L’AIDAA dà i numeri, 3300 cani maltrattati dai cacciatori

cane pessimista triste

cane pessimista tristeNell’articolo di ieri TuttoZampe dava i numeri, numeri alti, che si riferivano ad una stima dei rapimenti stilata da AIDAA, l’associazione continua a fornirci dati che purtroppo non sono per niente confortevoli.

L’Associazione Italiana per la Difesa Animali e Ambiente parla dei cani maltrattati dai cacciatori: 3300 segnalazioni “firmate e sottoscritte.

I cani brutti nei canili costano al Comune? Abattiamoli. Proposta choc della sorella di Tremonti

CanileSui canili se ne sono sentite di tutti i colori, ad essere sincero non è la prima volta che sento una proposta del genere, è quasi come asserire che se un bambino costa troppo ad una famiglia quest’ultima ha il potere di sopprimerlo, il Dio denaro a volte rende stupide ed insensibili le persone.

Tutto nasce dal canile di Mariano Comense che, come molti canili, è una risorsa onerosa da mantenere, a Como, più precisamente il Comune di Cantù non ha convenienza a tenerlo aperto.

Così arriva una proposta “geniale” dalla consigliera di minoranza Angiola Tremonti, sorella del ministro delle Finanze, secondo il suo pensiero sarebbe buona idea abbattere i cani “meno desiderati”.

I 100 husky disoccupati che rischiano di essere soppressi

Husky

HuskyC’era una volta la Carica dei 101 con la cattivissima Crudelia De Mon,  in Canada l’antagonista che vorrebbe porre fine alla vita di cento husky è una società che noleggia slitte trainate da cani, finite le Olimpiadi invernali di Vancouver 2010 il lavoro dei quattrozampe si è notevolmente ridotto così da renderne oneroso il mantenimento, così la società ha pensato di sopprimerli.

Zoo: la Cina ne chiude 7, in Italia partono i controlli

Qualcosa si muove in tema di violenze sul mondo della fauna? Forse si e magari nel 2011 potrebbe non essere più soltanto un sogno nel cassetto di molti, quello di vedere diminuire sensibilmente ogni tipo di maltrattamento sugli animali. A partire dagli zoo che, non sempre, rispettano tutte le normative che servono a cautelare la salute e la dignità degli amici a quattro zampe e non solo. In Oriente, e precisamente in Cina, il China Daily ha riferito che almeno il 10% delle circa 500 strutture di tale tipo sono fuori legge ed è scattata la chiusura per 7 luoghi dove centinaia di creature vengono tenute al freddo, con poco cibo e costrette a divertire il pubblico intervenuto.  Le autorità cinesi, hanno quindi deciso di revocare la licenza a chi non si adeguerà alla legge vigente.

Inscatola il gatto e lo getta nei rifiuti

Ha buttato un gatto nei riufiuti

Ha buttato un gatto nei riufiutiIl 2010 non è finito bene per un povero gatto in Alabama che è stato chiuso in uno scatolone con tanto di nastro adesivo e gettato tra i rifiuti.

La storia fortunatamente ha un lieto fine e viene fuori grazie ad una signora che stava portando il suo cane a fare i bisognini, ad un certo punto il quadrupede punta un cassonetto della spazzatura, subito la signora avrà pensato a del cibo ma avvicinandosi nota delle unghie spuntare da uno scatolone.

Maltrattamenti e abusi sui gatti, come riconoscerli

Molti gatti purtroppo subiscono dei maltrattamenti nel corso della loro vita. L’abuso può assumere la forma di aggressioni fisiche, punizioni troppo dure, ma anche la sofferenza silenziosa di un abbandono. Quando l’abuso si verifica durante la fase delicata dello sviluppo di un gattino, può avere un profondo impatto per il resto della vita, anche se il gatto viene rimosso dall’ambiente in cui lo ha subito.

Un esemplare anziano può riprendersi da una brutta situazione, ma un giovane gatto è facilmente impressionabile e restano delle cicatrici mentali indelebili, come la perdita di fiducia negli esseri umani, per fare solo un esempio tra i più noti. I traumi psicologici e i maltrattamenti più comuni includono:

  • Lo svezzamento precoce (il gatto viene privato della madre troppo presto)
  • Isolamento sociale (parziale o totale)
  • La privazione delle proprie esperienze di apprendimento
  • Contenzione fisica ( il gatto è costretto in piccole casse o gabbie)
  • Punizioni verbali o fisiche (urla, colpi, percosse)
  • Incuria (alimentazione non corretta o insufficiente, mancanza di igiene)
  • Inflizione intenzionale di stress cronico o dolore

Nascono i lager per cani, il primo business per la vivisezione

beagle francia

Beagle by Vycurat_AspatLa vivisezione non porta con se solamente uno strascico di polemiche e di morte ma anche un nuovo business: allevare animali che andranno a morire.

Legare le coronaria significa provocare una morte per infarto, un fatto che accade ai Beagle allevati nel dipartimento francese di Yonne in Borgogna, Francia, da una coppia di coniugi che hanno dato il via ad uno dei tanti business legati al processo di vivisezione, come accade per molti altri animali.

Maltrattamento animali: gli italiani preferiscono denunciarlo in forma anonima

La maggior parte degli italiani, adora gli animali: lo si nota dalle migliaia di segnalazioni che ogni giorno denunciano un maltrattamento sugli amici a quattro zampe, in particolare. Si parla, addirittura, di oltre 45.000 telefonate nel solo periodo compreso tra giugno e settembre, al servizio “Io lo segnalo” , la campagna di Aidaa. Il 58 per cento di tali richieste di intervento, però, riguarda persone che vogliono assolutamente che non venga resa nota la loro identità, probabilmente per paura di ritorsioni da parte dei padroni negligenti. Quasi sempre, del resto, come conferma la stessa Associazione Italiana Difesa Animali e ambiente, si tratta dei vicini di casa con i quali poco si va d’accordo, per questo o per altri motivi e ciò costituirebbe l’ennesima occasione per litigare, anche pesantemente come succede nel 33 per cento dei casi.

Ragazza fa a pezzi il cane

Torino – Il titolo della notizia è raggelante e tragica di per sè, se aggiungiamo il fatto che quella “persona” si è divertita a farsi le foto con i resti del povero animale e li ha pubblicati su Facebook è aberrante.

La notizia parte da una telefonata di Christian Panzanaro, conduttore radiofonico di “Radio Veronica One”, chiama il giornale «La Stampa» shockato da quello che ha appena visto dicendo le seguenti parole «Non posso crederci. Avevo già visto immagini di maltrattamenti di animali. Ma non mi sono mai trovato di fronte a una cosa del genere. E’ un macello».

Si ai palii solo se non fanno soffrire gli animali

I palii possono essere organizzati ancora, ma gli animali non devono soffrire per maltrattamenti o affaticamenti eccessivi durante le gare. Lo conferma il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, da sempre una grande animalista che difende a spada tratta il benessere di tutte le creature viventi. Per questo ha ribadito: “Se la Catalogna ha rinunciato alla corrida anche noi possiamo rinunciare a qualche corsa o pali“. Le polemiche, come sempre, però, non sono mancate. Gli abitanti di Siena, ad esempio, si sono immediatamente risentiti ed hanno pensato che si riferisse a loro direttamente e, per questo sono insorti, convinti che la loro città resta la protagonista in tal senso, visto che ospita la più famosa kermesse di tale tipo. Del resto l’esponente del governo non parlava soltanto ed in particolare della corsa dei cavalli, ma anche a tutte le altre iniziative collaterali organizzate in occasione dell’evento. “Ci sono manifestazioni – ha continuato – che prevedono l’uso dei cavalli, asini e che spesso sono crudeli con questi animali e ormai non hanno certamente più senso e di cui anzi potremo volentieri fare a meno”.

La denuncia di Aidaa: 700.000 cani lasciati al sole

Anche quest’anno la situazione non è migliorata, pure stavolta gli abbandoni ed i maltrattamenti non conoscono ferie estive e, anzi, con la bella stagione, proprio in nome di un relax totale aumentano drammaticamente. Aidaa denuncia la presenza di almeno 700.000 cani di proprietà, su una popolazione totale di circa 10 milioni che si trovano a vivere in spazi angusti, attaccati alla catena  o rinchiusi in recinti o balconi sotto un sole molto forte.
I dati sono stati resi noti dall’ultimo studio portato avanti dal tribunale degli animali dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, grazie alle segnalazioni arrivate. Si calcola che in un mese ne siano giunte almeno 50.000 e riguardavano nello specifico possibili reati di maltrattamento e, nell’ottanta per cento dei casi, amici a quattro zampe costretti alla quasi totale immobilità per via di pesanti catene. Aidaa conferma che sono almeno “1,5 milioni di cani che vivono alla catena o rinchiusi in piccoli recinti e di questi poco meno della metà possono tranquillamente essere considerati prigionieri di veri e propri lager domestici”. La gran parte delle telefonate di denuncia arrivano dalle regioni del sud Italia, mentre la presenza di animali da compagnia in balcone riguarda soprattutto città grandi come Milano, Roma, Napoli, Palermo e Torino.

I bagnanti, in estate, maltrattano gli animali marini

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Non è soltanto con le tanto odiate meduse che se la prendono i bagnanti in estate, terrorizzati da eventuali punture e pizzichi o semplicemente in preda ad un delirante senso di divertimento provocato dalle ferie, che fa loro sentire meno l’esigenza di rispettare la natura. Sembra, infatti, che gli episodi di maltrattamento, siano all’ordine del giorno, almeno secondo quanto riferisce la Lav, la Lega Antivivisezione che si batte dodici mesi all’anno per evitare qualunque forma di sfruttamento nel settore della fauna. Ad essere particolarmente a rischio sono oltre ai già citati esseri planctonici, pure i granchi, le stelle marine, i cavallucci e tutti i tipi di pesci. Addirittura in molti casi, non si rendono nemmeno conto di provocare la loro morte o di causare dei danni gravi ed irreversibili.

“Io lo segnalo”: un sms contro il maltrattamento degli animali domestici

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Siete a conoscenza di maltrattamenti atroci e ripetuti nei confronti di un animale domestico? Non vi convince lo stato di salute di un amico a quattro zampe, sempre chiuso fra le quattro mura della casa del vicino? Per questa ed altre situazioni “al limite”, è stato istituito un numero di telefono, al quale si potrà inviare un sms e segnalare tutte le volte che qualcosa non va. La campagna in difesa di tutte le creature del mondo della fauna allevate dall’uomo, si chiama “Io lo segnalo” ed è stata portata avanti da Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente. La denuncia, potrà avvenire anche in maniera anonima nel pieno rispetto della privacy. Il numero a disposizione di chi vorrà fornire il suo contributo in questo senso, è 348/7611439.

Modica, rinvio a giudizio per maltrattamento di animali

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I casi di maltrattamento sugli animali non accennano a fermarsi e, tra quelli mai scoperti e prolungati all’infinito e quelli che invece portano ad una giusta punizione per chi non avuto rispetto di creature indifese, le cifre continuano ad essere veramente preoccupanti e in perenne salita. Questa volta la vicenda in questione riguarda Modica, in Sicilia, dove un cinquantunenne è accusato di maltrattamento continuato ai danni di alcuni cani. Secondo quanto emerge dai rilevamenti, sembra che esercitasse abusivamente il loro allevamento e utilizzasse anche una struttura senza alcuna autorizzazione e ovviamente senza le più normali e obbligatorie norme igieniche. Intanto la Procura della Repubblica di Modica, dopo aver svolto tutti i controlli del caso, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’autore dei fatti.