Come capita agli esseri umani, pure per gli animali i controlli devono essere regolari, per tentare di scoprire in anticipo se si ammalano di qualche malattia più grave. Alcuni disturbi, infatti, richiedono grande attenzione ed è sempre meglio comprenderli in anticipo. Un esempio può essere costituito dall’enterite felina o dal parvovirus canino o, nel caso dei cavalli, dall’adenite equina. Contro parecchie infezioni, comunque, ormai esistono dei comprovati vaccini, che i veterinari consigliano di far fare al proprio cucciolo, proprio per evitare complicazioni in età adulta. Inoculando all’interno dell’organismo dell’amico a quattro zampe il virus morto o modificato non patogeno, infatti, si sensibilizza il sistema immunitario e si scongiura il rischio, addirittura, della morte. Insomma, il consiglio è sempre quello del prevenire che è meglio del curare: è bene, quindi, non attendere che qualche brutto sintomo si faccia sentire, ma fare in modo che se in seguito il vostro pet sarà colpito da un disagio fisico, il suo corpo sarà in grado di respingerlo con estrema facilità.
Redazione
Animali domestici, occhio ai dolci al cioccolato di Halloween
Halloween si avvicina e cogliamo l’occasione per ricordarvi di segnalare movimenti sospetti e scomparsa di gatti neri alle autorità competenti e di stare molto attenti a non far uscire il vostro micio, se ha il mantello nero, nei giorni precedenti. Potete supportare i gatti neri, dicendo no alla superstizione, inviando una mail a: [email protected] oppure a [email protected]. L’adesione al movimento è gratuita.
Altro pericolo per gli animali domestici di queste festività americana, che ormai viene festeggiata da anni anche da noi in Italia, è rappresentato dai dolci, specie quelli al cioccolato. In molti, tra quanti hanno bambini in casa o semplicemente chi vuole offrirli a chi suona, li comprano o li preparano. Se il cioccolato può essere un piacere per i bambini rappresenta al contrario una grave minaccia per gli animali domestici.
Nei nostri amici a quattro zampe che consumano cioccolato possono verificarsi vomito, diarrea, sete e minzione eccessiva, battito cardiaco irregolare, tremori, convulsioni e persino la morte. E’ quanto afferma Susan Nelson, veterinario alla Kansas State University. Questi problemi sono principalmente causati da una sostanza chiamata teobromina contenuta nel cioccolato.
Un “perché il mio cane…” alla settimana toglie il dubbio di torno
La rima non è riuscita, però l’intento è chiaro, aiutare il lettore a risolvere annose questioni canine del tipo:
– Perché la Bettina gratta la porta?
– Perché Anselmo fa Pipì quando esco?
– Perchè….
Quante domande che meritano risposta, ogni settimana ci faremo un’ipotetica domanda e cercheremo di fugare i dubbi che ne scaturiscono.
Maltrattamento animali: gli italiani preferiscono denunciarlo in forma anonima
La maggior parte degli italiani, adora gli animali: lo si nota dalle migliaia di segnalazioni che ogni giorno denunciano un maltrattamento sugli amici a quattro zampe, in particolare. Si parla, addirittura, di oltre 45.000 telefonate nel solo periodo compreso tra giugno e settembre, al servizio “Io lo segnalo” , la campagna di Aidaa. Il 58 per cento di tali richieste di intervento, però, riguarda persone che vogliono assolutamente che non venga resa nota la loro identità, probabilmente per paura di ritorsioni da parte dei padroni negligenti. Quasi sempre, del resto, come conferma la stessa Associazione Italiana Difesa Animali e ambiente, si tratta dei vicini di casa con i quali poco si va d’accordo, per questo o per altri motivi e ciò costituirebbe l’ennesima occasione per litigare, anche pesantemente come succede nel 33 per cento dei casi.
Il collare elisabettiano: cos’è e come si usa
Il collare elisabettiano è uno speciale collare che viene applicato ai nostri amici animali quando sono stati bendati o sottoposti ad interventi chirurgici, per evitare che possano leccarsi le fasciature o peggio, toglierle. Il nome gli deriva dalla regina Elisabetta seconda che usava completare la sua vestizione con degli enormi colletti o collari bianchi.
Tale tipologia di collare viene infilato al collo dell’animale, sia cane che gatto, come un imbuto. In commercio ne esistono due modelli, uno tradizionale di plastica, leggermente complicato da applicare, mentre l’altro, realizzato in propilene (un materiale biodegradabile), è di facilissima applicazione, ha una maggiore flessibilità ed è trasparente: questi ultimi sembrano i preferiti dal gatto perchè, potendo vedere, si sente meno impacciato e meno inibito nei movimenti e si adatta meglio a portare questo ingombrante accessorio.
L’animale con indosso il collare elisabettiano si sentirà goffo ed impacciato, limitato nei movimenti: è importante farglielo indossare solamente quando è solo e non controllabile, negli altri casi lasciatelo libero, facendo attenzione affinchè non si lecchi le ferita o si auto lesioni.
Cistite acuta nel gatto
La cistite acuta è l’infiammazione della vescica urinaria. Nei gatti non è di solito di natura infettiva, e la più comune causa dei sintomi del basso tratto urinario è la cistite idiopatica felina (FIC), il che significa che non ha una causa nota.
Oltre alla FIC, ci sono altre cause scatenanti cistite acuta:
- Cistite batterica. Questa forma è rara nei gatti giovani e fino alla mezza età. La maggior parte dei casi di cistite batterica sono “ascendenti”, il che significa che il batterio incriminato nasce dal tratto intestinale degli animali e “sale” dall’inizio della vescica al perineo (la cute intorno all’ano), procede fino all’uretra e, infine, giunge alla vescica.
- Calcoli vescicali, in genere di ossalato di calcio o di struvite
- Tumori della vescica, anche se non sono comuni nei gatti
- Problemi del sistema nervoso che impediscono al gatto di svuotare completamente la vescica
- Alcune malattie come il diabete mellito e la “malattia di Cushing“, farmaci al cortisone e farmaci anti-cancro che sopprimono il sistema immunitario
Mentre salva delle vite umane perde delle vite canine
Arezzo – Un incidente, io che amo gli animali dico una tragedia, è quello che è successo ad un dottore aretino, e era alla guida della sua jeep insieme ai suoi due bracchi tedeschi, ad un certo punto la chiamata, la corsa verso il reparto anche se non era di turno, parcheggia l’auto in fretta e furia innescando inconsapevolmente un dramma.
Si pensa sempre che i mesi invernali e le relative basse temperature non creino problemi ai nostri amici pelosi, vi avevo spiegato che non è assolutamente così, se poi si lascia l’auto sotto il sole con i finestrini chiusi anche al polo nord si rischia di uccidere qualsiasi essere vivente popoli la nostra auto.
Gli amici a quattro zampe che cambiano stile di vita
Gli animali spesso sono come le persone e trovano difficoltà, nell’immediato, a cambiare stile di vita o abitudini. Per alcuni si tratta di un vero e proprio stress, soprattutto se per via di un viaggio da parte del padrone, vivono in una “pensione” con degli estranei. Magari in questo luogo saranno coccolati e curati alla perfezioni, ma le loro quattro pareti domestiche resteranno insostituibili e questo può causare qualche piccolo momento di sconforto, in attesa che tutto ritorni alla normalità. La situazione si complica per quelle creature viventi la cui esistenza, è scandita da una routine che non cambia mai, come ad esempio quelle che restano sempre in casa o, ancora, gli amici a quattro zampe che si trovano negli zoo, o prendono parte ad esibizioni, o vanno a caccia o, comunque, sono abituati a ritmi esistenziali molto impegnativi. Per tante ore al giorno, infatti, si trovano a contatto con l’addestratore o con persone che pensano alla loro toelettatura o alla ginnastica di preparazione.
Un biscotto per Fido
Ecco una ricetta semplice semplice per i vostri amici a quattro zampe! Si tratta di biscotti per cani un pò speciali, genuini e che certamente saranno apprezzati. Fate bolllire in poca acqua carote tagliate a listelli sottili, insalata ed una fettina piccola di carne per lesso.
Frullate il tutto e impastate con farina ai cereali e normale(2-3 tazzine da caffe’) e un uovo (senza albume perche’ ai cani fa male), creando delle palline che poi schiaccerete. Il tutto va inserito in forno per circa 30 minuti a 150°.
Cibi naturali per animali domestici
Il mercato del cibo per animali comprende una vasta gamma di scelte sia per i cani che per i gatti. Gli alimenti per i nostri amici a quattro zampe sono disponibili in una varietà di sapori, e molti hanno formule speciali per evitare problemi articolari, palle di pelo, e alito cattivo. Alcuni possono anche aiutare il nostro animale domestico a perdere peso.
Negli ultimi anni molti proprietari di pets hanno deciso di passare ad una dieta fatta di cibi naturali e biologici e così anche gli alimenti naturali per animali domestici sono in crescente aumento. Ma che cosa si intende con “naturale”? Nell’uso più comune della parola, un alimento “naturale” non contiene coloranti artificiali, aromi o altri additivi. “Naturale” è a volte confuso con “organico”, che si riferisce spesso al cibo che viene coltivato senza pesticidi o erbicidi. Molte tra le principali marche di cibo per animali contengono coloranti, aromi, leganti o conservanti che sono sintetici e non derivati da fonti naturali.
I coloranti e gli aromi sono spesso meno costosi di quelli naturali, e possono avere un colore ed un sapore più forti.
I leganti e i conservanti rendono il cibo più facile da produrre e mantenere. Queste sostanze vengono aggiunte agli alimenti poco costosi per garantire un aspetto piacevole e un sapore appetibile per gli animali domestici. Gli alimenti naturali per animali domestici non utilizzano ingredienti sintetici. Usano coloranti di origine vegetale e conservanti naturali come la vitamina C.
“Mamma, papà… voglio un cucciolo di cane!”
“Papà, mamma, prendiamo un cagnolino?!”
“Certo Alice, per il tuo ottavo compleanno…”
Discorsi come questi sono all’ordine del giorno in tutte le famiglie del mondo, pur di accontentare il “cucciolo a due zampe” di casa si mette in discussione la vita di uno a quattro zampe.
Abbiamo affrontato l’adozione di un animale più volte, se tutto va bene e ci troviamo di fronte a genitori educati il cane avrà una vita felice, purtroppo sono noti altri casi in cui il cucciolo con l’età adulta diviene una complicanza e finisce abbandonato su un’autostrada.
Per quanto l’imprinting sia fondamentale è meglio che il genitore conosca le varie razze, la razza è un qualcosa in più di un’oroscopo, una volta scelto il miglior compromesso che solitamente si basa su grandezza-aspetto fisico il cucciolo arriva a casa pronto per cadere nelle grinfie del bambino.
Mantenere un amico a quattro zampe in salute
Mantenere il proprio animale in salute, se non soffre di qualche patologia latente o manifesta, non è difficile e richiede solo un minimo impegno e, soprattutto, tanto amore. Bisogna, innanzitutto, nutrire l’amico a quattro zampe in modo adeguato, magari lasciandosi consigliare da un esperto del settore e non fornendogli tutti gli avanzi della tavola indiscriminatamente. Facendolo, poi, passeggiare per almeno 45 minuti al giorno o per più volte, si manterrà in forma e starà meglio più a lungo. Non sono rari, pure i turbamenti di tipo emozionale più o meno gravi, che spesso non si manifestano subito ma nel corso della sua esistenza. Tuttavia, se riuscirà a trovare un ambiente idoneo e dei padroni affettuosi, ma non oppressivi, potrà comunque essere felice e vivere bene. In caso, contrario potrebbe essere necessario farlo controllare da un veterinario o da un esperto di comportamento canino. Prima che qualcosa non vada per il verso giusto e si mostri triste e meno grintoso, potete ad esempio farvi consigliare qualche essenza naturale che ne rinforzi le difese immunitarie o lo faccia sentire giocoso e allegro.
I cani? Ottimisti e pessimisti proprio come noi umani!
La notizia è apparsa proprio oggi sulle pagine de La Repubblica: una ricerca della Bristol University, pubblicata su Current Biology, rivela che anche i cani si dividono, come gli umani, in ottimisti e pessimisti. Alcuni vedono la ciotola del cibo mezza piena mentre altri la vedono mezza vuota. Proprio come facciamo noi con il proverbiale bicchiere. Uno degli esperimenti condotti dai ricercatori inglesi si svolgeva così: un gruppo di cani viene abituato a sapere che una ciotola posata in una parte della casa contiene cibo, in un’altra parte della casa, non ne contiene.
Quando la ciotola viene posata in una posizione “ambigua”, a metà strada fra le altre due, i cani che corrono lo stesso a vedere se contiene cibo vengono considerati ottimisti, mentre quelli che la ignorano sono i pessimisti. Lo studio rivela anche che quelli classificati come pessimisti hanno i comportamenti più indesiderabili: mordicchiano l’arredamento, abbaiano a lungo se il padrone li lascia soli in casa, manifestano aggressività; mentre quelli classificati ottimisti si comportano molto meglio. Il professor Mike Mendl, che ha guidato la ricerca a tal proposito dice:
Sapevamo che lo stato emozionale delle persone ne condiziona il giudizio, per cui le persone felici, positive, ottimiste, tendono a vedere una situazione incerta con occhi più positivi, e viceversa. Il nostro studio dimostra che questo si può applicare anche ai cani.