Social networks per gli animali: a ciascuno il suo

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I social networks sono ormai un fenomeno che si sta estendendo anche agli animali; qualche mese fa vi avevamo parlato di Petbook, il Facebook degli animali, oggi è il turno dei social networks dedicati, ovvero quelli che uniscono i proprietari di una determinata specie. i numeri di questo fenomeno sono importanti: Dogbook, il social network dedicato ai cani ha 800 mila membri attivi, Catbook, per i gatti, ne ha 175 mila, Horsebook, per i cavalli ne ha 32 mila; fanalini di coda sono Rodentbook, il social network per roditori e porcellini d’India con 3.900 iscritti, e Fishbook per i pesci, con 1.900 utenti.

In America e in Gran Bretagna è un fenomeno molto diffuso, grazie a questi social forum gli utenti pubblicano le foto dei loro amici a quattro zampe, si scambiano consigli sulla loro salute, acquistano prodotti e “taggano” le foto, proprio come fanno gli umani nei social neworks a loro dedicati.

Lugano dice basta ai cani avvelenati

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La città di Lugano dice stop ai cani avvelenati e da vita ad una vera e propria caccia agli avvelenatori che nei giorni scorsi hanno ucciso decine di poveri cani: si tratta di una grande proposta per arginare e combattere un fenomeno in ascesa, l’avvelenamente degli animali da compagnia da parte di sconosciuti. La proposta è stata fatta da Offensiva Anamalista, che decide anche di offrire una taglia di ben 1000 franchi a chiunque riesca a mettere le mani sull’individuo che si sarebbe macchiato di tali crimini.

Si perchè di crimini veri e propri si tratta: gli animali uccisi muoiono a causa del veleno dopo atroci sofferenze, esseri viventi la cui unica colpa era quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Oltre alla taglia l’associazione intende anche istituire delle ronde nella zona in cui sono avvenuti gli avvelenamente per scongiurare il pericolo di altre morti.

Periodicamente, in Ticino numerosi gatti e cani vengono avvelenati. Ora è la volta di Lugano dove, nei pressi del cimitero, sarebbero già tre le vittime canine di qualche squilibrato. Dal momento che, negli ultimi anni, non ci risulta siano stati catturati i responsabili di questi gesti, riteniamo di dover dare una svolta al modus operandi sin qui perseguito per fermare i colpevoli

 riferiscono dall’associazione animalista che da anni si batte per la tutela degli animali.

Colonia felina: un corso per gestirla

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A Milano c’è una bella novità: è iniziato infatti il primo corso per gestione della colonia felina! Il corso è organizzato dalla Asl di Milano, ufficio prevenzione veterinaria, dalla Lav e dall’ufficio per i diritti degli animali della provincia di Milano, ed è destinato alla formazione dei soggetti che si occupano di una colonia felina.

Le colonie cui il corso fa riferimento sono quelle dei comuni limitrofi alla zona di Milano, da Brezzo a Cologno, colonie conosciute e da proteggere: per questo il corso è gratuito per tutti i gattari che decideranno di prendervi parte. Tra gli argomenti affrontati vi sono l’etologia felina, i fabbisogni alimentari, i problemi snitari degli animali, cura e prevenzione delle principali malattie, pronto soccorso per le situazioni di emergenza.

Ma oltre ai lati più pratici e certamente indispensabili per la colonia, il corso intende anche fornire una conoscenza di base su quella che è la normativa e disciplina legislativa in materia, dai diritti e doveri dei gattari alla gestione delle pratiche burocratiche amministrative. Vi saranno quattro incontri, ciascuno di tre ore , il sabato mattina presso la sede della Provincia di Viale Piceno 60 a Milano.

Arte canina: quando Fido è un artista

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Sam è un meticcio del Maryland, Stati Uniti, davvero particolare: è un cane pittore, che ama dipingere su grandi tele vere e proprie opere astratte, vendute nelle aste artistiche a migliaia di dollari. Sam, che predilige per le sue opere i colori accesi come il rosso ed il giallo, ha dipinto fino ad ora ben 22 quadri, alcuni dei quali esposti in famose gallerie di New York.

Per permettere a Sam di esprimere la propria arte, la sua padrona Mary Stadelbacher gli ha creato un pennello appositamente studiato per essere maneggiato con la bocca: Mary, che di professione ammaestra i cani affinchè aiutino le persone disabili nelle faccende domestiche, ha scoperto questo talento in Sam quasi per caso. Mentre si trovava costretta a letto per una degenza post operatoria, Mary ha deciso di insegnare a Sam a dipingere.

Inizialmente era un gioco per Sam, poi a poco poco è diventato grande l’interesse nei confronti del cane pittore e Mary ha deciso di iniziare ad esporre e vedere le sue opere: con il denaro guadagnato dalle vendite Mary finanzia il centro di addestramento canino, in modo che altre persone diversamente abili possano godere dell’aiuto insostituibile e dell’affetto di un amico a quattro zampe.

Cardellini liberati a Striscia la notizia, una condanna a morte

cardellini  striscia la notiziaStriscia la Notizia è nella bufera per aver (ri)messo in libertà numerosi cardellini, tenuti in ostaggio ed in condizioni igieniche estreme. L’accusa all’inviato del tg satirico, Edoardo Stoppa, che ha realizzato il servizio, viene da Federfauna, che ha depositato una denuncia-querela non solo nei suoi confronti, altresì diretta verso tutti i partecipanti all’operazione di scarcerazione degli uccellini. La motivazione è presto detta. Liberare nel gelido inverno di Mondovì (Cuneo) i volatili equivarrebbe ad una condanna a morte.

C’è chi sostiene si tratti di polemiche sterili, volte ad ostacolare chi fa qualcosa di concreto per gli animali, con tanto di diretta tv, e andando quindi a colpire la sensibilità di una larga fetta di popolazione su temi altrimenti poco dibattuti. In realtà la Società Italiana Veterinari Animali Esotici interviene nella diatriba, confermando le scarse probabilità di sopravvivenza dei cardellini liberati, un bel gesto, senza alcun dubbio, ma che spettacolarità a parte del ridare la libertà ad animali in gabbia perdipiù maltrattati, non tiene conto dei fattori di rischio ancora maggiori della prigionia:

Non basta aspettare che smetta di nevicare –osservano i veterinari – c’é una biologia da considerare attentamente, dato che questi uccelli non possono sopravvivere a condizioni climatiche e ambientali come quelle dell’inverno cuneese.

Corsi online per diventare buoni padroni e per l’affido congiunto degli animali

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Diventare buoni padroni di un animale non è difficile e soprattutto non lo si nasce, bensì lo si diventa; è partendo da questo presupposto che l’Aidaa, l’associazione italiana difesa animali e ambiente, ha aperto il primo liceo degli animali online, ovvero una serie di corsi gratuiti per imparare a prendersi cura del proprio animale nel migliore dei modi. Oltre alle lezioni, gli utenti avranno anche a disposizione un veterinario, un comportamentista, uno psicologo e un avvocato.

I corsi organizzati dall’Aidaa sono diversi, si va da quello del Buon padrone, suddivisi a seconda dell’animale, e poi lezioni di cucina dal titolo Chef the dog e Chef the cat, che spiegheranno qual è la nutrizione più adatta per il vostro amico a quattro zampe e forniranno anche tante gustose ricette da proporre al vostro animale. Per iscrivevi ai corsi dell’Aidaa basta mandare una mail contenente i vostri dati e quelli del vostro animale a [email protected].

Modena, presto un bio parco per cani

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In un paese in provincia di Modena, Spilamberto, è in fase di realizzazione una struttura da un milione e mezzo di euro, interamente dedicata ai nostri amici a quattro zampe: la città di Fido, una sorta di canile “Grand hotel” per animali con circa 250 posti cuccia e tanto, tanto verde intorno. La struttura nasce dall’idea di un gruppo di comuni del modenese di bonificare un’area a rischio inquinamento, dove prima sorgeva un’ex cava di pietre. L’idea iniziale è stata quella di creare una sorte di bio parco per gli animali.

Certo si tratta di un grande investimento ma grazie ai finanziamenti pubblici, provinciali e ministeriali, il progetto pare proprio che prenderà piede, rendendo una vecchia cava un piccolo spicchio di oasi per amici a quattro zampe e per tutti coloro che amano la natura. In collaborazione con la provincia di Modena c’è l’Enpa, l’ente nazionale per la protezione degli animali, che ha vinto l’appalto per la gestione degli spazi riservati ai cuccioli.

I cuccioli saranno ospitati nella struttura che sorgerà adiacente al parco: nella struttura sarà possibile promuovere attività di educazione e rispetto per gli amici a quattro zampe, ma anche attività di adozione per i cani, che potranno essere adottati da famiglie che ne faranno la domanda.

Gatti rapiti per trasfusioni di sangue

trasfusioni sangue gattiMeglio non perdere di vista il vostro gatto in questi giorni. Terribili atrocità sono state infatti scoperte dall’AIDAA, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali ed Ambiente, ai danni di ignari mici, rapiti, sottratti alla strada o ai loro proprietari, o addirittura comprati per poi essere letteralmente dissanguati allo scopo di alimentare un mercato illegale di sangue felino, una banca del sangue da cui attingerebbero decine di cliniche veterinarie di tutta Italia.

Queste poco spontanee donazioni potrebbero essere state utilizzate anche da veterinari ignari di cosa ci fosse dietro e magari, operando il nostro gattino, noi che siamo tanto amanti degli animali, siamo stati causa indiretta e inconsapevole della morte di un altro innocente esemplare. Uno scandalo terribile, quello sventato dall’AIDAA, che ci lascia tutti sgomenti di fronte alle atrocità di cui si macchia l’uomo nei confronti degli animali. Sono in migliaia i gatti scomparsi in tutta Italia negli ultimi mesi, morti barbaramente per salvare altre vite, di gatti come loro, in un vicolo di follia cieco e senza senso. O forse un senso ce l’aveva: il denaro.

Rivoluzione in Cina: no alla carne di cane e gatto

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Come noto la carne di cane (e di gatto) in Cina è considerato un piatto come un altro, una pietanza buona e consumata da moltissime persone. Ma questo piatto considerato tradizionale adesso potrebbe scomparire: infatti sta per essere approvata in Cina una legge nazionale che intende vietare la produzione ed il consumo della carne di questi due animali.

In un recente sondaggio online tuttavia ben il 63,2% dei partecipanti si sono dichiarati contrari a questa nuova legge: un monito che sembra voler proteggere un piatto della tradizione asiatica, per nulla condiviso dagli altri paesi del mondo. In ogni caso la nuova legge punirà chiunque sarà sorpreso a mangiare carne di cane o gatto, applicando una multa pari a 5mila yuan che equivalgono a 500 euro circa, oppure a quindici giorni di carcere.

Invece a chi commercializzerà tale carne sarà applicata una sanzione che va dai 10mila e ai 500 mila yuan: una pena assolutamente severa ed esemplare che finalmente metterà fine ad una barbaria che si protraeva da secoli. La carne di gatto infatti fa parte di un piatto tradizionale famoso ed antico, il Tiger, che difficilmente potrà essere cancellato dalle tavolate soprattutto delle zone più povere della Cina meridionale.

Cani antidroga, addestramento

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Quasi ogni giorno si vedono, nelle stazioni o negli aeroporti, le forze dell’ordine accompagnate dai cani antidrogra, insostituibili amici e colleghi degli uomini: ma per raggiungere importanti risultati con questi cani occorre un addestramento serio e preciso. La tecnica addestrativa adottata per i cani antidroga sfrutta in primo luogo gli istinti naturali del cane quali il senso dell’olfatto, il gioco e soprattutto quello predatorio, molto sviluppata in quasi tutte le razze canine.

L’addestramento deve indurre il cane a dedicarsi al lavoro di ricerca con interesse, senza considerare l’attività un lavoro o una costrizione, ma un gioco, uno sfogo dei suoi istinti naturali. Il cane non cerca la droga, ma un giocattolo, un manicotto di spugna creato per l’occasione e con il quale il cane è stato abituato fin da piccolo a giocare, sin dai due mesi di età: attraverso il gioco con il manicotto al cane viene insegnato a riportare l’oggetto, a trovarlo se nascosto, a frugare ovunque per raggiungere il gioco.

Quando i cani raggiungono un anno di età, una Commissione li sottopone ad una selezione psico-attitudinale, superato il quale il cane inizierà l’addestramento vero e proprio per diventare un cane antidroga inserito all’interno delle caserme ed a disposizione delle forze dell’ordine. A quel punto il giocattolo verrà associato all’odore delle sostanze stupefacenti da ricercare: nascosto in vetture, borse, valigie, il cane dovrà ritrovare il manicotto riconoscendolo attraverso l’odore della sostanza stupefacente.

Cimiteri misti, in Gran Bretagna proprietari e pets riposeranno insieme

cimitero animaliCimiteri misti. In Gran Bretagna sono sempre più richiesti dai proprietari di cani e gatti che non rinunciano all’idea di separarsi dal proprio amico a quattro zampe nemmeno dopo la morte. E così per la prima volta la contea britannica del Lincolnshire ha acconsentito ad aprire le porte dei luoghi di sepoltura anche ai pets, in modo da dare la possibilità a chi lo desideri di essere sepolto affianco al fedele cane e all’adorato gatto, serpente, coniglio, in breve l’animale con il quale si è condiviso un pezzo della propria vita e al quale si vuole essere legati per l’eternità.

Forse a qualcuno sembrerà una richiesta alquanto bizzarra, ma le volontà del defunto vengono prese molto sul serio oltremanica, e pare che ci siano davvero molte richieste di questo tipo. Tanto che in Cornovaglia esisteva già da tempo un cimitero per soli animali, il Woodland Burial Place, presto però riadattato ad ospitare anche i defunti umani, vista la percentuale di richiesta di sepoltura accanto a Fido e Micio.

I cani sono in grado di capire fino a 250 parole

cani imparano parole

Che il cane fosse un animale intelligente non c’era bisogno che ce lo dicesse una ricerca, ma adesso la conferma arriva anche dalla scienza: il cane è in grado di comprendere i nostri gesti e di comunicare; infatti, come le scimmie, anche il miglior amico dell’uomo, è in grado di capire che le cose hanno un nome e di comprendere circa 150 parole.

Lo studio è stato condotto dallo psicologo Stanley Coren dell’University of British Columbia, in Inghilterra, autore, tra l’altro, di diversi libri sul comportamento dei cani, che ha realizzato molti test atti a dimostrare che i cani riescono a risolvere problemi più complessi di quanto potessimo pensare.

Secondo i test comportamentali svolti dal professore Coren, i cani avrebbero capacità mentali simili a quelle di un bambino di due anni o due anni mezzo. Il grado di intelligenza e di obbedienza dell’animale cambia a seconda della razza, e secondo lo studio condotto su 208 cani, il primo posto va al Bordier Collie, seguito dal Barboncino, dal Pastore Tedesco, dal Golden Retriever e dal Doberman.

Sentenza storica per la LAV

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Sentenza storica dal Tribunale di Cuneo: la Lav, lega anti vivisezione, costituitasi in giudizio ha ricevuto un risarcimento danni per sevizie commesse da terzi nei confronti di un animale e la condanna di ben sei persone. L’animale in questione è una mucca destinata alla macellazione, chiamata Doris, una mucca con problemi di deambulazione evidenti, spossatezza e difficoltà nei movimenti soprattutto nell’atto di alzarsi da terra.

I sei addetti alla manutenzione ed al trasporto degli animali sono stati condannati per il reato di concorso in maltrattamento di animale, con pene che variano dalla reclusione fino a 5 mesi fino alla multa. Il tutto è partito da una denuncia della Animal’s Angel del 2006 in cui si denunciavano sevizie poste in essere nei confronti di una mucca destinata alla macellazione: le sevizie sono state filmate e documentate debitamente prima di essere rese pubbliche.

L’animale infatti, che non era in grado di camminare ed alzarsi, è stata sospinta con violenza lungo il pavimento con una pala, trascinata, schiacciata, calpestata e strattonata all’interno del camion, senza preoccuparsi della sofferenza dell’animale che giaceva infine sul pavimento del camion esamine. Oltre a ciò la mucca in questione è stata più volte torturata con un pungolo elettrico per costringerla a sbrigari, nonostante l’ovvietà delle difficoltà dell’animale ad alzarsi.

Tricase, un canile tra ignoranza e cattiva gestione

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Tricase è un paese del Salento, piccolo, dove il sole splende tutto l’anno e dove il comune si è reso complice delle sofferenze di decine di piccoli amici a quattro zampe: l’ignoranza ed il cinismo in questa brutta storia regnano sovrani. Il canile del paese, pubblico, è allo stremo, pieno di cani malridotti e sofferenti dei quali nessuno sembra curarsi oltre ai volontari che si occupano della struttura.

Struttura che tra l’altro è fatiscente, quattro mura, gabbie, reti e filo di divisione: in tutto questo orrore occhi spauriti, malattie che prolificano come neoplasie, Leshmaniosi e simili. E l’asl pugliese deve tenere ricoverati tutti questi cani nel canile, cani che ovviamente difficilmente verranno adottati in quanto malati. I volontari fanno di tutto per favorire le adozioni o comunque la conoscenza degli animali alle famiglie locali, attraverso fotografie o altre attività ma il tutto si risolve spesso in una bolla di sapone.

L’amministrazione dal canto suo risponde che non vi sono anomalie e che il canile, pur sovraffollato è pulito e rispettoso delle norme igienico sanitarie: di diverso avviso chi vi presta la propria opera di volontariato, lottando nel tempo libero per tutelare i cani ospiti. Il canile convenzionato con la asl e gestito da un privato, riceve fondi e finanziamenti per il cibo e per le cure mediche agli animali: ma nessuno pare prestare attenzione a ciò che accade veramente all’interno della struttura.