Ci son due leontigri ed una cagnolina…

Non amo zoo, delfinari, circhi, in generale nessuna gabbia, per quanto spaziosa e dorata, in cui mettiamo in bella mostra gli animali arrogandoci il diritto di dire che sono felici, che almeno non devono preoccuparsi dei predatori come avverrebbe allo stato brado e simili (in effetti anche noi, se ci rinchiudessimo in casa, non dovremmo preoccuparci di finire investiti da un’auto!).

Queste sono le cose che ci raccontiamo per sentirci meno in colpa, in realtà sottraiamo la libertà agli animali selvatici per esporli in queste teche viventi a documentare la loro esistenza, per vedere come son fatti da vicino, dimenticandoci che la parte più importante della loro natura gliel’abbiamo sottratta e quello che osserviamo altro non è che il vago ricordo di un leone, di un orso, di un puma.

Gli episodi di aggressione avvenuti di recente da parte di orche in cattività o ancora il decesso prematuro dell’orso Knut allo zoo di Berlino, morto di solitudine, testimoniano che privare questi animali della loro anima selvatica e del loro habitat è controproducente oltre che crudele.

Insegnare ai cani a parlare, lo progettavano i nazisti (e se solo ci fossero riusciti!)

Insegnare ai cani a parlare, ci pensavano i nazisti. Ad Hitler evidentemente non bastava che a pronunciare Heil, mein Führer! fossero soltanto gli umani, se così si possono definire i suoi proseliti, quelli che condividevano la sua visione del mondo e i suoi metodi.

Tutto ha inizio con un progetto che prevedeva l’integrazione dei cani come risorse nello sforzo bellico e fin qui niente di strano, a parte il fatto che venivano asserviti ad una causa ignobile, pensiamo ai campi di concentramento, ad esempio, e chi non evoca l’immagine delle SS con il pastore tedesco al guinzaglio a pattugliare i lager?

Ad ogni modo, anche oggi i quattrozampe, come abbiamo visto nel caso più eclatante e recente, la cattura di Osāma bin Lāden, vengono impiegati come cane soldato nelle cause, più o meno nobili, dell’uomo, in operazioni antiterrorismo o al fronte.

Il cane casalingo, fa il bucato e lava i vetri

Un cane casalingo, segni particolari: particolarmente portato per i lavori domestici o meglio per farli sembrare divertenti alla sua proprietaria.

Si sa, infatti, che le faccende annoiano specie se a farle si è da soli e allora perché non farsi affiancare da un aiutante a quattrozampe? Specie se il vostro partner o la vostra compagna proprio non vogliono saperne di darvi una mano.

Lui si chiama Jesse ed un Jack Russell Terrier dell’età di cinque anni. La fortunata proprietaria è Heather Brook, fortunata sì ma soprattutto molto abile nell’addestramento.
Eh, già, perché quando si è resa conto del talento innato del suo cane, particolarmente sveglio e rapido nell’apprendimento, ha iniziato ad insegnargli come tirare fuori il bucato dal cestello della lavatrice, come lavare i vetri ma anche, fortunamente per il cane aggiungiamo, attività più piacevoli come andare sullo skateboard o saltare la corda.

In Belgio arriva lo snack bar per cani

snackbar per CaniIl signor Bernard Schol si è stancato di fare da mangiare ai bipedi, il suo lavoro era il ristoratore per bipedi con un locale a Bruxelles, adesso invece si è convertito in un cuoco per cani aprendo uno snack bar per clienti pelosi a quattro zampe.

Canile Municipale Roma: Flavia Vento condannata per diffamazione

Flavia Vento è stata condannata per diffamazione e ingiurie a seguito di una vicenda che risale, per la verità, ormai ad un pò di tempo fa. La showgirl da sempre pronta a difendere i diritti degli animali, aveva a suo dire riscontrato una situazione poco felice a Roma e se ne era lamentata in modo piuttosto plateale come suo solito. Adesso il giudice Roberta Conforti, della X sezione penale di Roma, ha anche chiesto per lei una pena di euro 300 di multa, oltre che il pagamento delle spese processuali. A citare in giudizio la soubrette, è stata un paio di anni fa, precisamente nel marzo del 2008, la delegata del sindaco per i diritti degli animali del Comune di Roma dell′allora giunta di Walter Veltroni, Monica Cirinnà e il perchè è presto detto.

Spiagge per cani in Italia

Cari amici di Tuttozampe si avvicina il periodo delle vacanze e i veri pet-friendly ne approfitteranno per passare del tempo all’aria aperta con gli inseparabili compagni cani. Chi proprio non ha alcuna possibilità di portare Fido con sé si attrezzerà chiedendo assistenza ad amici e parenti, affidandosi ad un dog sitter o ancora sistemando il cucciolo in una pensione. Oggi in tanti tra gli hotel per cani si sono attrezzati con le webcam che chi permettono di monitorare il nostro cucciolo anche da lontano ed assicurarci che stia bene, che venga nutrito e curato come si conviene.

Ad ogni modo, mai abbandonare un cane quando si parte per le vacanze. Per chi porta il cane con sé piuttosto che affidarlo al dog sitter, alla pensione per animali o ancora a parenti e ad amici, si profila l’amletico dilemma: mare o montagna? In montagna si può praticare il dog trekking, fare tante escursioni con Fido e c’è più spazio per i quattrozampe. Al mare, invece, purtroppo, sono ancora poche le spiagge attrezzate ed aperte ai cani.

Comunque, per chi preferisce andare al mare con il cane, segnaliamo alcune spiagge dog-friendly, divise per regione. L’elenco non è esaustivo ed è  in continuo aggiornamento, i dati sono dell’Ente Nazionale Protezione Animali. Se ne conoscete altre segnalatecele pure. Buone vacanze al mare a voi e ai vostri amici cani dalla redazione di Tuttozampe!

La coda e le orecchie dei cani sono salve, lo dice il ministero della Salute

cane orecchieVi ricordate la polemica sollevata ad Aprile dalla nota emessa dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio? Se non vi è familiare potete leggere l’articolo riguardante il fatto, allo stato attuale il taglio della coda e delle orecchie dei cani saranno consentiti solo nei casi un cui «un veterinario lo considera un intervento non curativo necessario, sia per ragioni di medicina veterinaria, sia nell’interesse dell’animale». Questo è quanto è stato stabilito da una nuova ordinanza del ministero della Salute sulla tutela dell’incolumità pubblica dei cani.

Un cane per tifoso, Kyra ultras del Livorno a quattrozampe

Un cane per tifoso. Lo annovera il Livorno che sabato scorso, impegnato in una sfida  decisiva contro il Piacenza per i play-off, si è ritrovato in curva Nord allo stadio Picchi un ultras a quattrozampe: Kyra, che pare abbia pure esultato quando la sua squadra del cuore ha segnato un goal decisivo, partecipando ai cori abbaiando. Di sicuro ha portato fortuna al team di Novellino dal momento che il match si è concluso con la vittoria della squadra livornese.

Ma che ci fa un cane allo stadio? Non ci è certo arrivato facilmente bensì per mezzo di una lunga trafila burocratica. Kyra ha quattro anni e il suo proprietario, un pensionato di 54 anni di nome Mario Bartoli, non riesce a separarsene mai, tanto che pur di non lasciare l’amica di zampa a casa da sola alla domenica (che vi ricorda?) rinunciava ad andare a tifare per la sua squadra.

L’uomo, senza scoraggiarsi, ha impiegato tutte le sue forze e… due mesi di tempo prima di ricevere l’ok da parte del difensore civico. Secondo quanto riporta il Tirreno si tratta del primo caso in Italia di un cane spettatore allo stadio. Ma com’è andata questa prima volta di un quattrozampe in curva?

Hania, l’Alana che ha partorito 17 cuccioli

Alana

AlanaUna mamma grande vuol dire un parto grande, anche se questo è un assioma che non vale niente ha trovato una sua applicazione in Polonia dove Hania, un’alana polacca di quattro anni, è diventata la mamma di ben diciassette cuccioli.

Dog dance, io ballo con Fido

Dog dance, al centro cinofilo Spilimbau di Pordenone si balla con Fido. Un’attività fisica adatta a tutti i cani, di ogni razza, giovani e meno giovani, in forma o con qualche chilo in più, a patto che il proprietario sia in grado di esercitare sull’animale un minimo controllo.

La dog dance è una disciplina che crea feeling tra proprietario e quattro zampe e  riesce ad incanalare le energie represse del cane, contribuendo alla prevenzione di disturbi comportamentali e a diminuirne il rischio. Come spiega infatti la titolare del centro, la dottoressa Livia Conterno, spesso i cani con problemi comportamentali sono gli esemplari che si annoiano e non riescono pertanto a canalizzare le loro energie. E cosa c’è di meglio che svolgere attività fisica con il proprio proprietario per ricevere al contempo attenzioni, muoversi, divertirsi insieme e saldare l’intesa tra cane ed uomo?

Ma come funziona la dog dance e come si svolge una sessione? Vediamo di scoprirne di più.

Fido Libero, a Sestri Levante un parco a misura di cane

Fido Libero è il nome di un’associazione apolitica composta da proprietari ed amanti dei cani. Un circolo nato con una precisa mission: ottenere delle aree riservate ai tuttozampe, in cui gli animali siano liberi di scorrazzare, correre in lungo e in largo, giocare, socializzare con gli altri cani, fare i bisognini, senza infastidire nessuno, senza occhiatacce torve degli altri visitatori del parco, senza multe, senza critiche, liberi appunto.

E ci sono riusciti. Ieri, infatti, a Sestri Levante, è qui che è nata l’associazione, è stata inaugurata con grande successo e divertimento di proprietari e quattrozampe, un’area di tremila metri tutta per i cani, precisamente localizzata in via Lombardia.

Il parco è stato ribattezzato, dal nome della stessa associazione, Parco Fido Libero. Il presidente Vito D’Onghia ha ricevuto la piena collaborazione nel progetto da parte del Comune nella figura dell’assessore all’Ambiente Luigi Di Lorenzo.

Una dieta equilibrata per il cane

Ogni cane appartiene ad una razza specifica e ha delle esigenze e condizioni di salute che vanno valutate attentamente prima di decidere una determinata dieta. Per questo motivo, il fai da te in certe situazioni, senza le dovute competenze è assolutamnte sconsigliabile, ma è meglio rivolgersi ad un veterinario.

Tuttavia, in linea generale ci sono alcuni alimenti che sono adatti un pò a tutti gli amici a quattro zampe e di cui tenere conto. Ricordate, però, che in merito a quantità e qualità dei pasti non si può prescindere da variabili quali l’età dell’animale, se è un cucciolo o un cane anziano, il suo stile di vita, se è un animale da passeggio, da caccia o da lavoro e dalla razza.