Microchip: obbligo anche per cavalli ed equini

Forse non tutti sanno che dal mese di luglio del 2009 il microchip è obbligatorio anche per i cavalli e gli equini in generale, animali insoliti ma molto diffusi nelle case di campagna degli italiani: tutto ciò in seguito ad una legge europea sull’anagrafe degli equidi (Legge n.200 del 1 agosto 2003 e successivamente regolamentata dai D.M. 5 maggio 2006 e 9 ottobre 2007 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali). L’adozione del microchip anche per questi animali è stata deliberata sostanzialmente per far fronte a diverse problematiche, in particolare per:

1) Tutelare la salute pubblica ed il patrimonio zootecnico 2) Fornire il basilare supporto per trasmettere informazioni al consumatore di carni di equidi e consentire un’etichettatura adeguata e chiara del prodotto, 3) Assicurare la regolarità delle corse dei cavalli nonché garantire efficienza ed efficacia nella gestione dei controlli sulle corse stesse, 4) Prevenire e controllare il fenomeno dell’abigeato.

L’anagrafe degli equini è un mezzo per identificare e registrare tali animali, gestito dall’Unione Nazionale incremento razze equine (UNIRE): insieme al microchip viene rilasciato anche il foglio rosa, un documento di viaggio, che serve per dichiarare il trasporto del cavallo e la sua cessione. Una copia resta al venditore una a te ed una la devi portare all’APA/ASL per la dichiarazione nel registro di stalla.

Animali esotici, quali sono, da dove vengono, come vivono

Cani e gatti: gli animali domestici per eccellenza, certamente quelli più diffusi nelle nostre case. Negli ultimi anni si sta assistendo però ad un vertiginoso aumento dei pets non convenzionali: furetti, rettili, anfibi, conigli, uccelli, pesci.

Animali da affezione a cui ci si riferisce con il termine di esotici, a sottolinearne non tanto la lontana provenienza quanto piuttosto la presenza non abituale e non datata nelle famiglie.

Di animali esotici, della loro cura, salute, sorte e del loro futuro si occupa l’AAE, l’Associazione Animali Esotici che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gestione più adeguata di queste specie oltre che di mettere in guardia sui rischi correlati alla detenzione e all’adozione di rettili, anfibi, roditori. Alcune specie, per l’AAE, non andrebbero nemmeno acquistate. Vediamo di capire perché.

Leishmaniosi: arriva la mappa dei luoghi a rischio

Non manca poi molto all’estate e le temperature piuttosto alte di questi giorni ci ricordano che è il momento di fare il cambio degli armadi e pianificare un viaggio con i propri amici a quattro zampe, nel periodo delle ferie. Tuttavia, non sono soltanto le guerre e i vari pericoli che stavolta più che in passato fanno rimanere in allarme i buoni padroni preoccupano, ma anche le malattie che possono colpire i tanto amati animali e creare problemi pure all’uomo.

In particolare, chi si sposta dalla propria città con il cane deve valutare se la propria meta di soggiorno sia o meno a rischio di infezioni anche gravi per il proprio fedelissimo compagno. Una su tutte la Leishmaniosi, una zoonosi sempre più diffusa anche in Italia. Niente paura, oggi arriva una applicazione che potranno utilizzare tutti per viaggiare in completa serenita.

Elisabetta Canalis: nuda per la Peta

Elisabetta Canalis, nota soubrette ed attrice italiana, ha deciso di posare nuda per PETA, l’Associazione americana per la difesa dei diritti degli animali. Non mi sono mai spogliata per una ragione migliore di questa ha dichiarato l’attrice, da sempre amante degli animali, tanto che fin da bambina si è schierata contro le sevizie sugli animali da pelliccia.

In autunno le foto verranno rese pubbliche, per ora ci si deve accontentare solo delle foto tratte dal backstage, che si possono trovare online.Per l’associazione Peta ( abbreviazione per People for the Ethical Treatment of Animals) in passato hanno già posato altre bellissime ragazze,  note nel mondo dello spettacolo come Eva Mendes, Sophie Monk e Alicia Silverstone: adesso tocca alla nostra Elisabetta, la quale relativamente alla campagna di sensibilizzazione dichiara:

Giochi per conigli

Conigli come animali domestici. Torniamo sull’argomento, dopo aver affrontato l’importanza del microchip e dell’iscrizione all’anagrafe anche per questi pets, stavolta per parlarvi di giochi adatti a stimolarli fisicamente e mentalmente.

Già, perché, come sottolinea il veterinario Alessandro Bellese in un interessante articolo apparso sul portale dell’Associazione Animali Esotici (AAE), i conigli non sono esseri da confinare in una scatola dimenticandosene, e questo vale in generale per tutti gli animali.

Al contrario, da buoni proprietari, bisogna attivarsi per favorire l’interazione con altri conigli (qualora ce ne siano) e con gli stimoli dell’ambiente circostante, con oggetti che contribuiscano ad attenuare la noia e l’isolamento dell’animale quando non siamo in casa, tenendolo occupato ed evitando che si sfoghi sui nostri di oggetti.

Il modo giusto di passeggiare, divertendosi, in città con il cane

camminare con il cane

camminare con il caneElliott Erwitt aveva già intuito cosa significava passeggiare nella Grande Mela con un cane, la natura ha pensato da sola a tessere il vestitino al chihuahua eppure la città ha cambiato, volutamente o no, le abitudini e sensazioni dei nostri amici a quattro zampe.

Animali e distanza di sicurezza

Il titolo, ovviamente, è una provocazione perchè per chi ama gli animali non esiste distanza di sicurezza, ma è vero che ultimamente sono sempre di più gli esperti che sconsigliano di “coccolare in modo umano” i propri amici a quattro zampe. Questi ultimi, infatti, non di rado sono portatori inconsapevoli di infezioni per le persone e il loro stesso equilibrio psicologico, se si esagera con le tenerezze, potrebbe risultarne danneggiato.

A prendere la parola questa volta è il Center for Disease Control (CDC), il quale ribadisce che sarebbe meglio evitare di avvicinarsi troppo agli animali domestici soprattutto se si conoscono poco, per mantenere integro il proprio stato di salute. Chi alleva un cane o un gatto, poi, non creda di essere del tutto al sicuro, anche se i controlli dal veterinario sono costanti. Secondo il gruppo dei ricercatori in questione, pessima idea sarebbe anche quella di trascorrere intere notti con il cucciolo nel proprio letto, ma ovviamente queste dichiarazioni rischiano solo di provocare aspre critiche da parte dei tanti padroni assolutamente innamorati del proprio micio o del cagnolino.

Maltrattamenti: tipologie e leggi di riferimento

La parola maltrattamento ci porta subito a pensare ad animali abusati, picchiati o torturati: invece il concetto di maltrattamento animale è molto più ampio. Esistono tre tipi di leggi che regolamentano la protezione animale: nazionali, regionali e comunali. Le leggi nazionali sono valide su tutto il territorio italiano, ed in particolare sono la legge 281 del 1991 (Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo) e la legge 189 del 2004 (Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali).

Dopo l’approvazione della 281 tutte le regioni italiane hanno fatto propria la normativa nazionale emettendo una loro legge regionale collegata. Infine, ci sono le leggi comunali: sono tanti i comuni italiani che in questi anni si sono dotati di un ordinamento completo sulla tutela animale. Per le città e i paesi che ancora non l’hanno emesso, la questione è un po’ più complessa perché occorrerà far riferimento alle singole ordinanze emesse dal sindaco.

La legge nazionale è molto generale ed afferma che è vietato abbandonare, picchiare, uccidere un animale o farlo vivere in
condizioni non etologicamente compatibili con le esigenze della sua specie: per tutte le specifiche situazioni occorre fare riferimento alle leggi regionali e comunali (regolamenti ed ordinanze).

Un’anagrafe e un microchip anche per i conigli

Conigli, sempre più diffusi come animali d’affezione con quanto ne consegue di positivo e di negativo. Come tutti i pets, infatti, anche i dolci e morbidi tuttozampe sono vittime degli abbandoni. Adottati come giocattoli, solo perché fanno tenerezza, vengono scaricati non di rado dopo poche settimane.

E’ invece importante essere a conoscenza dell’impegno che richiede detenere un coniglio, proprio come un cane o come un gatto, non è un soprammobile né tantomeno un peluche senza vita.

Per scongiurare il fenomeno degli abbandoni dei conigli è nata, proprio come è avvenuto per Fido e Micio, l’anagrafe dei conigli.

Gatti: curiosità per ogni specie

Il gatto è davvero un animale estremamente misterioso e averlo accanto sembra portare bene, a dispetto di quanto si pensava nel Medioevo soprattutto in merito a quelli con il pelo nero. Tra leggende e credenze, ci sono invece moltissimi elementi che contraddistinguono la specie e la rendono davvero unica ed amabile. Vediamo insieme qualche peculiarità di tale amico a quattro zampe:

Animali e condominio: modifica del regolamento condominiale

Continuiamo ad occuparci degli animali e delle problematiche legate alla loro detenzione all’interno del condominio: in particolare oggi analizziamo una sentenza interessante relativa alle clausole del regolamento condominiale che impongono limitazioni ai poteri e alle facoltà spettanti ai condomini, Cassazione civile, sez. II, 15 Febbraio 2011, n. 3705. In particolare relativamente agli animali domestici, essi sono di esclusiva proprietà dei condomini che li detengono, occorre verificare se il regolamento contrattuale ne consente la detenzione.

Le disposizioni condominiali relative alla detenzione di animali hanno natura contrattuale, in quanto vanno approvate ed eventualmente modificate con il consenso unanime dei comproprietari degli appartamenti: occorre infatti la volontà dei singoli condomini, fonte giustificatrice degli atti dispositivi incidenti nella loro sfera giuridica. Tali disposizioni vanno oltre dalle tradizionali attribuzioni dell’assemblea.

Tutto ciò premesso è evidente che il divieto di tenere negli appartamenti i comuni animali domestici non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali, approvati dalla maggioranza dei partecipanti, non potendo detti regolamenti importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente in esclusiva (Cassazione 12028/1993).

Fido Libero, a Sestri Levante un parco a misura di cane

Fido Libero è il nome di un’associazione apolitica composta da proprietari ed amanti dei cani. Un circolo nato con una precisa mission: ottenere delle aree riservate ai tuttozampe, in cui gli animali siano liberi di scorrazzare, correre in lungo e in largo, giocare, socializzare con gli altri cani, fare i bisognini, senza infastidire nessuno, senza occhiatacce torve degli altri visitatori del parco, senza multe, senza critiche, liberi appunto.

E ci sono riusciti. Ieri, infatti, a Sestri Levante, è qui che è nata l’associazione, è stata inaugurata con grande successo e divertimento di proprietari e quattrozampe, un’area di tremila metri tutta per i cani, precisamente localizzata in via Lombardia.

Il parco è stato ribattezzato, dal nome della stessa associazione, Parco Fido Libero. Il presidente Vito D’Onghia ha ricevuto la piena collaborazione nel progetto da parte del Comune nella figura dell’assessore all’Ambiente Luigi Di Lorenzo.