Actuel dog, un albergo a quattro zampe

Hotel per cani

Hotel per cani

La fantasia e le nuove idee sono l’essenza della vita, di pensioni per cani oramai ce ne sono molte, due coniugi francesi hanno voluto dare un po’ si frizzantezza al settore inventandosi una sorta di albergo dei cani.

Alitosi nei cani: ecco un nuovo rimedio

L’odore sgradevole che riesce ad emanare dalla bocca un cane che soffre di alitosi è perfino più terribile di quello di un essere umano. Un problema che, ovviamente, va combattuto nel modo più efficace possibile, per l’animale stesso, ma anche per tutti coloro che entrano in contatto con lui durante il corso della giornata.

Non è diverso per i gatti e, quindi, per gli amici a quattro zampe è necessario in questo caso un immediato controllo dal veterinario, perchè tale disagio potrebbe nascondere dei problemi ben più seri. In molti casi, infatti, si tratta del primo segno di malattia paradontale come gengiviti o paradontiti e l’alitosi è causata da microorganismi che invadono la placca dentale.

Cani: attenzione all’abbaiare troppo intenso

Se il vostro cane abbaia ininterrottamente, sia durante la notte che durante il giorno, fate attenzione: potreste essere citati in giudizio dai vostri vicini di casa se sono poco amanti degli animali. La Cassazione settima sezione penale, sentenza n. 26107/2006 ha infatti stabilito che chi non riesce a dormire a causa dell’abbaiare ininterrotto dei cani ha diritto ad un risarcimento.

Con la motivazione che indicheremo di seguito, è stato accordato  un risarcimento di mille euro ad un signore di Catania che, certificati medici alla mano, aveva dimostrato che il continuo abbaiare, anche di notte, dei due cani del vicino, avevano impedito il suo riposo. La Suprema Corte ha in proposito sottolineato che il ridotto ambito delle molestie non esclude la sussistenza del reato potendo esso ravvisarsi anche nel caso in cui rimanga leso l’interesse di una persona singola, considerato che, oltretutto, l’abbaiare di cani, specialmente di notte, è un fatto potenzialmente idoneo a disturbare il riposo o l’occupazione delle persone che risiedono nelle vicinanze della fonte del rumore”.

Questa sentenza però contrasta con un’altra, già emessa sempre dalla stessa corte, che riconosceva il diritto ad abbaiare come fondamentale per il cane: infatti la Cassazione con sentenza 1349 del 06/03/2000 ha stabilito che se gli ululati non disturbano una pluralità di persone, ma ad averne fastidio è il vicino di casa, è inutile querelare il padrone per disturbo alla quiete pubblica in quanto il disturbo non coinvolge che un solo nucleo familiare.

Il cane di Zuckerberg, Beast, ha un profilo Facebook

Non solo facce ma anche musi sul popolare, popolarissimo social network Facebook. E non poteva mancare all’appello dei quattro zampe più famosi, con un profilo tutto suo, il cane di Mark Zuckerberg e della fidanzata Priscilla Chan, un cucciolo di due mesi di nome Beast.

Per l’esattezza si tratta di un cane di razza Puli, nato in Oregon, e che ora vive a Palo Alto, in California, in compagnia della faccia più nota del mondo. Un volto che, a giudicare dalle immagini, si è fatto letteralmente conquistare dal fascino tenero e disarmante di Beast e non fatichiamo a crederlo perché il cucciolo di Zuckerberg è veramente dolcissimo, con il suo mantello bianco e riccioluto e l’aria innocente.

Ad appena due mesi, il cane ha già conquistato mezzo mondo della rete, collezionando degli ossi molto speciali, di nuova generazione, ovvero oltre 24.000 mipiace.

Sardegna: 100 milioni per il benessere degli animali

Il benessere degli animali sia domestici che randagi è tra le esigenze più importanti di una popolazione che si definisce civile. Lo ha capito bene e in anticipo una regione di solito piuttosto silenziosa quanto splendida: la Sardegna.

A tal proposito, quindi, l’isola propone la possibilità di stanziare tra i 90 e i 100 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale per il benessere degli amici a quattro zampe ma soprattutto, in generale, di tutte le creature viventi che restano quotidianamente a contatto con l’uomo. Una proposta che fa onore a questo luogo e la cifra riguarderà soprattutto 10 mila aziende ovicaprine.

L’igiene dei criceti

I criceti sono animali molto puliti e riescono a provvedere alla propria igiene da soli, infatti capita spesso di vedere che si leccano o che si strofinano. I criceti non devono essere lavati con l’acqua: non solo non serve, ma un incauto “bagnetto” potrebbe portare anche a conseguenze piuttosto spiacevoli.

Per mantenere pulito il criceto, la cosa migliore da fare è quella di mantenere nella massima igiene l’ambiente nel quale vive, che poi è anche un ottimo modo per far restare il vostro roditore in perfetta salute. La prima regola per l’igiene del criceto è quella di tenere pulita la lettiera cambiandola non appena emana cattivo odore.

Attenzione, però a non cercare di coprire eventuali cattivi odori usando una lettiera aromatizzata oppure polverosa, in quanto potreste provocare dei problemi respiratori al vostro criceto; scegliete solo la lettiera neutra e non comprate neanche quella aromatizzata al limone, nonostante i commercianti di accessori per animali vi assicurano che va bene.

Animali investiti: indispensabile soccorrerli

Cuccioli

Non è soltanto per la multa salata, ma anche per questione di senso del dovere e, soprattutto, per l’amore che tutti, chi più chi meno, dovremmo provare per un animale, soprattutto se sofferente per colpa nostra. Chi investe un amico a quattro zampe deve assolutamente soccorrerlo nell’immediato e tentare di fare l’impossibile per riuscire a salvarlo, come farebbe con una persona. Del resto, le leggi parlano chiaro e poco tempo fa i carabinieri di Legnaro, hanno inflitto una multa di ben 389 euro ad un automobilista sessantenne che non era riuscito a scansare con la propria auto un cane meticcio e poi si era allontanato.

In particolare, questo cittadino reo di aver commesso una doppia azione deplorevole, è stato sanzionato in applicazione del nuovo codice della strada, articolo 189 bis. Purtroppo, comunque, non si tratta dell’unico caso e, ogni anno, sono migliaia gli animali vittime di gravi incidenti, molti dei quali vengono lasciati crudelmente morire tra i dolori atroci.

Morta Anapka, l’asino volante

La scorsa estate lungo la spiaggia i bagnanti russi di una piccola spiaggia privata, assistettero ad uno strano fenomeno: un asino volante solcava i cieli attaccato ad un paracadute. Si trattava, come prevedibile, di una trovata pubblicitaria per sponsorizzare il paracadutismo: oggi a distanza di mesi quel povero asino è morto, di infarto, dopo essersi lasciato morire per lo stress causato proprio da quella pubblicità.

Anapka, questo il nome dell’animale, era un’asina femmina di circa una quarantina di anni: era stato attaccato a un paracadute, trascinato da un motoscafo ad alta velocità ed era stato lanciato ad alta quota, ragliante e terrorizzato. Anche l’atterraggio era stato atroce: venne infatti trascinato per diversi metri lungo l’acqua e tirato fuori mezzo-morto, fino a riva.  I bambini presenti, terrorizzati anche loro, all’epoca piansero a lungo, sconvolti, mentre la polizia locale apriva una inchiesta per maltrattamenti.

Insomma un’esperienza drammatica che aveva segnato per sempre l’asino, da quel momento divenuto psicologicamente instabile: venne ricoverato in autunno in alcune scuderie appena fuori Mosca, divenuto sempre più debole, rifiutando il cibo. L’autopsia ha dimostrato una morte per infarto da miocardio, dovuto dallo stress causato dall’esperienza drammatica e dall’età dell’animale, avanzata. Per un asino giovane sarebbe stato più facile riprendersi, ma per uno anziano non c’è stato più nulla da fare.

La Pet Therapy per gli anziani

Pet Therapy

Pet TherapySono una di quelle persone che ha avuto la fortuna di toccare con mano le potenzialità della Pet Therapy, grazie agli animali ho sentito parlare una donna anziana che non parlava oramai da anni, persone spinte dalla voglia di correre di un cane alzarsi ed iniziare a deambulare, alla casa di riposo The Alexander, a Morley in Inghilterra, ci credono ed i risultati ne sono la dimostrazione.

La vasca da bagno in Swarovski per cani

Si dice che un cane assomigli molto al padrone, che prenda facilmente i suoi vizi e le sue abitudini e, soprattutto, che si atteggi come un essere umano, a patto di entrare in simbiosi perfetta con il clima familiare. In questo senso, se è abituato a vivere nel lusso o con delle persone che badano all’eleganza e alle tendenze di moda, il pet non potrà mica essere da meno.
Per questo era necessario inventare qualcosa che fosse davvero unico e chic  per gli amici a quattro zampe che non si accontentano mai. Nasce così la prima vasca da bagno al mondo pensata per i cagnolini dei ricchi e ricoperta di Swarovski.

Collare antiabbaio: cosa dice la legge

Purtroppo sono ancora tanti coloro che utilizzano collari elettrici o chiamati anche antiabbaio per educare o reprimere i comportamenti del proprio amico a quattro zampe. La vicenda sull’uso di tale tipo di collare è stat lunga, partita da diversi filmati di Striscia la Notizia che ne denunciavano l’inutilità e l’atrocità.

Nel 2005 è stata emanata dal Ministro Storace l’ ordinanza Divieto dell’uso del collare elettrico e di altro analogo strumento sui cani. L’ordinanza Storace è stata successivamente abrogata dal TAR del Lazio a cui ricorrono alcune ditte produttrici di collari antiabbaio e per addestramento: fortunatamente per colmare l’eventuale buco normativo, interviene la Cassazione, la quale con la sentenza numero 15061 terza sezione penale, si è espressa in merito condannando per maltrattamenti una donna denunciata per l’utilizzo sul proprio cane di un collare antiabbaio.

Nella sentenza si legge che L’uso del collare antiabbaio, a prescindere dalla specifica Ordinanza mínisteriale e dalla sua efficacia, rientra nella previsione del Codice penale che vieta il maltrattamento degli animali. In proposito la Corte ha precisato che l’uso dei collari elettrici costituisce incrudelimento senza necessità nei confronti di animali, suscettibile di dare luogo quanto meno al reato di cui all’articolo 727 Cp ogni comportamento produttivo nell’animale di sofferenze che non trovino giustificazione nell’insuperabile esigenza di tutela non altrimenti realizzabile di valori giuridicamente apprezzabili.