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Strage di cani nel forlivese: il sindaco corre ai ripari

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La notizia di una nuova violenza mossa nei confronti di cani arriva dalla Romagna, dalla provincia di Forlì: da qualche tempo a questa parte infatti sarebbero stati rinvenuti cadaveri di cani avvelenati con dei bocconi di veleno tipo stricnina, probabilmente della stessa tipologia usata per sterminare i topi. A farne le spese, ancora una volta piccoli animali che vivono sulle colline forlivesi e ben sei cani.

In particolare sarebbero stati avvelenati un Collie, un pastore maremano e tre meticci, tutti nel territorio compreso tra Predappio, Santa Sofia e zone limitrofe. Si tratta di un triste fenomeno però dilagante, tanto che i sindaci dei paesi colpiti da quello che ormai è definito il Killer degli animali, per arginare la pericolosità hanno emanato specifiche ordinanze, per bonificare e tabellare le zone a rischio bocconi avvelenati. In tal modo si vuole evitare che altri cani possano trovare bocconi avvelenati e morire.

C’è un’area in particolare del paese, il Gorgozzo nella frazione di Spinello, nella quale sono stati ritrovati numerosi bocconi con la presenza di pesticidi clorurati mortali per gli animali: le segnalazioni dei cittadini sono state utili a recuperare i bocconi e per tracciare una mappa di questi ritrovamenti. Le forze dell’ordine analizzando le zone nelle quali si sono verificati i ritrovamenti ed i decessi, hanno verificato come il killer abbia seguito una linea che da Santa Sofia va verso Spinello, una sorte di cordone sanitario come è stato definito.

Il sindaco di santa Sofia ha ordinato immediatamente la bonifica del territorio dai ritrovamenti di esche o bocconi attraverso sopralluoghi specifici insieme alla collocazione di idonea cartellonistica nelle vie di accesso all’area ed a controlli periodici per prevenire e reprimere questo barbaro fenomeno.

Un’attività importante quella disposta dal sindaco del pese forlivese che è certamente indispensabile per far si che anche altre specie animali non corrano il pericolo di rimanere avvelenate, oltre ovviamente alla prevenzione nei confronti dell’uomo.

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