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Cesar Millan in Italia: metodi coercitivi per gli animalisti

cesar millan italia animalisti metodi coercitiviCesar Millan sì o no? Da tempo si discute sulla questione, il noto addestratore di cani americano, protagonista dello show televisivo Dog Whisperer in onda in Italia sul canale satellitare di Sky National Geographic e sul digitale terrestre trasmesso da Cielo è bravo oppure no? Un violento o un eccezionale educatore cinofilo? A dirla tutta, la sua trasmissione televisiva è un successo e come purtroppo si dice nel mondo dello spettacolo ….”purché se ne parli … va tutto bene, anche le critiche”.

Cesar di fatto è amato incondizionatamente o odiato profondamente, per il suo modo di agire ed interagire con i cani. Basta guardare le centinaia di commenti che di arrivano al riguardo, alcuni, anche molto calorosi, che ci inducono ad una moderazione severa. Ma stavolta a porre l’accento sulla questione sono le principali associazioni animaliste italiane: OIPA, Enpa, Lav, Lega nazionale per la difesa del cane e Leidaa, a nome della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, con un comunicato congiunto invitano i canili ed i rifugi italiani a non collaborare o partecipare alle riprese delle nuove puntate di Dog Whisperer.

Eh già, perché la troupe televisiva al gran completo in questi mesi sarà presente in Europa. National Geographic sta infatti promuovendo il reclutamento dei cani ospiti di canili in Italia, Olanda ed Inghilterra, mentre lo staff di Cesar Millan sta contattando le stesse associazioni animaliste con lo scopo (suggeriscono le medesime) di riceverne una qualche forma di supporto: l’obiettivo della trasmissione di Millan secondo quanto pubblicizzato sarebbe quello di offrire ai cani difficili una nuova chance, grazie alle tecniche rieducative (amate/criticate) per essere adottati.

Agli animalisti italiani però questa cosa non convince e nell’invito ai canili a non partecipare aggiungono anche le motivazioni, con parole  che lasciano poco spazio al dubbio. Qualche esempio? Il titolo del comunicato:

“Cesar Millan e i suoi metodi coercitivi in Italia? No, grazie”

Non solo, si spiega quanto segue:

“…molte associazioni italiane di cinofilia e veterinaria, come ANMVI, SISCA, SCIVAC, ASETRA, e le principali associazioni per la protezione degli animali hanno già fortemente condannato i metodi di Millan, che prevedono uso sistematico della forza, coercizione, maltrattamento fisico e psicologico del cane. Oltre a non educare ed informare i proprietari al rispetto del benessere dell’animale, avallando quindi accessori come i collari a strozzo con punte interne, lui stesso impiega come ausilio nell’addestramento il collare elettrico, il cui uso in Italia è vietato dalla legge perché considerato maltrattamento”.

Ed ancora:

“Millan si rapporta al cane come se fosse una macchina da domare con la quale il proprietario non ha nessun ruolo relazionale. Negare l’esistenza della cognizione animale ed utilizzare un metodo basato sulla punizione positiva (forza fisica) nega tutto ciò che negli ultimi anni è stato scoperto grazie a studi scientifici, veterinari ed etologici sul cane e sul lupo. Tali metodi sono quindi assolutamente privi di ogni base scientifica e molto pericolosi per il benessere dei cani, ma anche per la sicurezza delle persone. Il grave stato di prostrazione psicologica e fisica in cui versa la maggior parte dei cani protagonisti loro malgrado degli episodi di Dog Whisperer è dannoso per cani di proprietà, ma sarebbe devastante per cani di canile, spesso reduci da situazioni di maltrattamento o interessati da problemi comportamentali”.

Se lo dicono loro, gli animalisti italiani che da anni si battono per il benessere degli animali in tutti i suoi aspetti, non possiamo che riflettere. Il miracolo educativo di Millan esiste veramente e vale la pena? Si può essere favorevoli o meno, ma qui esposta non è la posizione di un blogger, un sito internet o un proprietario di cani, bensì quella di esperti in materia di benessere e salvaguardia delle specie animali. Poi ognuno è libero di fare la scelta più opportuna. Ovviamente.

Fonte: Oipa

Foto: Thinkstock

 

13 commenti su “Cesar Millan in Italia: metodi coercitivi per gli animalisti”

  1. Scusate se sono così diretta ma le risposte date dalle associazioni animaliste (per cui nutro da sempre profonda stima) denotano questa volta un’impressionante forma di invidia che altrimenti non potrebbe essere e purtroppo, devo ammettere, tipica degli italiani.
    Mi sembra tanto di essere nella favola de “la volpe e l’uva…”.
    Nessuno vi obbliga a seguire, a mio avviso, i preziosi consigli di Cesar Millan che tutto fa fuorché maltrattare gli animali. Credo che in Italia ci siano problemi ben più gravi di cui occuparsi invece che stare lì a sindacare su ogni cosa esca dalla vostra portata politica e morale.
    Più che parlare abbiate il coraggio di agire, ma concretamente, voi che potete!

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  2. @ Valeria:
    Sono d’ accordo con Valeria in tutto e per tutto, brava Valeria e tutta invidia e poi …..qui in Italia figurate, un abbraccio Cristina

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  3. Salve,
    un giuramento esula da verità nascoste e soprattutto un articolista dovrebbe non essere di parte, invece a quanto ho modo di constatare a rispondermi è stato proprio l’autore del pezzo. Prima di rispondere alla sua domanda attendo di leggere la replica di Cesar Millan all’articolo di cui sopra.
    Cordialità

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    • Certo che è l’articolista a risponderti, è prassi, ;=) E non ci sono verità nascoste, ho riportato una notizia senza entrare nel merito: sono troppe le persone che amano Cesar e credono in Cesar e troppe quelle che non approvano i suoi metodi, non mi interessa mettermi da alcuna parte. Non do nessun giudizio di parte domandandoti “invidia di cosa”?. Mi viene difficile vedere…. che ne so…. Carla Rocchi presidente Enpa già senatrice e sottosegretario alla pubblica istruzione, essere invidiosa di Cesar Millan, (tanto x fare un esempio) è questo che non è comprensibile, ma forse tu non sai nemmeno di chi parlo, o di cosa si occupano le associazioni sopra menzionate. mi spiace. ;=)Invidia da parte di chi? Non entro nel merito di Cesar, ma come dico, ma non è chiaro chi sarebbe invidioso di cosa. Se hai un’opinione concreta esprimila, non attendere che qualcuno parli al tuo posto: Millan non risponderà mai all’articolo, ne tantomeno alle associazioni animaliste che lo contestano da anni. E’ parte integrante del suo personaggio. Perché ricordati che è tale, un personaggio televisivo ed anche le critiche gli fanno pubblicità: “…purché se ne parli”. Magari sarebbe bello un confronto, ma questa è un’altra cosa. E pure difficilmente si avrà mai.

    • Ovviamente,sulle verità nascoste e sull’articolista;=)))) E’ qualche anno che faccio sto lavoro, lo so che firmo quando scrivo commenti e post….;)

  4. Salve Cinzia,
    non è prassi, a mio avviso, che un articolista risponda su questioni che riguardano terze parti. La mia accusa è verso le ridondanti parole delle associazioni animaliste e non rivolte alla sua persona, quindi dovrebbe limitarsi a creare un dibattito non a prenderne parte come sta facendo. Inoltre sostengo che l’invidia è una condizione umana e in quanto tale può toccare presidenti, senatori e anche Carla Rocchi dell’Enpa che le dispiacerà sapere ma conosco di persona. La mia non vuole essere una gara a chi è più bravo, ma il lavoro che lei svolge da un anno io lo faccio da moltissimi più anni di lei e questo fa la differenza dal momento in cui finora si è rivolta a me come se mi conoscesse da tempo invece dovrebbe prendere le giuste distanze come si conviene tra due persone, educate, ma che non si sono mai presentate.
    Sono dell’idea che questa parte di forum non è la sede più appropriata per sostenere questo tipo di scambio di idee, che potrebbe ovvero annoiare chi viene sul vostro sito alla ricerca di informazioni e non di battibecchi.
    Rinnovo i saluti

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  5. @ Valeria:
    E’ qualche anno, non un anno. Io non battibecco, e non do giudizi su nessuno, a differenza di lei, mi pare, che ha giudicato il dire delle assocazioni animaliste ed ha insinuato malevoli azioni nel fatto che abbia risposto al suo commento. Puramente cerco di stimolare un dibattito, cosa che si fa invitando le persone a dire ciò che pensano e a MOTIVARLO, nel rispetto delle opinioni. Ancora non mi ha spiegato in cosa consiste l’invidia…visto che conosce di persona la senatrice Rocchi sarà in grado di argomentare tali accuse. E’ buona educazione motivare gli insulti. Così pure come a quali verità nascoste si riferisce. Di nasconto non c’è nulla, ribadisco, visto che firmo commenti e post. Ma non importa, almeno non per me.;=)

    Mi stupisce visto che lei è esperta di questo lavoro che non sia a conoscenza del fatto che gli articolisti sono responsabili nel bene e nel male di ciò che scrivono e sono tenuti a rispondere. Per correttezza professionale. Il blog, inoltre, è un luogo in cui si esprimono opinioni libere nel rispetto del prossimo: con le mie parole non mi sembra di aver offeso nessuno. Se però dandole del TU, come abitudine in tutti i forum, in qualche modo l’ho offesa, le chiedo profondamente scusa e prendo volentieri le dovute distanze. Ha ragione, ai nostri lettori interessano altre informazioni. Opinioni concrete e non insulti. Lieta di averla conosciuta seppur solo virtualmente. ;=)

    ….ah! il mio dare del tu, era anche un modo benevolo di creare un feeling con una persona che mi pareva potesse dire cose interessanti…proprio perché c’era tensione nel tono che lei usava con me….. volevo alleggerire tale tensione;=)) indubbiamente non ha funzionato, me se scuso di nuovo. Anche io ho conosciuto la sen Rocchi di persona, per quello le ho fatto l’esempio concreto, è una donna eccezionale. Chissà che non ci siamo già conosciute anche noi….;=)

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  6. si sta facendo una campagna denigratoria verso un uomo sensibile e amante dei cani fin da piccolo. Non è vero che Cesar Millan usa metodi coercitivi ma solo una forte energia, ma certa gente che si dichiara esperta in materia probabilmente non sa nemmeno cosa significhi e mettono al bando ciò che non conoscono. E’ solo pura ignoranza. Si condanna chi fa solo del bene senza andare a vedere ciò che succede nei nostri canili italiani che sono una vergogna ,e non solo, tutti sanno come vengono maltrattati i cani da noi ma gli addetti ai lavori se ne guardano bene dal denunciare tutto questo.

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  7. Ne sono fiera di Cesar Millan, meno male che c’è, e poi se e capace di salvare un cane che devono sopprimere, ven venga qualsiasi mètodo, vasta salvargli la vita. un abbraccio.

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  8. oggi il mondo del cane è un buisness pauroso,guai se la gente riuscisse con poche regole a vivere felice col propio cane…addio quattrini.abbiamo più centri cinofili che cani grazie ai corsi(1800 euro mediamente)…….che poi se pensassimo un pochetto prima di sparare su millan…..prima un po di psicologia canina,cerco di comunicare nel giusto modo col cane,poi se voglio vado dall’addestratore a far fare al cane quel che voglio…il metodo millan dovrebbe essere di regola il primo approcio quando si prende un cane poi si passa all addestramento,all agilyty o quel che ci slta in mente

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