Con il polpo Paul, scatta l’era degli “animali indovini”

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Paul ha azzeccato il pronostico anche stavolta e la Spagna ha vinto i Mondiali di calcio, facendolo diventare improvvisamente un mito. Lui certamente non lo sa, ma la sua vita non sarà più la stessa: probabilmente inizieranno pellegrinaggi di curiosi provenienti da tutto il mondo che giungeranno in Germania, per salutarlo all’interno dell’acquario in cui è ospitato. Non gli mancherà il cibo e sarà trattato come un re, almeno fino a quando continuerà ad indovinare i risultati calcistici. Il polpo indovino è il vero pallone d’oro e, insieme alle vuvuzelas, le assordanti trombette sudafricane, è stato il simbolo di questo evento dello sport. Da quando è comparso in televisione, altri “colleghi” della stessa specie, però, insidiano il suo posto.

Delirio da Mondiali di calcio: arriva il polpo che non sbaglia un colpo!

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Si chiama Paul, sembra essere un grande appassionato di calcio e, soprattutto, non sbaglia un colpo. Peccato solo che non sia umano. No, non è arrivato sulla terra un extraterrestre, si tratta solo del “polpo indovino“, l’ultimo delirio dettato dai Mondiali di calcio ormai, per la verità, giunti agli sgoccioli. I suoi tentacoli “magici” hanno azzeccato gli esiti di ogni partita della Germania, persino la sconfitta con la Spagna. Per vedere il genio all’opera, basta andare all’acquario di Oberhausen proprio in terra tedesca e con due contenitori di plexigas, lui si metterà al lavoro. All’interno, infatti, sarà inserito un gustoso mollusco con le bandiere delle squadre sul coperchio e lui si avvicinerà dove ritiene possa esserci un risultato positivo in campo. Ovviamente sono i fantasiosi esseri umani a pensare di avere davanti un piccolo veggente imprigionato nel corpo di un polpo, ma intanto fino a questo momento i risultati gli hanno dato ragione e qualcuno comincia a pensare che non si tratti di un caso. Secondo l’ultimo suo pronostico, quest’anno vincerà la Spagna.

I cavalli delle botticelle stanno troppo sotto il sole: è l’allarme dell’Oipa

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Oggi torniamo a parlare delle botticelle, le caratteristiche carrozze trainate dai cavalli che fanno fare il giro di Roma ai turisti; dopo l’istituzione del pronto soccorso per i cavalli delle botticelle, arriva un nuovo monito sulla salute di questi animali. Qesta volta l’allarme è lanciato dall’Oipa, l’organizzazione internazionale di protezione degli animali, che spiega come, nonostante sia stata stabilita la commissione medica e l’ambulanza, la situazione dei cavalli che lavorano nelle botticelle non sia cambiataper niente.

L’Oipa ha lanciato l’allarme approfittando del fatto che in questo periodo a Roma si stanno registrando temperature record e che i cavalli soffriranno inevitabilmente il caldo, e che, nonostante tutti gli sforzi fatti dalle associazioni animaliste per sensibilizzare l’opinione pubblica, i cavalli sono rimasti privi di assistenza e di tutela.

Il fascino esotico dell’iguana verde

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Vive in branco, seguendo una precisa gerarchia “l’altezzosa” iguana verde, con quella sua espressione così particolare e sonnecchiante e quell’apparente atteggiamento tranquillo e rilassato. Raggiunge dimensioni anche piuttosto grandi e quando si trova in compagnia dei suoi simili, soprattutto se sono tutti maschi, può diventare molto aggressiva e, per questo motivo, di solito se ne alleva una soltanto in un terrario. Negli ultimi anni hanno cominciato a diffondersi pure nelle case, tra gli amanti degli animali esotici e, quindi, non è raro conoscere abitudini e modi di vivere, di questo esemplare che raggiunge la piena crescita in circa otto anni dalla nascita. Sono creature però che amano molto muoversi e, quindi, quando si decide di allevarli, bisogna tenerne conto e sistemarli in un ambiente che sia abbastanza spazioso.

Arriva l’horse ambulance per i cavalli delle botticelle di Roma

botticelle romaneLe storiche botticelle romane, trainate da coppie di cavalli, hanno fatto molto parlare di sè qualche tempo fa dopo il decesso di Birillo, morto sul lavoro, dopo una brutta caduta avvenuta per strada, a pochi metri dal Colosseo.  Davanti a turisti e cittadini romani si consumò uno spettacolo straziante.

Per evitare che episodi del genere si ripetano, sono state rafforzate delle misure a tutela dei cavalli delle botticelle. O forse dovremmo dire introdotte, perché non si può certo dire che la presenza di un solo veterinario (su un totale di 80 cavalli) fosse  sufficiente a garantirne l’incolumità e a far osservare dei controlli più severi sui massacranti orari di lavoro sotto il sole e nell’afa cui sono da anni costretti i cavalli delle botticelle romane.
Quest’estate i cavalli potranno contare su una loro ambulanza, un pronto soccorso dedicato ed un’équipe veterinaria che dovrà verificare le condizioni di salute di ciascun esemplare.

Ecco come le scimmie combattono ansia e tensione

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Gli animali, si sa, pur vivendo fondamentalmente di istinti, molto spesso, proprio per la loro semplicità di intenti, sono un esempio per l’evoluto e complicato essere umano. Come nel caso delle scimmie che, per diminuire ansia e tensioni all’interno del gruppo, hanno messo a punto nel tempo, una tecnica che si dimostra davvero molto efficace. I cebi dai cornetti, utilizzano il cosiddetto grooming, studiato da un gruppo di ricercatori dell’Istc-Cnr e dell’Università di Liverpool, che hanno lavorato di concerto per giungere alla curiosa scoperta, poi pubblicata all’interno della rivista Animal Behaviour. Insomma, questa specie sudamericana, assume dei comportamenti altamente sociali soprattutto nelle situazioni in cui si potrebbe presentare un pericolo e, in tal modo, si assicura la buona convivenza con gruppo. Del resto il vivere in branchi serve ad aumentare le proprie aspettative di vita e quelle della prole, anche se si corre il rischio di inutili competizioni e di conseguenti conflitti.

A Venezia arrivano le “Bat box” antizanzare

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Qualcuno pensa che il loro passaggio potrebbe diventare un pericoloso attacco per le chiome folte, altri provano un brivido soltanto a nominarli e, altri ancora, ritengono che si tratti di misteriosi esseri legati alla realtà, ma in fondo pure alla leggenda. Pregiudizi, false credenze o verità, i pipistrelli non sono molto amati in città, anche se adesso le cose stanno per cambiare, visto che quasi nessuno sa quanto siano importanti per la lotta contro le zanzare. Si calcola che, ogni notte, ne riescano a mangiare migliaia e, in più, sono economici e non inquinano. Tutti ingredienti necessari affinchè parta la battaglia biologica contro gli insetti più odiati dell’estate. L’idea è venuta un paio di anni fa all’Università di Firenze e, adesso, a usufruirne pienamente è tutto il Veneto, che ha deciso di rifornirsi del “Bat box“, cioè la tana artificiale per questo essere vivente.

Zoo di Pechino: animali nelle gabbie e anche al ristorante

ippopotamo

A Pechino, lo zoo presenta una grande varietà di animali che possono essere guardati giocare o sonnecchiare dietro le sbarre delle loro gabbie e, addirittura, mangiati! Si, perchè alcune specie in particolare come gli ippopotami, i coccodrilli e gli scorpioni sarebbero stati inseriti pure nel menù del ristorante annesso. Il Guardian ha ripreso la notizia pubblicata dal quotidiano cinese Legal Daily, il quale afferma che le organizzazioni ambientaliste sono già in fermento per trovare il modo di bloccare questa pratica così macabra. Intanto sembra che anche i clienti scelgano tali prodotti, visto che continuano a far parte dei piatti del giorno. Tra i più comuni, si possono preferire zuppe di scorpioni, coda di canguro o dita di ippopotamo e tantissime altre specialità, per i più da considerare sconcertanti, ma evidentemente gradite alla gran parte di chi si reca in visita al parco.

L’igiene del furetto

igiene furetti

I furetti sono degli splendidi animali da compagnia, e nonostante in Italia non siano ancora così diffusi, pare che l’uomo abbia iniziato a addomesticarli più di 2000 anni fa; sono animali molto intelligenti, riescono a riconoscere il proprio nome e se abituati fin da piccoli usano la lettiera come i gatti.

Il problema principale di chi possiede un furetto è l’odore che emanano, che non è proprio buonissimo; dopo la sterilizzazione quest’odore tende a diminuire ma non va mai via del tutto a causa delle ghiandole presenti sul corpo. Non pensate di far operare il vostro amico per togliergli queste ghiandole: in primo luogo non otterreste dei risultati significativi, e in secondo luogo non rispettereste la sua natura.

Partendo proprio dal presupposto che l’odore fa parte della natura di questi animali, potete adottare degli accorgimenti per ridurlo; innanzi tutto è fondamentale curare la pulizia e l’igiene dell’ambiente nel quale vivono, e poi potete comprare dei deodoranti da mettere nel cibo che aiutano ad eliminare gli odori dalle feci grazie ad alcuni processi enzimatici.

Tigri, aumenta il pericolo di estinzione

tigriDa anni le associazioni animaliste e i ricercatori, stanno cercando di portare avanti campagne di sensibilizzazione che informino istituzioni e cittadini sul reale rischio di estinzione per le tigri, pericolo che mese dopo mese, si fa sempre più concreto. Nonostante siano delle predatrici come poche e in grado di uccidere anche l’uomo, ultimamente sono diventate delle prede, vittime di bracconieri e dell’inquinamento sempre più presente, anche nei pochi “polmoni verdi” dove continuano a vivere. La caccia senza regole, le ha decimate, anche perchè di questo essere vivente sono molte le parti del corpo utilizzabili e, quindi, intorno c’è un grande commercio. Le zanne, ad esempio, vengono scelte per la produzione di gioielli, le pelli per i tappeti e, ancora, con la tigre vengono prodotti molti filtri  di natura pseudo- terapica, soprattutto dai cinesi.In qualche caso, sarebbero anche in grado di favorire l’amore o il piacere sessuale.

Orso Dino, questa volta in pericolo è proprio lui

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Da predatore a rischio di diventare preda: la vita è così, imprevedibile e, per molte specie, anche piuttosto pericolosa. Ne sa qualcosa l’Orso Dino, ormai braccato da tempo e protagonista, a volte positivo e altre negativo, di quotidiani e social network. La paura degli abitanti dell’altopiano di Asiago, non è solo per i poveri asini che continuano a morire dilaniati dalle sue zanne e dagli artigli appuntiti, ma il timore è che possa rivoltarsi pure contro l’uomo. Del resto è un animale selvatico e si sente anche stretto in una morsa, inseguito da giorni e con un radio collare che si porta dietro pure se funziona male. Di contro, su facebook sono 15mila i fans che hanno realizzato anche delle magliette con il suo nome al fine di difenderlo. Ma tra chi lo credeva già morto e chi poco si fida di un essere che può diventare anche molto feroce, il rischio alla fine sembra che sia più per lo stesso Dino.

Maiali al voto, succede in Gran Bretagna (video)

maialinoLo ammetto, è successo anche a me, più di una volta, di credere che il mio cane avesse poteri soprannaturali ed un’intelligenza al di fuori dalla norma. Dopo aver inizialmente divertito e poi annoiato i miei ospiti con la lista e le dimostrazioni pratiche di tutte le sue abilità straordinarie (guardate, sa aprire la porta, balla il mambo e altre stupidaggini di cui ora mi vergogno…) ho deciso saggiamente di lasciarlo in pace. Senza dubbio, però, continuo a credere che sia davvero intelligente. Ma non so proprio come reagirei se mi arrivasse a casa una lettera che lo invita ad andare a votare.

Va bene che sembra capisca tutto, ma questo sarebbe troppo. Eppure in Gran Bretagna, la proprietaria non di un cane ma di un maialino si è vista recapitare sul serio la sollecitazione alle urne per il suo animale domestico.

In costa Rica, l’unico orfanotrofio per i bradipi

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All’amore per gli animali non esistono confini: razze domestiche, specie ritenute aggressive o piuttosto rare e in via di estinzione. I volontari e gli appassionati che si prendono cura di queste piccole creature, ogni giorno, sono milioni nel mondo, combattendo una dura battaglia al fine anche di scoraggiare gli altrettanti esseri umani che, invece, distratti e insensibili, li maltrattano. In Costa Rica e, precisamente, a Limon, esiste il primo e unico orfanotrofio dedicato al benessere e alla cura dei bradipi. Piccoli solitari, come tutti gli esseri viventi, hanno bisogno della mamma che in qualche caso muore e allora rimangono soli e indifesi. La maggior parte di loro, grandi o cuccioli, finiscono per essere investiti mentre attraversano la strada o, addirittura, fulminati dai cavi della corrente elettrica. Quelli più fortunati, però, vengono salvati e portati al sicuro all’interno di questa struttura che si chiama Aviarios del Caribe.

Il coniglio d’Angora (fotogallery)

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Le origini del coniglio d’Angora sono piuttosto incerte; secondo alcuni è di proviene dalla Turchia, mentre secondo altri sarebbe comparso per la prima volta in Inghilterra; di certo è apparso nel 1723 in Francia per importazione di alcuni commercianti inglesi, dove, a seguito di alcune selezioni, è stata migliorata la qualità del pelo.

Infatti le razze Angora sono caratterizzate dal mantello molto lungo e lanoso che può raggiungere anche gli 8 centimetri, dato che il pelo cresce per tre mesi anziché per uno come i conigli normali. La forma del corpo di questo animale è regolare ma è coperta dalla pelliccia molto folta e distribuita per tutto il corpo; la varietà più pregiata è sicuramente il coniglio d’Angora bianco, ma sono apprezzate tutte le varietà di colore.