Per i cani abbandonati il regalo è Babbo Natale (VIDEO)

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Lo avranno riconosciuto? Avranno capito chi è? Il regalo di Natale per un gruppo di cani abbandonati, ma anche un gatto, ospiti presso la ‘Howl of a dog‘, organizzazione che si trova in Romania e salva i randagi, è stata la visita di Babbo Natale che gli ha portato leccornie, carezze e tutto l’affetto che mancava.

 

 

Orrore nei canili pubblici Romeni: VIDEO E FOTO shock

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E’ orribile. Noi di Tutto Zampe non mostriamo mai immagini raccapriccianti di animali maltrattati e feriti, per rispetto agli animi sensibili che ci seguono anche sulla nostra pagina di facebook, che raccoglie tanti bambini. Ma quello che accade in Romania, soprattutto se si pensa che il dossier diffuso in queste ore riguarda i canili pubblici, non può che essere denunciato, con tutta la forza che si ha. Per questo nel raccontarvi di tale notizie, il video e le foto a documentazione sono solo in coda. Chi non vorrà, non guarderà, ma almeno saprà.

Cani randagi in Romania salvati da una ragazzina di 13 anni

Cani randagi Romania salvati ragazzina 13 anni

Cani randagi Romania salvati ragazzina 13 anni

Si chiama Ana-Maria Ciulcu e dall’alto dei suoi 13 anni ha deciso di fare qualcosa per i suoi amici a 4 zampe invece di starsene lì a guardare mentre lo scempio si compie. La condizione dei cani randagi in Romania è tristemente nota. Molti pelosi, infatti, vengono prelevati brutalmente dalla strada e richiusi in canili, dove trovano la morte per soppressione.

Torna la paura per i cani randagi della Romania

cani randagi della Romania

cani randagi della Romania

Non sembra avere fine l’incubo per i cani randagi della Romania: già in passato ci siamo occupati di questa problematica e di come i cani randagi nel paese europeo siano sterminati, per ovviare ad una problematica che il paese si trascina avanti da anni. Nelle ultime ore le associazioni che si occupano di monitorare la vicenda, come Save the dog, segnalano avvelenamenti di cani su tutto il territorio romeno oltre ad azioni crudeli e sconsiderate. Il problema del randagismo in Romania è concreto e pericoloso: le associazioni e le istituzioni di tutto il mondo da sempre chiedono che venga affrontato con campagne di sterilizzazione e non con stragi di massa.

In Romania passata la legge “ammazza cani”

La Romania è diventata tristemente famosa per il massacro dei cani randagi, sterminati e torturati a colpi di forcone, picchiati a morte, avvelenati, o lasciati morire di fame, e a nulla sono valse le suppliche arrivate da ogni angolo del mondo dalle associazioni animaliste, dai cittadini e dalle cariche istituzionali.

Tre milioni di cani rischiano di essere uccisi: è l’allarme dell’Aidaa

Nuovo all’allarme lanciato dall’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, e questa volta riguarda ben tre milioni di cani che entro la fine del 2011 potrebbero essere giustiziati all’interno di alcuni paesi europei.

Nella sola Romania circa 2 milioni di cani randagi malati potrebbero essere uccisi tramite iniezione letale: se il Parlamento romeno approverà la nuova legge, questo è il numero dei cani che verranno uccisi. Senza arrivare in Romania, c’è anche la vicina Spagna che pratica l’uccisione sistematica dei cani nelle Perreras; poi ci sono le situazioni meno note ma non per questo meno crudeli che avvengono in altri Stati Europei, nei quali i cani vengono usati per la caccia agli squali o per altre barbare pratiche. 

Ai cani uccisi, per così dire “legalmente”, si aggiungono le centinaia di migliaia di cani da caccia ammazzati dagli stessi cacciatori; se sono noti gli oltre 80.000 levrieri spagnoli uccisi ogni anno, non devono essere dimenticati nemmeno i 5.000 cani da caccia che muoiono in Italia ogni anno, sia perché vittime del “fuoco amico” sia perché non sono più in grado di svolgere il loro “compito”.

Save The Dogs Onlus contro il randagismo dei cani in Romania

save the dogs

Triste primato per la Romania: è il primo paese europeo per numero di cani randagi: ben 2 milioni su 22 milioni di abitanti. A cercare di alleviare questo problema che non sembra avere soluzione, sono impegnati gli operatori della Onlus italiana Save the Dogs, che da quasi dieci anni lavorano nel Sud-Est del paese per cercare di alleviare il problema, utilizzando soprattutto il metodo della sterilizzazione, che tra l’altro, è l’unico considerato efficace dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sara Turetta, presidente di Save the Dogs spiega:

La gestione del problema in Romania purtroppo non è cambiata da due anni a questa parte. Sono pochissimi i comuni che hanno scelto di sterilizzare. La maggioranza continua a eliminare i cani con campagne di avvelenamento o con rastrellamenti che li portano nei canili pubblici da dove nessuno esce vivo.