Patto del lupo, Toscana e Trentino chiedono la gestione autonoma del territorio

lupi, riapertura caccia al lupi

Lo hanno già ribattezzato Patto del lupo e questo in effetti sembra essere l’obiettivo nato dall’incontro fra l’assessore all’Agricoltura della Toscana, Marco Remaschi  gli equivalenti i colleghi delle Province autonome di Trento e Bolzano, Michele Dalla Piccola e Arnold Schuler. 

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L’incontro in Trentino-Alto Adige è volto a trovare un accordo comune sulla gestione dei lupi: le due regioni hanno intenzione di chiedere a settembre ai ministri competenti (Ambiente e Agricoltura) del governo italiano e alla Commissione Agricoltura dell’Unione Europea la gestione autonoma autonoma circa il trattamento dei lupi sul proprio territorio prevedendo anche la possibilità di abbattimenti selettivi.

Bolzano, psicosi di lupi, ma sono cani lupo cecoslovacchi

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Nella Provincia di Bolzano è ormai psicosi di lupi che sempre più spesso di avvicinano anche ai centri abitati e scatta la psicosi. A destare particolare preoccupazione sono anche i cani lupo cecoslovacchi praticamente identici ai lupi anche se si tratta di cani, che possono sbucare allarmismi di ogni genere.

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E la provincia corre ai ripari invitando i proprietari di cani lupo cecoslovacchi a farli riconoscere: l’invito è di mettere un collare colorato e ben visibile ai cani cecoslovacchi in modo tale da dimostrare che non si tratta di lupi. Un gesto semplice, ma necessario per poter evitare inutili allarmismi. 

Io non ho paura del lupo e Fortunelli, la scadenza al 30 aprile

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C’è tempo fino a lunedì 30 aprile per poter aderire alle due iniziative, molto diverse fra loro, ma che hanno entrambe a che vedere con gli animali. Si tratta nel dettaglio del progetto Io non ho paura del lupo e dei Fortunelli della Coop: scopriamole insieme.

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“Io non ho paura del lupo” è un progetto biennale di “citizen science” volto a scoprire e a raccontare le storie dei lupi che popolano l’alta Valle del Fiume Taro, un territorio selvaggio che si trova in provincia di Parma, nell’Appennino Settentrionale.

Lupo, è guerra di petizioni pro e contro

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Il lupo continua a dividere l’Italia ed è ormai guerra di petizioni che si muovono a favore o contro il lupo: la nuova petizione lanciata dall’assessore trentino Michele Dallapiccola sul portale change.org. chiede l’autonomia nella gestione dei lupi nelle regioni visto che le leggi sono del tutto insufficienti.

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E scatta anche la petizione anche da parte degli animalisti che hanno avviato una “contro petizione che si chiama “Proteggere il lupo. Viva i lupi” e che vede fra i primi firmatari anche la Lega per l’abolizione della caccia.

WWF Italia, la campagna di sensibilizzazione elettorale da parte della Natura

lupo, wwf

In vista delle imminenti elezioni politiche italiane il WWF lancia una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini italiani che si recheranno alle urne.

lupo, wwf

Visto che la politica continua ad essere distratta rispetto alle tematiche ambientali ci rivolgeremo direttamente ai cittadini con una campagna di sensibilizzazione elettorale da parte della Natura. Saranno i cittadini che condivideranno la campagna del Wwf a mandare un forte messaggio a chi si appresta a rappresentarli nelle istituzioni.

Difesa del lupo, la raccolta fondi del Wwf fino al 22 maggio

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C’è tempo fino a lunedì 22 maggio per sostenere l’iniziativa del WWF volta alla promozione della difesa del lupo: per due settimane, dall’8 maggio fino al 22 maggio sarà infatti possibile partecipare alla raccolta fondi attraverso l’sms solidale 45524.

lupi, riapertura caccia al lupi

Attraverso il sostegno economico sarà possibile finanziare tutta una serie di iniziative volte al sostegno e alla protezione dei lupi.

 

Lupo italiano condannato a morte in Svizzera

lupi, riapertura caccia al lupi

Si chiama M75 ed è stato condannato a morte: è un lupo di origine italiana reo di aver fatto strage di pecore, ma che risulta ancora imprendibile visto che si sposta in continuazione fra l’Italia e la Svizzera tanto da far perdere le sue tracce.

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Ritenuto troppo dannoso per il bestiame, di M75 è stato ordinato l’abbattimento lo scorso 24 marzo da parte delle autorità elvetiche, ma a distanza di un paio di mesi, il lupo risulta ancora latitante. 

Lupo e Nuvola, salvi i pastori abruzzesi dell’Hotel Rigopiano

lupo e nuvola

Sono vivi per miracolo: Lupo e Nuvola, due bellissimi pastori abruzzesi nati e cresciuti all’Hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara, distrutto da una slavina in seguito alle scosse di terremoto che hanno colpito il Centro Italia.

lupo e nuvola

E mentre i soccorritori sono ancora alla ricerca di qualche superstite, si sono miracolosamente salvati Lupo e Nuvola. I due cani sono riusciti a scampare alle macerie e raggiungere il centro abitato, dove sono stati accolti, curati e rifocillati dagli abitanti del centro. 

10 lupi del Parco nazionale d’Abruzzo (FOTO)

10 lupi del Parco nazionale d'Abruzzo (FOTO)

Ci siamo: è ‘Tempo da lupi’. Questo il titolo della mostra che si apre proprio oggi a Roma presso il museo civico di Zoologia, da cui trae spunto la nostra fotogallery. L’esposizione, realizzata in collaborazione con Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, raccoglie i suggestivi scatti del fotografo-biologo Bruno D’Amicis che immortalano il lupo nel suo ambiente naturale.  Ecco un assaggio, 10 intense foto del lupo visto da Bruno D’Amicis.

 

lupo

 

Lupi a San Pietro per essere ricevuti dal Papa

Lupi in piazza san Pietro per essere ricevuti dal Papa

Tre lupi appenninici si aggirano di notte a piazza San Pietro. Sono scesi dai boschi abruzzesi e arrivati direttamente a Roma nel cuore della cristianità per assediare il Vaticano? O forse vogliono solo essere ricevuti dal Papa in quanto fratelli lupi minacciati e uccisi? In realtà si tratta di una provocazione: è uno dei fotomontaggi realizzati dallo staff del parco nazionale della Majella per lanciare la campagna informativa #Salviamofratellolupo dettatata da ragioni forti e urgenti: porre fine alla persecuzione della specie che invece va protetta e salvata.

 

lupi a san pietro

Kekoa, il lupo che bacia la sua amica umana (VIDEO)

Kekoa lupo bacia sua amica umana video

Altro che cattivo! Probabilmente un lupo così affettuoso e amorevole non lo si vedrà mai da nessuna parte, tantomeno ripreso in un video. Lui si chiama Kekoa, è un maestoso lupo grigio di 8 anni che risiede presso il Colorado wolf and Wildlife Center, una speciale riserva negli Usa che si occupa di conservare la fauna selvatica e tutelare la sopravvivenza di specie a rischio estinzione quali lupi e volpi, proprio mentre da noi in Italia si profila il rischio di abbattimento legale di 60 lupi l’anno secondo un piano in discussione al ministero dell’Ambiente. Con Danielle, operatrice del centro, Kekoa ha un rapporto straordinario.

 

Storia del lupo Leon investito da un auto

Storia del lupo Leon investito da un auto

Il protagonista di questa storia non sembra proprio il tipico lupaccio delle favole che ha atterrito tutti, non solo Cappuccetto rosso. Questa è proprio una fiaba natalizia, toccante ed emblematica, con un inizio triste e una fine lieta. Un lupo viene investito giorni fa a Ponticelli, una località in provincia di Imola. Ma l’investitore, ligio alla legge e coscienzioso, ha avvisato subito la polizia provinciale. Nel frattempo però, l’animale, sia pure ferito, era fuggito e si era nascosto in un campo vicino. Ecco come è andata…

 

Il lupo Leon

Coywolf… un nuovo modo d’essere cane?

Coywolf, nuovo modo d'essere cane?

Detta così sembra più la ricetta di un nuovo cocktail: d’aspetto è un coyote, ma ha un decimo di patrimonio genetico del cane, un quarto del lupo e sintetizza il meglio di ciascuna specie: l’opportunismo del coyote, la forza del lupo e la capacità d’adattamento del cane. Magari a breve lo porteremo a passeggio al posto di Fido, visto che in America abita anche nelle grandi città. Ecco a voi il coywolf. Nuova specie o semplice incrocio di tre animali interfecondi?

Coywolf, nuovo modo d'essere cane?

Un cane per ogni tipo di caccia

Pointer caccia

Tempo fa abbiamo fatto un piccolo viaggio nel rapporto cane-uomo dal punto di vista storico e abbiamo scoperto, anche se molti di noi già lo sapevano o lo immaginavano, che questo connubio, indissolubile e incredibilemente profondo è nato proprio da una comune esigenza, a suo tempo, ovvero la caccia. I primi uomini che entrarono in contatto con quei canidi, molto più simili ai lupi che ai comuni cani che oggi conosciamo, lo fecero per la caccia, e gli stessi lupi si avvicinarono all’uomo e si fecero addestrare, diventando “domestici”, proprio per questo comune interesse, perchè capirono che il loro istinto non bastava, l’uomo poteva essere il loro vero capo branco. Poi la storia si è evoluta, il legame è diventato affettivo e noi non possiamo fare a meno di loro e viceversa, ma non solo per motivi pratici e materiali, ma perchè i cani fanno parte della nostra vita, la colmano d’amore e la rendono più dolce e giocosa.

Tornando alla caccia. Non è questa la sede per discutere su quanto sia giusta o no questa pratica… E’ un po’ brutto è strano fare un intero discorso sui cani da caccia andando a trattare un’attività che uccide altri animali, però proviamo solo a concentrarci sulle razze e sulla loro evoluzione, pur ammettendo che c’è qualcosa da discutere su chi ama e addestra un cane con tutto l’affetto e la passione di cui dispone, e poi lo utilizza per stanare e ammazzare i passerotti e i conigli… Ma l’uomo è anche questo.