Come insegnare ad un pappagallo a parlare in 10 mosse

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insegnare pappagallo parlareIl pappagallo è uno splendido animale domestico, non solo per il suo piumaggio colorato, ma anche perché in grado di parlare, o meglio di ripetere alcune parole ed in casi particolari, anche di rispondere a semplici domande. Questo significa un grande imprinting, uno scambio emotivo tra animale e proprietario, che arricchisce e diverte ambedue le parti e che fa fare bella figura con gli amici: chi non è fiero del proprio pappagallo parlante?

Reggio Emilia: ecco la fiera dedicata agli animali avicoli

avincontro fiera reggio emilia

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L’11 febbraio prossimo la città di Reggio Emilia ospiterà l’annuale fiera dedicata agli animali avicoli, denomiata Avincontro: si tratta di una mostra-scambio sia avicola che ornitologica che si tiene presso i padiglioni fieristici a Mancasale. Galline, anatre, oche, colombi, ma anche uccelli da voliera, molti dei quali in arrivo direttamente dal Portogallo, dove si sono svolti i campionati mondiali. Tutti gli animali saranno esposti e sarà possibile acquistarli: dalle razze più comuni, come canarini e cocorite che costano pochi euro, fino ai costosi pappagalli dai colori straordinari del valore di migliaia di euro.

 

Pappagalli: perchè scegliere la cocorita

E’ probabilmente il pappagallino più comune, quello stesso che lascia perplessi tutti coloro che non sono esperti del genere di volatile e pone il punto di domanda se possa parlare o meno. In ogni caso, non è affatto raro vedere una Cocorita in casa di un amico, un esemplare che appartiene alla famiglia degli Psittacidi. Si calcola che oggi sia uno degli animali domestici più diffusi. Da dove arrivano le cocorite e come si allevano? Scopriamolo insieme:

Uccelli: quello che non sapevate sui pappagalli

Quando si sceglie un animale da allevare in casa, qualunque sia la sua specie, soprattutto se si è alle prime armi, bisognerebbe informarsi non solo sulla sua sussistenza ma in generale su tutte le variabili che possono garantire il suo benessere. Lo stesso vale per gli uccelli, in particolare per i pappagalli, sconosciuti e amati, ancora un pò rari in casa tranne le cocorite e divertenti. Tenerli in gabbia, in effetti, non è il massimo soprattutto se le dimensioni sono notevoli e, come se non bastasse non è del tutto conosciuta e studiata la loro estrema intelligenza e sensibilità.

Pappagalli: come sceglierne uno

Da sempre amate i pappagalli di ogni genere e adesso è arrivato per voi il momento di allevarne uno, ma non sapete da dove cominciare con la scelta? Vi fiderete del vostro istinto d’accordo e magari vi lascerete guidare pure dalle disponibilità economiche, però di sicuro è sempre meglio avere qualche informazione dettagliata in merito. Innanzitutto dovreste preferirne si uno giovane ma svezzato e dato che lo terrete sicuramente in gabbia, meglio se nato in cattività.

In vacanza con gli animali domestici: il sito istituzionale ed i consigli

E’ ora di prepararci per le vacanze, e si pone il problema della scelta, dove andare e come con i nostri amici a 4 zampe, cani o gatti che siano,…..ma anche pennuti e pesciolini! Non è impresa facile, lo sapete meglio di me, trovare un luogo a misura di “animale domestico“, anche perché la maggior parte delle strutture alberghiere ancora non accoglie cani, gatti, conigli o pappagalli! Le cose però rispetto ad un decennio fa sono molto cambiate e l’input dato dal Ministro del Turismo Michela Brambilla sembra aver imboccato la strada giusta.

Pappagalli: cose da sapere prima di acquistarne uno

I pappagalli possono essere ben definiti animali domestici, sono molti coloro che ne detengono uno presso la propria abitazione: nonostante si tratti di animali selvatici, molti dei quali protetti, possono essere detenuti in famiglia, seguendo alcuni piccoli accorgimenti che di seguito analizzeremo. In primo luogo, informatevi prima di acquistare un pappagallo, sulle sue abitudini e soprattutto acquistate animali provenienti da allevamenti italiani: non importateli, in libertà ed allo stato brado sono molto più felici che dentro una gabbia.

Mettete il pappagallo in una stanza grande abbastanza per sbattere le ali ed esercitarsi con il volo: ricordate che si tratta di un animale giocherellone, ha bisogno di legno da rosicchiare e ossa di seppia per rifarsi il becco. Si tratta di un animale che ha bisogno di un ampia varietà di cibo fresco e nutriente, e non solamente di mangime secco: non costringete il vostro pappagallo a nutrirsi di solo becchime ma offritegli una dieta varia ed equilibarata, secondo le sue esigenze e secondo le indicazioni del veterinario.

Il pappagallo è un animale che ama socializzare: trascorrete con lui del tempo ogni giorno, fategli sentire la vostra presenza, non tenetelo unicamente su di un trespolo come oggetto di arredamento. Si tratta di una creatura vivente con dei sentimenti, non lasciatelo da solo tutto il giorno: voi come vi sentireste se foste nei suoi panni?

Le Cocorite: conosciamo questi pappagallini

Tra i pappagalli da compagnia, i più diffusi nelle nostre case sono senza dubbio le cocorite, conosciute anche come pappagallini ondulati, dei deliziosi volatili dalle soffici piume colorate, dal carattere vivace e dalla capacità di apprendere dei suoni.

Le cocorite sono state scoperte nei primi anni del 1800 in Australia, e già dal XIX secolo sono state importate in Inghilterra e poi diffuse nel resto dell’Europa. Questi pappagallini, però, non sempre riuscivano a sopportare lo stress dei viaggi all’interno delle gabbie, e così, dalla semplice cattura si passò agli allevamenti, anche di carattere commerciale. Proprio in seguito agli allevamenti si sono diffuse diverse varietà di pappagallini ondulati, anche se tre sono i tipi più diffusi: gli australiani, i brasiliani e gli inglesi, un incrocio dalle dimensioni più grandi.

Il colore originario delle cocorite è il verde, ma, sempre a causa degli incroci che hanno provocato delle mutazioni nel piumaggio, si sono diffusi pappagallini con le piume di colore giallo e blu. Anche la taglia delle cocorite ha subito dei cambiamenti a causa dell’allevamento: dagli originari 18 centimetri delle specie selvatiche siamo giunti ai 22-24 centimetri delle cocorite allevate in cattività. Se curate e tenute bene, le cocorite possono vivere all’incirca 10 anni.

Sindrome di autodeplumazione negli uccelli: cos’è e come curarla

La sindrome di autodeplumazione è il comportamento per cui gli uccelli, in genere i pappagalli, tendono a strapparsi le piume, danneggiandone il normale sviluppo; in alcuni soggetti, l’audeplumazione può degenerare in manifestazioni automutilatorie, dovute alla lacerazione della cute e dei tessuti da parte del becco.

Le cause che portano all’audeplumazione sono diverse, in quanto non esiste un solo fattore che la determina. Generalmente, tra le cause più frequenti di questo fenomeno ci sono la presenza di parassiti esterni che costringono il volatile a grattarsi e a beccarsi, oppure dermatiti cutanee in corso di origine sia batterica che virale, malattie interne come le diverse patologie epatiche; anche i fattori psicologici possono spingere il pappagallo ad autodeplumarsi, come lo stress causato da gabbie troppo strette o un cambiamento delle loro abitudini.

Non da meno sono da considerare eventuali disturbi del comportamento sessuale che li portano a strapparsi le penne, o l’impossibilità di accoppiarsi perché sono soli. Infine, anche le carenze alimentari possono causare fenomeni di autodeplimazione, come l’insufficienza di vitamina A causa una serie di problemi che inducono il prurito.

Inseparabili: cosa fare se si ammalano

Qualche tempo fa su Tutto Zampe vi avevamo parlato degli Inseparabili, dei deliziosi pappagalli molto socievoli e affettuosi che hanno bisogno di vivere in coppia. Purtroppo, però, anche questi uccellini, come gli altri animali domestici, possono ammalarsi, ma a differenza degli amici a quattro zampe, non è sempre facile individuare i sintomi e le cause del loro malessere.

Tra i segnali che potrebbero indicare una patologia in corso ci sono: l’addome gonfio e arrossato, dimagrimento eccessivo, occhi chiusi, starnuti frequenti e muco che cade dalle narici, scarso appetito, feci molli o liquide, cloaca sporca di feci, coda in posizione verticale e piume arruffate.

Come per tutti gli animali, in caso di un qualsiasi segnale di malessere, la cosa migliore da fare è quella di portare l’Inseparabile dal veterinario, che saprà fare la diagnosi migliore, nell’attesa, però, è bene adottare alcuni accorgimenti.

Dopo i cani, adesso arrivano i falsi pappagalli venduti on line

Un tempo erano i cani, vera passione degli italiani, ad essere i preferiti da coloro che attraverso truffe on line, volevano spillare quanti più soldi possibile agli ignari acquirenti. Oggi nel mirino sono finiti, invece, i pappagalli.La denuncia arriva, come sempre da Aidaa, Associazione Italiana Difesa animali e ambiente, piuttosto attenta, anche in un periodo estivo dedicato principalmente alle vacanze, ai bisogni delle creature più indifese. Continuano quotidianamente, infatti, a moltiplicarsi le segnalazioni di coloro che intasano i centralini del gruppo o che si rivolgono agli sportelli on line per segnalare la presenza di annunci con i quali si regalano pappagalli con il solo costo del trasporto e assolutamente non veri.

Uccelli tropicali, consigli… primaverili!

pappagalli fotoL’arrivo dell’aria più calda (ma chi l’ha vista ancora?) dopo un rigido inverno ci procura una gioia immensa, figurarsi agli uccelli tropicali, come i pappagalli. Per godersi l’arrivo della Primavera in compagnia dei nostri variopinti amici, cerchiamo innanzitutto di passare un po’ di tempo in più insieme a loro.

I pappagalli e gli altri uccelli da compagnia hanno bisogno di luce solare in modo che i loro corpi siano in grado di produrre vitamina D, proprio come noi. In primavera e nei caldi giorni d’estate, è possibile spostare la gabbia del vostro animale domestico vicino ad una finestra o all’aperto in un posto soleggiato per pochi minuti. Troverete che può essere molto divertente stare in compagnia del vostro pappagallo godendovi insieme il sole.

Pappagalli: immagini e un po’ di notizie

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Psittaciformes. Ovvero l’ordine a cui appartengono una gran moltitudine di uccelli, noti a tutti come Pappagalli. La diffusione di questi animali è avvenuta principalmente nelle zone tropicali e subtropicali del mondo, Africa, Oceania, India e Asia sudorientale.

Possiamo riconoscere i pappagalli da alcune caratteristiche fisiche:

  • La posizione del corpo, che a differenza di quella di molti altri (piccoli) volatili non è piegata, ma tende ad essere eretta;
  • Il becco ricurvo, che ricorda quello dei rapaci (falchi e avvoltoi ad esempio), e che rende il pappagallo specializzato nell’apertura dei frutti o dei semi legnosi;
  • La mandibola superiore non si fonde con il cranio, in questo modo i pappagalli possono effettuare dei movimenti piuttosto sciolti con il becco e con la testa;
  • Il numero delle dita delle zampe, che sono quattro e sono opposte tra loro e accoppiate a due a due;
  • E infine la caratteristica forse più famosa: alcune specie riescono a imitare e riprodurre suoni e voci umane.

I pappagalli che meglio riproducono suoni e parole sono i Cinerini, ovvero quelli di colore tendente al grigio, e anche quelli della specie Ara più grandi (quelli dal caratteristico colore rosso e blu). Quando sono liberi in natura i pappagalli comunque tendono a non imitare suoni e versi, questa loro tendenza si sviluppa quando sono tenuti in cattività e instaurano un rapporto affettivo con i loro proprietari. I pappagalli infatti spesso “parlano” o per attirare l’attenzione o anche quando qualcuno, principalmente il loro padrone, si avvicina e tende ad instaurare una sorta di dialogo con loro. Questa capacità sembra sia data dal fatto che numerose loro emissioni vocali, proprie della specie, somiglino ad alcune consonanti e vocali del parlato umano, e quindi per i pappagalli risulta estremamente semplice riprodurre dei suoni così simili alla loro “lingua”.

IV e ultimo Round per la scelta degli animali domestici

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Riguardo all’ordine sicuramente sono stata un po’ banale, sono partita dalle prime scelte, quelle che ricadono sui cane e sui gatti, per poi giungere in discesa tra criceti, topolini e conigli e concludo qui, parlando di tartarughe, uccelli, serpenti e acquari, scelte semplici per alcuni, ma sicuramente da ritenere folli per altri…mi riferisco ai rettili chiaramente!

Arriviamo subito al dunque, partiamo dalle cose semplici e concludiamo con qualcosa che non ha a che fare solo con gli animali o la passione che nutriamo nei loro confronti, ma anche con il gusto e l’arredamento: gli acquari.

Gli uccelli

E’ chiaro che decidere di prendere un canarino, un cardellino, o comunque un piccolo uccellino è una decisione piuttosto semplice da prendere. Si possono tenere in veranda ma anche in casa, magari in gabbiette mobili da poter spostare sul balcone quando ci sono le belle giornate. Troverete sempre qualcuno che si prenderà cura di loro quando non ci siete, e le spese saranno davvero limitate, per quanto riguarda il nutrimento e la cura. Certo, un pappagallo è più impegnativo. Innanzi tutto sono molto delicati, tanto quanto sono belli in pratica, vanno tenuti con estrema cura e attenzione, e se poi desiderate proprio degli esemplari particolari, con cui interagire, allora considerate che occuperanno nella vostra casa non solo un grande spazio materialmente, ma diventeranno i veri protagonisti anche quando riceverete degli amici!