere montato ad arte o anche, perchè no, essere reale.

Aidaa, abbandoni in calo del 33%

Una buona notizia giunge dall’Aidaa: gli abbandoni di animali per questo mese di agosto 2010 sono calati ben del 33% sulle strade e autostrade italiane nel periodo centrale delle vacanze estive. Situazione ottima anche per quanto riguarda i cani entrati nei canili (-32,9%): il calo delle segnalazioni ed entrate in canile e’ stato più accentuato al nord (-45%) e molto piu’ modesto al centro sud, con situazioni di incremento dei cani vaganti in Puglia e Campania e Sicilia.

La situazione è in forte miglioramento anche grazie al lavoro di sensibilizzazione e tutela degli animali fatto da migliaia di volontari

Gatti in movimento, consigli per gli esercizi

Pensate a cosa fa il vostro gatto la maggior parte del tempo. A meno che non sia un vivace gattino, la risposta è assolutamente nulla. I nostri mici amano poltrire, dormire, riposare, fissare dall’alto cosa accade giù, stare ore ed ore incantati davanti alla finestra, muovendo appena lo sguardo.

Un comportamento assolutamente normale per un gatto. Tuttavia, per i gatti che vivono in appartamento, è importante svolgere almeno un po’ di esercizio fisico al giorno, per evitare l’obesità e per rimanere scattanti ed in buona forma psico-fisica. Quando il micio è pigro e proprio non trova gli stimoli giusti per muoversi un po’, ecco qualche consiglio degli esperti per stimolarlo e spingerlo a darsi una mossa.

Inseparabili: cosa fare se si ammalano

Qualche tempo fa su Tutto Zampe vi avevamo parlato degli Inseparabili, dei deliziosi pappagalli molto socievoli e affettuosi che hanno bisogno di vivere in coppia. Purtroppo, però, anche questi uccellini, come gli altri animali domestici, possono ammalarsi, ma a differenza degli amici a quattro zampe, non è sempre facile individuare i sintomi e le cause del loro malessere.

Tra i segnali che potrebbero indicare una patologia in corso ci sono: l’addome gonfio e arrossato, dimagrimento eccessivo, occhi chiusi, starnuti frequenti e muco che cade dalle narici, scarso appetito, feci molli o liquide, cloaca sporca di feci, coda in posizione verticale e piume arruffate.

Come per tutti gli animali, in caso di un qualsiasi segnale di malessere, la cosa migliore da fare è quella di portare l’Inseparabile dal veterinario, che saprà fare la diagnosi migliore, nell’attesa, però, è bene adottare alcuni accorgimenti.

Cani e gatti: attenzione alla salmonella

Quando si allevano dei cani o dei gatti, o qualunque altro animale ovviamente, le attenzioni non sono mai troppe per garantire un ottimo stato di salute, per loro ma anche per se stessi. A cominciare dalla pappa ad esempio, che dovrebbe essere servita agli amici a quattro zampe, fuori dalla cucina, su balcone o, ancora meglio, se si possiedono degli spazi verdi, in giardino. Questo perchè il loro cibo può diventare anche potenzialmente pericoloso per la loro salute, per i cuccioli e ovviamente anche per i bambini. Meglio proteggere tutti con le accortezze necessarie, come annuncia la rivista dedicata alla salute dei più piccoli che si chiama “Pediatrics”. Tra le sue pagine, sono state da poco inseriti i risultati di uno studio americano che conferma tale questione e mette in guardia ogni buon padrone di creature indifese, nonchè genitori.

La sindrome da coabitazione del gatto

La Sindrome da coabitazione o Sindrome del nuovo e’ un’affezione comportamentale che coinvolge due gatti di cui uno e’ residente e l’altro arrivato nell’ambiente già occupato, oppure si osserva tra due gatti che in passato hanno convissuto, ma che all’improvviso non si riconoscono, perché uno dei due, per svariati motivi cambia aspetto. Entrambi i gatti sono in uno stato di ansia: aumento dell’aggressivita’ da parte del gatto, detto aggressore e ipervigilanza (con stato di all’erta per impedire all’altro di occupare certe zone del territorio).

Il gatto aggredito riduce progressivamente il suo campo di esplorazione e di attivita’, rimanendo confinato in uno spazio ristretto, per paura degli attacchi dell’aggressore.  Col ripetersi delle aggressioni, il gatto aggredito entra in uno stato di ansia permanente, non mangia, non si muove, presenta attivita’ di sostituzione, per esempio si lecca continuamente il pelo fino a strapparselo. L’aggressore a sua volta focalizza tutte le sue attenzioni sull’altro gatto, aggredendolo ogni volta che lo vede e impedendogli cosi’ una vita normale.

Tale malattia è curabile, sotto stretto controllo veterinario, con una terapia comportamentale assidua: occorre in primo luogo separare i due animali e individuare una zona franca entro la quale lasciarli liberi, a turno. Piano piano, con tanta pazienza, i due gatti dovranno essere riavvicinati: nei casi di più difficile soluzione si potrà associare alla terapia comportamentale anche una terapia farmacologica con antidepressivi.

Gatti, curiosità e mistero

Il fascino dei gatti, per chi è pronto a lasciarsi stregare, è talmente ammaliante da trasformarci spesso nelle sue prede quando ci perdiamo in quegli occhioni verdi, dimenticandoci di noi stessi e soddisfando tutti i suoi capricci e desideri.
Se pensavate di sapere tutto sui vostri amici felini, vi riportiamo qualche dato curioso che farà luce su alcuni dei misteri dei nostri accattivanti quattrozampe.

Avrete notato che i gatti spendono molto del loro tempo a lavarsi. Per l’esattezza, fino al 30% della loro giornata li vede occupati nell’igiene personale. Pensate che arrivano a perdere, in questo modo, quasi gli stessi liquidi che espellono attraverso la minzione.