Boston Terrier, il gentleman in nero

Boston Terrier (6)

Una volta le categorizzazioni canine erano molto semplici, anche semplicistiche, si potrebbe dire. Terrier erano tutti quei cani che cacciavano roditori e piccoli animali da cunicoli e che frugavano nei buchi del terreno. I cani grossi erano tutti Mastiff e i cani da caccia non potevano che essere Setter o Spaniel. I Terrier, più di tutti, appartengono a una precisa categoria, cagnolini piuttosto piccoli, con dentro un fuoco difficile da spegnere. Attaccabrighe, giocherelloni, iperattivi, e molto fedeli.

Il Boston Terrier è una razza nativa americana, che un tempo fu popolare tanto quanto la torta di mele. L’incrocio è tra il Bulldog Inglese e il White English Terrier e il risultato è stato questo piccolo molosso, bullo e smargiasso. Le prime documentazioni della razza risalgono alla fine del XIX secolo e i suoi sostenitori, a Boston, lo chiamarono Round Head o Bull Terrier, facendo infuriare i proprietari di Bulldog o Bull Terrier veri, che ritenevano inesatta questa classificazione, proprio per andar contro a quelle generalizzazioni di cui si parlava prima. Comunque sia, una volta che la razza si diffuse e divenne sempre più apprezzata l’American Kennel Club la riconobbe e la confermò come razza originaria americana.

E’ un cane intelligente dall’aspetto tenero, che però venne utilizzato nelle arene di Boston per il combattimento tra cani e infatti la razza ancora oggi si mostra molto fiera e tenace nel combattimento, non molla mai la presa e il Boston Terrier non si tira mai indietro se viene attaccato. In Inghilterra divenne noto come “il gentleman in nero”, visto che sembra che abbia una giacca nera e che resti impettito nel suo sparato bianco senza alcuna macchia.

Basenji, il “Cane del Congo”

Basenji (7)

Il Basenji, come il Dingo, è considerato uno di quei cani che fanno parte delle prime congiunzioni della catena evolutiva che lega il cane al lupo. Iscrizioni egizie risalenti a cinquemila anni fa indicano che esemplari di Basenji venivano portati in dono ai Faraoni dell’Africa centrale. Le prove della loro esistenza scompaiono con la caduta del regno d’Egitto, e il Basenji viene riscoperto nel Congo Belga, attuale Zaire, conosciuto anche come “il saltatore”, per la sua abitudine di balzare nell’erba alta, e anche noto come Cane del Congo.

Esattamente come il Dingo anche il Basenji è cresciuto con le popolazioni indigene e si è distinto come compagno nella caccia, come cane da riporto, da punta e da inseguimento, e proprio per questo suo essere al tempo stesso selvatico e compagno dell’uomo fu considerato un anello intermedio tra il lupo e il cane domestico, e lo dimostrano anche alcune leggende che tra poco conosceremo.

Una delle prime storie mitologiche sul suo conto riguarda proprio il rapporto con il popolo indigeno del Congo e la sua abilità di cacciatore. Si diceva che il Basenji fosse talmente tanto veloce nella corsa che nessun uomo era in grado di stargli dietro e per questo gli venivano legati al collo dei collari rudimentali, con delle campanelle o dei piccoli ossi all’interno di cupoline di legno, per sapere sempre dove il cane fosse, e dove avesse catturato la preda, quando l’occhio dell’uomo non riusciva più a scorgerlo.

Vietato tenere più di un cane, succede in provincia di Verona

caniSiamo a Sanguinetto, in provincia di Verona. In questo comune una vecchia norma prevedeva il divieto di detenere più di un cane. Ogni cittadino poteva averne al massimo uno.

L’obbligo di limitarsi ad un solo amico a quattro zampe faceva parte del regolamento di polizia urbana, precisamente era l’articolo 45 del codice. E se pensate che questa assurda regola non venisse fatta rispettare, bensì fosse semplice carta straccia, siete molto lontani dalla verità. L’articolo 45 veniva usato eccome contro i cittadini che trasgredivano questo divieto, detenendo più di un cane.

Ancora piccoli Toy Terrier!

Anche oggi ci tuffiamo nel mondo dei Toy Terrier, questi piccoli cagnolini dalla doppia anima: quella da dolcissimi cani da compagnia, che si portano nel manicotto della pelliccia o nella borsetta, e che si tengono sulle gambe mentre stiamo accoccolati sul divano, e quella invece da Terrier, agitati cacciatori.

Black and Tan Toy Terrier (Piccolo Terrier Inglese)

black and tan toy terrierQuesto cane è originario della Gran Bretagna ed è stato ricavato dal Manchester Terrier nell’Ottocento. E’ un piccolo cane, alto tra i 25 e i 30 centimetri e con un peso che può andare dai 2,5 ai 3,5 chilogrammi. Ha la testa lunga e stretta a forma di cono, cranio piatto, tartufo nero, labbra aderenti, occhi a mandorla neri. Le orecchie sono erette e appuntite, con l’interno rivolto in avanti. Il collo è lungo; la coda non sorpassa il garretto. Il pelo è lucido, liscio e folto, il mantello può essere nero o mogano. Questo piccolo cane da compagnia, come tutti gli altri suoi cugini toy terrier, diventa un feroce cacciatore ogni volta che gli capita di incontrare topolini o piccoli animali di bosco. Nel complesso è un animale molto socievole, affettuoso, vivace e dalla spiccata intelligenza.

Pabs, la cintura di castità per cani (video)

pabs cintura castità caniFarà discutere, senza dubbio, e solleverà più di una polemica l’invenzione di Dexter Blanch: una cintura di castità per cani. Si chiama PABS, acronimo che sta per Pet Anti-Breeding System (sistema anti-riproduttivo per animali domestici) ed è stata progettata per impedire agli amici a quattro zampe di ingravidare le cagnette in calore. Un’alternativa alla sterilizzazione che lascia non poco a desiderare, considerati i metodi alquanto spartani con i quali si mettono a tacere gli istinti sessuali del cane.

Il cane può ovviamente espletare gli altri suoi bisogni fisiologici, ma non può accoppiarsi. Qualcuno magari riterrà opportuno farla indossare al proprio cane solo quando c’è il rischio che un altro esemplare si fiondi su di lui al parco o in casa di ospiti. Un sistema temporaneo, insomma, per arginare la sessualità prorompente del proprio animale domestico.

Toy Terrier, un mondo tutto da scoprire

Toy Terrier

Abbiamo già incontrato e imparato a conoscere, qui tra le “pagine” di TuttoZampe, i piccoli cagnolini, detti Toy, come il Maltese, il Peschinese, il Lhasa Apso, il Chihuahua, che si rivelano dei perfetti cani da appartamento, possiamo portarli in giro nella borsetta e possiamo proprio portarli sempre con noi ovunque andiamo, sono degli ottimi compagni per la famiglia e anche per le persone anziane, hanno tutta una serie di qualità che chi ama questi piccoli cagnolini conosce bene.

Abbiamo incontrato molto spesso anche i Terrier, il Fox Terrier, lo Yorkshire Terrier, il Jack Russel Terrier, il Dandie Dinmont Terrier, l’Airedale e il Welsh Terrier, lo Scottish Terrier, e insomma, abbiamo visto le caratteristiche di questi cani, di piccola e media taglia, abilissimi e vivacissimi cacciatori, ma anche dei dolcissimi cani da compagnia.

Oggi andiamo ad analizzare, in breve, alcuni piccoli Toy Terrier, nati proprio a partire dai Terrier incrociati con altri piccoli cani in modo da dar vita a delle piccole furie… che stanno nel palmo di una mano!

La valigia per Fido

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Durante le festività natalizie sono molti coloro che si sposteranno in giro per l’Italia, chi per trovare i parenti e chi semplicemente per il piacere di viaggiare: per chi ha amici a quattro zampe, è tempo di preparare le valigie anche per Fido! Il cane o il gatto per essere trasportato deve essere posizionato all’interno dell’apposito trasportino: la gabbia dovrà essere solida, con gli angoli smussati, una porta a griglia e numerosi fori per la ventilazione in ognuno dei quattro lati.

Meglio evitare le gabbiette di rete metallica ma preferite quelle di plastica, che risultano essere anche maggiormente comode da pulire. Tenete anche conto che le gabbiette di vimini sono vietate in aereo, e sono altresì delicate e pericolose poichè si potrebbero creare delle schegge all’interno. Ovviamente il trasportino deve essere di proporzioni adeguate alle dimensioni dell’animale, affinchè questo abbia lo spazio sufficiente per sdrairasi ma non venga scosso a destra e sinistra con gli spostamenti della vettura.

In ogni caso il cane può viaggiare in auto libero sul sedile posteriore, legato ad esempio con un apposito collare collegato alla cintura di sicurezza: il micio invece è preferibile che non venga lasciato libero, in quanto potrebbe essere molto pericoloso. In entrambi i casi cercate di tranquillizzare l’animale e di evitare che si agiti troppo, spaventato per il brusco cambiamento ambientale.

Welsh Corgi, il tallonatore, cagnolino dei folletti

Welsh Corgi (1)

Gran parte degli esperti sostiene che le due varietà della razza, il Welsh Corgi Cardigan e il Welsh Corgi Pembroke abbiano storie separate. Fino agli anni Trenta venivano considerati come unica razza appartenente ad un unico ceppo, ma adesso le loro strade si sono scisse, anche perchè sono proprio originari di luoghi diversi e quindi il loro ceppo ancestrale è ben distinto.

Welsh Corgi (2)Fra le due razze il Welsh Corgi Cardigan è la più antica, fu infatti portato nel Galles dai guerrieri celti dell’Europa centrale, intorno al 1200 a.C. Il suo impiego gli fu assegnato dagli agricoltori del Cardiganshire, nel Galles per l’appunto, e divenne immediatamente quello di tallonatore delle mandrie. Le terre erano possedute dalla corona e agli agricoltori era permesso utilizzarne dei lembi solo per degli scopi precisi. C’era così molta competizione, per accaparrarsi pezzi di terra migliori e sempre più ampi e così i Cardigan tallonavano il bestiame, mordevano i talloni delle bestie, spingendo così le mandrie a spostarsi velocamente. Quando poi le terre vennero divise il lavoro del Corgi Cardigan finì immediatamente, e così venne incrociato con il Collie, cane da gregge per antonomasia, in modo da creare una specie ancora più raffinata per radunare e tenere insieme le mandrie.

Axel, il bracco italiano campione del mondo

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A Long Beach, in California, non c’è stato nessun dubbio: è Axel il cane campione del mondo. Il vincitore della manifestazione canina internazionale Eukanuba World Challenge 2009, è stato proprio un cane italiano, un bracco bianco e arancio di quattro anni e nove mesi di nome Axel, di proprietà di un allevatore palermitano di cani di razza. Il Challenge di Eukanuba è una gara canina molto prestigiosa alla quale possono partecipare solo pochi e selezionatissimi cani provenienti da ogni parte del mondo.

La vittoria di Axel è stata doppiamente importante: ha infatti infranto il tabù secondo il quale le razze non riconosciute in America hanno poche possibilità di vincere l’Eukanuba World Challenge. Il secondo posto del podio della manifestazione è andato alla Svezia con un cane Saluki e il terzo posto al Brasile in gara con un Wire Fox Terrier.

Raket dei cani di razza

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Soprattutto sotto il periodo natalizio si intensifica una pratica odiosa, il raket dei cani di razza: il fenomeno è ormai divenuto molto redditizio per delle vere e proprie associazioni per delinquere, che sfruttano gli animali per ottenere guadagni, e che sono maggiormente insediate in Campania. I cani di razza vengono rubati ai loro padroni per essere rivenduti, dunque reimmessi sul merccato, italiano o estero, oppure spesso viene anche chiesto un riscatto alla famiglia originaria proprietaria dell’animale.

Queste associazioni gestiscono un giro di affari che nella sola area metropolitana campana è stimato oltre un milione di euro l’anno: denaro al quale vanno aggiunti i profitti dei furti con successiva richiesta di riscatto, che sfuggono alle statistiche e alle stime. Lo stesso Mattino, quotidiano simbolo del capolupogo campano, ha lanciato l’allarme: in particolare ciò che non permette di arginare il fenomeno è la denuncia che spesso non viene mai inoltrata oppure viene fatta tardivamente.

La speranza per la maggior parte dei derubati è quella di poter ricevere una richiesta di riscatto, pagare e tornare a casa con il proprio cane: 

Quando mi hanno rubato il cane, ho ricevuto telefonate anonime con le quali l’interlocutore mi ha guidato fino a farmi raggiungere una località della Toscana. Ho pagato la tangente, sono stato minacciato, mi han detto che per i cani si ammazza. Quando hanno visto che ero effettivamente molto spaventato, mi hanno restituito il cane

riporta come testimonianza il Mattino.

Tutti i vantaggi di un cane meticcio

cani meticciTutti i cani che sono piombati nella mia vita stravolgendola ci sono capitati per caso, alcuni erano di razza pura, altri erano degli adorabili trovatelli che mi hanno conquistato al primo sguardo, senza mostrarmi il loro pedigree. Con i canili e le strade piene di cuccioli che desiderano solo essere amati, a crescere è solo il mercato delle adozioni di cani di razza. Ci affascinano per le loro caratteristiche fisiche e senza dubbio li ameremo. Ma qualsiasi cane, indipentemente dalla razza, con il tempo ci conquisterebbe e sarebbe in grado di darci lo stesso amore di un esemplare di razza. Chiamateli meticci, chiamateli bastardini, oppure semplicemente chiamateli cani speciali, perchè è di questo che si tratta.

Oltre cento razze di cane sono riconosciute dalla American Kennel Club. C’è quella più adatta alla famiglia, quella di stazza piccola, quella che vive meglio nei climi freddi. E poi ci sono loro, dall’altro lato, a morire nei canili ogni anno perchè non ci sono persone disposte ad adottarli. E loro sì che si adattano a qualsiasi stile di vita e personalità del proprietario. Cani di poche pretese capaci di dare tanto amore. Prima di acquistare un cane di razza, è bene dunque considerare la magia che un cane di razza mista  può portare nella vostra vita.

Lhasa Apso, il piccolo cane del Dalai Lama

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Le terre d’origine di questo cane antico sono state probabilmente l’India, la Cina e il Tibet e comunque sia il Lhasa Apso ha seguito il Buddismo e il Dalai Lama lungo tutte le peregrinazioni del culto religioso, fino a una stabilizzazione proprio in Tibet, luogo in cui il Dalai Lama, intorno alle metà del 1600, si stabilizzò e divenne anche il capo temporale, oltre che spirituale, di quel Paese, sotto la sovranità della Cina.

Abbiamo visto l’importanza del Pechinese, cane leone, in quelle regioni e nelle credenze buddiste, e così anche il Lhasa Apso aveva la sua importanza, tra le montagne del Tibet, un ruolo che non era mitologico, ma reale, infatti la presenza di questi cani era ben radicata all’interno del culto.

La razza rimase pura per moltissimo tempo, visto che il Dalai Lama dava in dono solo degli esemplari maschi. All’interno del monastero, il Lhasa Apso, oltre ad essere anch’esso un cane leone, per la sua criniera leonina che lo contraddistingue, era considerato anche il cane della preghiera e il cane del cristantemo. Il primo appellativo derivava dal fatto che si dicesse che il piccolo cagnolino fosse stato addestrato per far girare i rotoli delle preghiere davanti al Dalai Lama; il secondo invece deriva sempre dal suo aspetto, dal muso incastonato nel fluente pelo bianco, in una forma vagamente floreale. L’appellativo Apso dovrebbe derivare invece da Rapso, che in tibetano significa “simile alla capra”, altro appellativo che deriva dal mantello del cagnolino, e comunque nei monasteri buddisti si sentivano pronunciare le parole apso seng kye: il cane leone, sentinella che abbaia.

Cani e gatti come regalo di Natale: secondo l’Aidaa saranno 15.000

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Ci eravamo già occupati del fenomeno dei cuccioli regalati a Natale e avevamo sottolineato più volte che adottare un animale deve essere un gesto ben ponderato al quale seguirà una responsabilità che dura per tutta la vita dello stesso. In ogni caso, consapevolezza a parte, secondo l’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, per questo Natale 2009 le adozioni di cani e gatti aumenteranno del 35% rispetto allo scorso anno; secondo le stime dell’associazione, i cani che troveranno una famiglia saranno 12.000, mentre i gatti 3.000.

Sono cifre veramente importanti che fanno ben sperare, sempre secondo l’associazione, ad una diminuzione degli abbandoni nella prossima estate, in una percentuale riconducibile a ben il 25% in meno rispetto all’estate scorsa.