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Zooerastia come reato, firmiamo la petizione

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La zooerastia ovvero il praticare sesso con gli animali non è un reato presente nel nostri codici: non esiste cioè una legge che la vieti. Una recente sentenza della Cassazione, come sapete, ha condannato un uomo al riguardo, considerando la pratica sessuale a cui sottoponeva le bestiole che aveva in custodia, una forma di maltrattamento, e quindi un reato, ma non è stata una condanna per zooerastia.

E’ questa una tematica che crea imbarazzo, che si pensa sia praticata da rari maniaci, ma cari amici di Tutto Zampe, ciò che la cronaca ci insegna è ben altro: l’uomo condannato a cui facciamo riferimento, infatti, non praticava direttamente questa attività, ma girava filmini hard con l’ausilio di donne consenzienti. Il che significa che c’è un mercato sommerso con persone che amano questo genere di cose.E che sembra fruttare alla criminalità organizzata oltre 20 milioni di euro l’anno: alla zoofilia erotica si aggiunge il reato di zoopornografia. A noi non piacciono neppure le barzellette che ironizzano sul pastore e la pecora, non ci fanno ridere.

Per questo abbiamo deciso di promuovere una petizione al riguardo, quella a cui lo scorso settembre ha dato vita Lorenzo Croce, presidente dell’Associazione AIDAA (Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente)

“Chiediamo che la zoofilia (sesso con animali) diventi reato penale punibile con il carcere e con una multa non inferiore a 50.000 euro”.

L’obiettivo della petizione è quello di arrivare alle 5000 firme, al momento ce ne sono circa 3.100. L’associazione è da tempo impegnata su questo fronte ed ha anche attivato un numero telefonico per segnalare i casi, il telefono arancione. I dati raccolti da AIDAA in tal senso per il 2012 in Italia sono agghiaccianti: 31 denuncie relative a siti di pedoponografia con animali (sesso con animali e bambini), con oltre 700 bimbi coinvolti;  1.230  siti pornografici con animali denunciati alla polizia postale e all’interpol; 134 denunce contro persone coinvolte in un giro di prostituzione animale solo nel Nord e centro Italia; 23 gestori italiani di siti internet hard contenenti video con rapporti sessuali con animali.

E’ ora di creare una legge ad hoc non pensate? Allora firmate qui. Siamo certi che con il vostro aiuto l’obiettivo sarà raggiunto in breve.

Foto: Thinkstock

 

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