Sciacca, è allarme per 40 cani avvelenati in Sicilia

randagi, Cane sfigurato con l'acido

Oltre 40 cani randagi avvelenati nella zona di Sciacca, nell’Agrigentino: i volontari delle Sezioni Enpa di Catania e Adrano (Catania), in collaborazione con la Sezione di Agrigento, sono intervenuti sul posto e hanno rinvenuto nei capannoni dismessi, rifiuti, Eternit e anche altri bocconi avvelenate.

randagi, Cane sfigurato con l'acido

Al momento mancano all’appello altri 20 cani secondo le informazioni raccolte da Enpa che sarebbero soliti frequentare la zona. 

Bocconi avvelenati per cani: cosa fare in caso di ritrovamento

Bocconi avvelenati

Bocconi avvelenati per cani

Come ormai noto, avvelenare un animale è un reato punibile ai sensi deli articoli 544-bis e 544-ter (uccisione e maltrattamento di animali) del codice penale. Non solo: l’articolo 14 T.U. delle leggi sanitarie proibisce e punisce lo spargimento di sostanze velenose con reclusione ed ammende. Infatti celare sostanze velenose, spesso veleno contro i topi, sotto forma di esche o bocconi, rappresenta un serio rischio non solo per gli animali domestici e non ma anche per la popolazione umana, in particolare per i bambini, oltre che rappresentare una grave contaminazione ambientale. Cosa fare quindi quando si ritrovano bocconi avvelenati per cani o quando un animale mostra segni di avvelenamento?

Cani avvelenati all’Ikea, si cerca il colpevole

cani avvelenati ikea

cani avvelenati all'ikea

La notizia è di quelle da brividi: qualche giorno fa sono stati rinvenute alcune carcasse di cani avvelenati all’Ikea di Catania. Uno scempio che ha turbato non solo le associazioni animaliste ma anche i semplici cittadini che si sono indignati davanti alle foto ed ai video che divampano online. In trecento hanno esposto i cartelli e manifestato la rabbia davanti alla sede del negozio multinazionale di arredamento svedese, che ha già chiarito la propria posizione sull’accaduto. Linda Strazzeri, presidente dell’associazione L’altra zampa, la prima ad essere intervenuta sul posto con altri volontari, ha così commentato:

Stoner dog: se il cane ingerisce marijuana

stoner dog cane mangia marijuana

stoner dog cane mangia marijuanaUna notizia curiosa che viene dagli Stati Uniti: in aumento i casi di “Stoner Dog” cani colpiti da avvelenamento da marijuana. Ovviamente negli Stati in cui questa è legale, come nel Colorado dove si usa per scopi medicinali. A dare l’allarme, uno studio condotto dal dottor Stacy Meola del Animal Hospital Wheat Ridge, che ha rilevato come proprio in questa Nazione i casi di avvelenamento di marijuana nei cani nell’ultimo quinquennio sia quadruplicato. Si tratta di un fatto pericoloso per i nostri amici a quattro zampe, che può avere conseguenze molto gravi, fino al decesso. Ecco perché è importante evitare che il cane ne ingerisca involontariamente anche la minima quantità.

Bocconi avvelenati, in scadenza l’ordinanza che li vieta

bocconi avvelenati cani gatti

bocconi avvelenati cani gattiBocconi avvelenati lasciati lasciati sul territorio con l’obiettivo di colpire gli animali. Proprio pochi giorni fa abbiamo tentato di fare il punto della situazione circa gli avvelenamenti di cani e gatti e ne è emerso un quadro sconcertante, nonostante esista un’ordinanza che regolarizza questa pratica nel modo migliore per la tutela degli animali stessi: “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati”. Si tratta di un’ordinanza del gennaio 2010, atta a modificare precedenti normative, che purtroppo scadrà con i suoi obiettivi il prossimo 10 febbraio.

Gli animali avvelenati in Italia, facciamo il punto della situazione

cani avvelenati Italia

cani avvelenati Italia

Solo negli ultimi giorni, 2 casi di avvelenamento, a Vicenza e in provincia di Agrigento. In Veneto, sono morti alcuni gattini a causa di un insetticida della Bayer, l’Aldicarb, dal 2003 vietato dall’Unione Europea per i danni provocati ai lombrichi e ai piccoli volatili. In Sicilia, invece, sono morti dei cani randagi a cause di veleno per topi.

Frida: dal bosco al cassonetto

Allergia cane

Quella che vi raccontiamo oggi, cari amici e lettori fidati di Tutto Zampe, è un’altra triste storia di cattiveria, dell’uomo nei confronti dell’amico cane. Oggi ci troviamo a Enna, in particolare a Piazza Armerina, teatro di tanti avvelenamenti nei giorni scorsi. Frida ignara di tutto ha ingerito il veleno gettato da chissà chi, con il solo scopo di allontanare per sempre quei cani indesiderati.

San Marino, è allarme avvelenamento cani

Avvelenamento cani

Proprio ieri leggevo sulla nostra pagina Facebook la grande attenzione che c’è contro quelle persone, probabilmente affette da problemi psichici, che uccidono i cani avvelenandoli. Tutto il mondo è paese, così anche nella ridente Repubblica di San Marino è scoppiato l’allarme avvelenamento cani. Il Congresso di Stato sta esaminando i numerosi casi di avvelenamento avvenuti dal mese di aprile.

Emilia Romagna: creata la mappa delle zone pericolose per i cani

Zone rurali, di caccia, ma anche pascoli, parchi e riserve naturali, aree urbane. La prima mappa regionale dei luoghi dove vengono ritrovati i bocconi avvelenati, pratica crudele sempre diffusa nonostante la normativa oggi preveda anche il carcere, propone una fotografia del fenomeno in Emilia-Romagna e puo’ costituire uno strumento per interventi di prevenzione e per rendere piu’ incisiva l’attivita’ di repressione delle Forze di Polizia.

La mappa e’ stata realizzata grazie alla collaborazione tra Regione Emilia-Romagna (assessorato Politiche per la salute e assessorato all’Agricoltura), Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, Corpo forestale dello Stato. Quel che emerge e’ che aumentano l’attenzione e la partecipazione attiva, con segnalazioni, di chi e’ proprietario di animali da compagnia e degli allevatori.
Grazie all’aumento delle segnalazioni, nel 2010 sono stati 748 i reperti recuperati (esche e animali morti per sospetto avvelenamento) e 688 nel 2009, quasi il doppio rispetto agli anni precedenti (il numero oscillava tra 300 e 400). Gli animali da compagnia (cani e gatti) sono i piu’ colpiti, seguiti da piccioni e animali selvatici.

Disporre di una mappa dei ritrovamenti di esche e animali avvelenati consente di dedurre in maniera piu’ precisa le motivazioni di chi ricorre ai bocconi avvelenati. Gli avvelenamenti nelle aree urbane riguardano l’insofferenza verso i piccioni o verso gli animali da compagnia; per i cani e i gatti perdura ancora la triste pratica della ritorsione nei conflitti di vicinato, ma sempre piu’ essi sono obiettivi diretti di una insofferenza verso gli animali da compagnia.

Avvelenamento cani, consigli per la prevenzione I

leishmaniosi

Con la bella stagione è bello portare i nostri cani a passeggio, e lasciarli correre nelle campagne assolate: ma il rischio di avvelenamento è sempre alla porta, sono troppi coloro che ancora nascondo bocconi avvelenati, celati sotto forma di salsiccia o polpettine. Come fare per evitare che i nostri animali li ingeriscano?

Il cane è un curioso e vorace assaggiatore, molte sostanze lo attirano, soprattutto se si tratta di un cucciolo: il gatto, pur essendo un animale molto più diffidente, è di difficile controllo, soprattutto se si tratta di gatti che vivono all’interno di colonie feline. Se possedete un cucciolo sin dall’inizio dovrete educarlo a mangiare solo quello che siete voi ad offrirgli: insegnategli a sedersi prima di mangiare e a non cominciare il pasto se non dietro ad un ordine preciso.

Se il vostro cane è già adulto l’educazione può risultare più difficile ma il cane può imparare cose nuove e fare proprie nuove abitudini. La prevenzione dall’avvelenamento è praticabile unicamente con l’adozione della museruola: può però rivelarsi l’unica salvezza per il vostro amico a quattro zampe, soprattutto quando scorrazza libero per campi o zone poco conosciute.

Cani avvelenati a Verona, Genova e Roma, come comportarsi?

bocconi avvelenati

bocconi avvelenatiUno dei momenti che preferisco della giornata sono le passeggiate con il mio cane, sarà che sono una persona che adora camminare, che al parco si socializza tantissimo, che mi piace vederlo divertire, ci sono però casi in cui il giretto al parco con il proprio cane diventa una tragedia cioè quando una “persona” lascia appositamente delle esche avvelenate per uccidere i nostri inseparabili amici.

E’ quello che sta succedendo a Genova nel quartiere bene di Carignano  in via Ruffini, tanto da far intervenire la Polizia di Stato dopo la segnalazione di una proprietaria che insospettita da bocconi lasciati per terra, ha prontamente chiamato la Polizia.
Il cane della signora è venuto a contatto con i bocconi ed è stato ricoverato, erano talmente intrisi di veleno che il solo contatto creava problemi anche a noi umani.

Verona, non si può dir niente se qualcuno è contrario alla caccia, ma se la protesta porta ad uccidere altri animali allora c’è una forte contrapposizione di ideali. A Rosegaferro, provincia di Verona, da un paio di giorni moltissimi cani da caccia e non sono rimasti intossicati o sono addirittura morti per avvelenamento dopo aver attraversato un percorso per cacciatori.

A Roma sono stati trovati bocconi avvelenati nel parco giochi di via Vela, analizzati dall’Arpa e dalla ASL presentano metaldeide un pesticida contro le lumache e potrebbero contenere anche topicida.

Cani avvelenati a Roma, è allarme

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Sono oltre 6 mila i cani avvelenati a roma e provincia nel 2009: il dato emerge dal numero di segnalazioni giunte allo sportello animali dell’associazione italiana difesa animali ed ambiente, in particolare gli avvelenamenti dovuti allo spargimento dei bocconi avvelenati sono avvenuti nella prima cintura periferica della città e nella zona dei Castelli romani. Dei circa 6 mila cani avvelenati oltre 2.500 sono quelli che hanno perso la vita. Nella città eterna si sono contati invece meno di 400 casi di avvelenamento nel corso del 2009.

Sono questi i tristi dati rilasciati dalla Aidaa, l’Associazione italiana per la difesa animali e ambiente in una nota pubblicata sul quotidiano La Repubblica.

Sempre secondo l’associazione, le modalità di avvelenamento dei cani seguirebbero un preciso iter e modalità prevalentemente orientate verso la diffusione volontaria di bocconi avvelenati contenenti stricnina, oppure  topicida contenuto nelle esche utilizzate prevalentemente negli spazi pubblici contro i ratti ed infine avvelenamenti tra vicini o nelle zone cittadine.

Strage di cani nel forlivese: il sindaco corre ai ripari

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La notizia di una nuova violenza mossa nei confronti di cani arriva dalla Romagna, dalla provincia di Forlì: da qualche tempo a questa parte infatti sarebbero stati rinvenuti cadaveri di cani avvelenati con dei bocconi di veleno tipo stricnina, probabilmente della stessa tipologia usata per sterminare i topi. A farne le spese, ancora una volta piccoli animali che vivono sulle colline forlivesi e ben sei cani.

In particolare sarebbero stati avvelenati un Collie, un pastore maremano e tre meticci, tutti nel territorio compreso tra Predappio, Santa Sofia e zone limitrofe. Si tratta di un triste fenomeno però dilagante, tanto che i sindaci dei paesi colpiti da quello che ormai è definito il Killer degli animali, per arginare la pericolosità hanno emanato specifiche ordinanze, per bonificare e tabellare le zone a rischio bocconi avvelenati. In tal modo si vuole evitare che altri cani possano trovare bocconi avvelenati e morire.

C’è un’area in particolare del paese, il Gorgozzo nella frazione di Spinello, nella quale sono stati ritrovati numerosi bocconi con la presenza di pesticidi clorurati mortali per gli animali: le segnalazioni dei cittadini sono state utili a recuperare i bocconi e per tracciare una mappa di questi ritrovamenti. Le forze dell’ordine analizzando le zone nelle quali si sono verificati i ritrovamenti ed i decessi, hanno verificato come il killer abbia seguito una linea che da Santa Sofia va verso Spinello, una sorte di cordone sanitario come è stato definito.