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Inscatola il gatto e lo getta nei rifiuti

Ha buttato un gatto nei riufiutiIl 2010 non è finito bene per un povero gatto in Alabama che è stato chiuso in uno scatolone con tanto di nastro adesivo e gettato tra i rifiuti.

La storia fortunatamente ha un lieto fine e viene fuori grazie ad una signora che stava portando il suo cane a fare i bisognini, ad un certo punto il quadrupede punta un cassonetto della spazzatura, subito la signora avrà pensato a del cibo ma avvicinandosi nota delle unghie spuntare da uno scatolone.

Si precipita ad aprire il pacco e vi trova dentro un gatto di circa quattro mesi, lo porta dal veterinario di fiducia e dopo una visita di controllo si dirige al dipartimento di polizia di Troy, in Alabama.

La polizia accoglie la denuncia e si mette ad investigare, probabilmente con il passaparola giunge voce dell’accaduto al ricercato che si precipita dalla polizia sostenendo una tesi bizzarra.

Un’amica gli aveva affidato il gattino per lasciarlo ad un’associazione che tratta l’adozione dei pets, anziché dirigersi in quest’ultima il primo vicolo utile era divenuto un luogo per sperare che qualcuno trovasse il gatto e lo adottasse (dentro uno scatolone e l’immondizia? ndr).

Visto che si è costituito la Polizia decide di non arrestarlo e che non vi erano pericoli che fuggisse dal territorio del Distretto giudiziario, gli viene concesso l’obbligo di presentarsi al Giudice.

La notizia oramai si era diffusa e all’uscita dal distretto l’uomo, che si chiama Michael Walsh che potete vedere nella foto di apertura all’articolo scattata dalla Polizia di Troy, ha iniziato a correre per sfuggire a videoreporter e giornalisti, l’interesse nasce dal fatto che sulla sua testa pendevano tre capi d’accusa: abbandono, mancata assistenza e maltrattamento.

GeaPress si interroga sulle differenze di trattamento in un caso del genere, in Alabama vige il diritto anglosassone mentre da noi quello romano che porta a trattare i reati di maltrattamento sugli animali in maniera superficiale.

Il gattino ricoverato in una clinica veterinaria si è fortunatamente ripreso, deve la vita alla signora che l’ha trovato, in Italia cosa sarebbe successo ad un ipotetico signor Michael Walsh?

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