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Alluvione a Messina: travolto anche un rifugio per cani randagi

Alluvioni, vittime umane ed animali a rischio: Messina, dopo Genova. Oggi è tornato il sole e la conta delle vittime è scontata, purtroppo necessaria: sono quattro, compreso un bambino di 10 anni, travolti da una bomba d’acqua impossibile da fermare che ha provocato una frana, a Saponara. Il pensiero della redazione di Tuttozampe va ovviamente a loro e a tutti gli abitanti delle aree colpite, anche se per tematica ci occupiamo di amici a quattro zampe e quindi, anche oggi, come per l’alluvione di Genova cerchiamo di capire quale è la situazione al riguardo. Diciamocelo subito: non rosea. Proprio nell’area di Saponara un rifugio per cani è stato spazzato via dal fango.

I suoi 15 ospiti erano tutti cani randagi, salvati, raccolti dalla strada ed affidati alle amorevoli cure di una guardia per l’ambiente, Giovanni Vicari, che nonostante la pioggia violenta ed i rischi ha provato a salvare gli animali, senza riuscire nell’intento: alcuni spaventati sono rimasti nella cuccia e lì sono stati ritrovati soffocati dal fango. Tre. 7 i rintracciati sopravvissuti benché impauriti. Degli altri, quelli fuggiti, sono stati cercati i corpi anche in mare. Non si è salvato neppure Pongo, il cane che da 10 anni era stato adottato dalla stessa guardia ambientale. I cani ritrovati sono stati affidati alle cure della LIDA (Lega Italiana Diritti Animali) che di sicuro necessiterà di supporti, anche e soprattutto per ricostruire quel rifugio che non c’è più.

In un periodo di crisi, di notizie devastanti che riguardano migliaia di cittadini, 30 vittime da settembre per il maltempo e danni incalcolabili, l’assetto idrogeologico del nostro territorio in bilico da troppo tempo, si fa difficile pensare al Natale 2011, eppure bisogna reagire e trovare nelle festività uno spunto per donare un aiuto o una speranza, a chi deve ricostruire la propria casa e la propria vita. Regalate anche un cane, prendeteli dai canili delle zone distrutte dalle alluvioni. La solidarietà, fa bene anche alla salute, non lo sapevate?

[Photo credit | Thinkstock; fonte Geapress]

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