Zooerastia come reato, firmiamo la petizione

petizione zooerastia

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La zooerastia ovvero il praticare sesso con gli animali non è un reato presente nel nostri codici: non esiste cioè una legge che la vieti. Una recente sentenza della Cassazione, come sapete, ha condannato un uomo al riguardo, considerando la pratica sessuale a cui sottoponeva le bestiole che aveva in custodia, una forma di maltrattamento, e quindi un reato, ma non è stata una condanna per zooerastia.

Zooerastia, sesso con animali: è reato di maltrattamenti

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zooerastia rapporti sessuali animali reatoLa zooerastia (o zoorastia o zoofilia erotica), ovvero il “piacere” di avere rapporti sessuali con un animale è considerato dalla legge come un reato che rientra tra i maltrattamenti. A confermare ciò una sentenza della Corte di Cassazione (che ha convalidato il primo ed il secondo grado di giudizio) contro un allevatore di Bolzano, reo di aver girato dei filmini hard in tale contesto. La condanna è quella massima prevista dalla legge in questi casi: l’uomo per 3 anni non potrà più allevare, trasportare o commercializzare in alcun modo animali. Quelli posti sotto sequestro all’avvio dell’inchiesta, confiscati e salvati, potranno invece rimanere con le famiglie che finora si sono presi cura di loro.

Aidaa: ecco il telefono arancione contro la zoorastia

Un altro importante servizio per la tutela degli animali da affezione viene lanciato da Aidaa, associazione italiana per la difesa degli animali: si tratta del Telefono Arancione, un vero e proprio servizio di segnalazione e denuncia per le pratiche di sesso, abusi sessuali, ai danni di animali. Gli ultimi dati sono inquietanti: la zoorastia, per l’appunto la pratica di fare sesso con gli animali, sarebbe in continua crescita, tanto che ben un italiano ogni milla la praticherebbe.

Gatto abusato sessualmente e poi gettato dal balcone: uomo arrestato per maltrattamenti

E’ una storia triste quella che ci giunge dallo Stato americano dell’Iowa. Un povero gatto è stato abusato sessualmente dal suo padrone che poi non contento lo ha lanciato dalla finestra dell’appartamento sito al settimo piano di un edificio di Councill Bluffs. I vicini hanno sentito le lamentazioni del micio ed hanno allertato la polizia che giunta sul posto ha trovato però il felino agonizzante in strada. Il carnefice, Gerardo Martinez ha inizialmente negato ogni forma di maltrattamenti e coinvolgimenti, per poi cedere alle pressioni delle forze dell’ordine cui non tornavano alcuni particolari del racconto dell’uomo.

Denuncia Aidaa: in rete migliaia di filmati pornografici con animali

Migliaia di filmati e di foto esplicitamente pornografici aventi come protagoniste donne e bambine costrette a fare sesso esplicito con cani, maiali, cavalli e altri animali. La denuncia viene dall’Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha avvertito immediatamente la polizia postale della presenza di siti internet con questo contenuto in modo da avviare le indagini e farli oscurare.

I siti in questione contengono migliaia di filmati e di fotografie esplicite di sesso con animali e donne o bambine accessibili a chiunque, in quanto scaricabili direttamente dal sito. L’Aidaa, che ha ricevuto la segnalazione della presenza di questi siti, ha denunciato immediatamente questo fenomeno alla polizia postale della Questura di Milano per far chiudere immediatamente i sei siti segnalati.

Il giro dei film pornografici con protagonisti animali e donne o bambine, soprattutto orientali, è purtroppo un mercato molto redditizio che, secondo le stime dell’Aidaa, supera i 25 milioni di euro all’anno.

Anno del coniglio, PETA si schiera contro il trend delle adozioni

Parliamo di conigli, in occasione dell’anno a loro dedicato in Cina che avrà inizio il prossimo tre febbraio quando terminerà quello della tigre. In passato ci siamo occupati spesso di conigli nani e delle problematiche legate agli abbandoni, in numero crescente anche in Italia, che fanno seguito ad adozioni impulsive e non ben ponderate.

Ebbene torniamo a trattare l’annosa questione dei conigli, considerati giocattoli birichini e carini e nulla più. Tempo fa, parlando con una conoscente, poco animal friendly a dire il vero, mi disse che ne aveva posseduto uno una volta e testuali parole:

Sì, sono carini, ma dopo un po’ ti stancano. Ti guardano come degli ebeti. Ti rendi conto che non ci puoi fare niente e ti stufano.

Ecco la sua posizione è quella di migliaia di persone in tutto il mondo che comprano un coniglio attratti dal suo aspetto tenero e non hanno la minima idea di come prendersene cura e soprattutto di quanto sia impegnativo come animale domestico, a dispetto di quello che si crede, e dunque lo abbandonano dopo pochi giorni.

Sentenza contro la zoopornografia

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Un’altra storica sentenza a favore dei nostri amici animali: il tribunale di Bolzano ha condannato un allevatore per zoo pornografia, cioè utilizzo degli animali per la creazioni di filmati pornografici. Si tratta della prima condanna nel nostro paese per un reato di questo tipo: le indagini vennero condotte dopo le denuncie di ragazze, chiamate a girare filmati pornografici con l’ausilio di animali.

I controlli della polizia a quel punto hanno preso piede, fino a scoprire che il mandante dei filmati era un giovane della provincia di Bolzano, allevatore di cani tra l’altro tenuti in pessime condizioni igienico sanitarie: i filmati da lui realizzati con i suoi cani ed un’attrice sono stati in tutto nove.

L’uomo è stato condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, oltre ad una multa di quasi 40mila euro per la custodia ed il mantenimento dei cani per maltrattamento di animali, favoreggiamento alla prostituzione e tentata istigazione: oltre a ciò gli è stata anche inflitta la sanzione accessoria di inabilità alla professione di allevatore per almeno tre anni. La Lav, lega anti vivisezione, si era costituita parte civile nel procedimento.