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Cina choc: portachiavi con tartarughe e pesci vivi

La Cina è un Paese che tutti amiamo e con delle tradizioni uniche che non vanno perse, ma di certo non è la prima volta che si sente parlare di pratiche particolari e assolutamente sconvolgenti. Con la speranza che la notizia che da ore sta creando polemiche in tutto il mondo venga smentita, a tutt’oggi sembra che la nuova moda del Paese dagli occhi a mandorla sia quella di realizzare portachiavi con animali vivi.

Un gruppo di venditori ambulanti cinesi, infatti, avrebbe avuto la terribile trovata e la reazione delle associazioni che si battono quotidianamente per la protezione non solo degli amici a quattro zampe, non ha tardato a farsi sentire.

In particolare, il gadget riguarda dei sacchetti con all’interno una piccola tartarughina o dei pesci che possono sopravvivere al massimo qualche giorno. Di certo molto simpatici a guardarsi, ma la vita di queste creature viene messa seriamente in pericolo se non si interviene subito nel liberarle.

Al momento, sembra che i portachiavi si possano trovare nelle stazioni della metropolitana o sui marciapiedi delle strade cittadine. Quel che è peggio, è che nel Paese non è considerata una pratica illegale e quindi i commercianti possono tranquillamente realizzare questi accessori utili ma di pessimo gusto.

La legge cinese in merito, infatti, è del tutto particolare è nonostante sia vietata la vendita di animali selvatici, non lo è nel caso di tartarughe e pesci, gli stessi che “arricchiscono” i nuovi portachiavi. Immediata la replica dei venditori interessati i quali hanno dichiarato che nell’acqua colorata in cui sono immersi questi poveri esserini sarebbero in realtà presenti dei nutrienti, che dovrebbero garantire la sopravvivenza degli animali anche per interi mesi.Nessuno, visti i risultati, però, ci crede e in ogni caso si tratta solo di pura crudeltà. Le associazioni degli animalisti hanno quindi confermato che si tratta di una vera e propria azione di maltrattamento degli animali.A tal proposito, è intervenuto Qin Xiaona, direttore della NGO Capital Animal Welfare Association,il quale ha parlato al quotidiano cinese Global Times: “Mettere un essere vivente dentro uno spazio sigillato e così ristretto per ottenere un guadagno è immorale e un vero e proprio abuso ai danni dell’animale”.

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