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Frida: dal bosco al cassonetto

Quella che vi raccontiamo oggi, cari amici e lettori fidati di Tutto Zampe, è un’altra triste storia di cattiveria, dell’uomo nei confronti dell’amico cane. Oggi ci troviamo a Enna, in particolare a Piazza Armerina, teatro di tanti avvelenamenti nei giorni scorsi. Frida ignara di tutto ha ingerito il veleno gettato da chissà chi, con il solo scopo di allontanare per sempre quei cani indesiderati.

Nonostante Frida fosse ancora viva e si lamentasse per la dose di veleno che le stava facendo male allo stomaco, qualcuno l’ha infilata in un sacco della spazzatura e gettata nel cassonetto dei rifiuti, insieme a migliaia di altri sacchetti che al termine di una lunga giornata calda si sono accumulati. Fortunatamente un ragazzo ha sentito i guaiti della cagna, che si trovava alll’interno del cassonetto e non riusciva a liberarsi dalla plastica. Insieme ad una turista proveniente da Siracusa il ragazzo ha estratto Frida che era ancora viva.

La signora ha preso subito il cane ed è corsa dal veterinario più vicino, il quale ha accertato, tra o stupore generale, che Frida era incinta: i cuccioli sono stati salvati dal personale veterinario, ed affidati alle cure sia della mamma Frida sia della sua nuova famiglia, quella della tursita di Siracusa che ha deciso di prendersi cura di mamma cagna e della prole portandoli tutti a casa con se.

La piaga degli avvelenamenti a Enna però continua a far discutere: secondo le associazioni animaliste sono già stati avvelenati circa una cinquantina di cani, una trentina secondo il comune. Nonostante la mobilitazione di massa e l’intervento delle forze dell’ordine però non si è ancora giunti alla soluzione del caso e non è stato ancora trovato il colpevole. I volontari si sono organizzati, con la creaizone di  un comitato attraverso il quale eseguono dei controlli, stampato delle magliette, fanno volantinaggio.

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