Cane abbandonato e morto a Roma: storia inventata?

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cane abbandonato morto storia Ancora una storia assurda ed una smentita. Ricordate la denuncia dell’associazione Earth sul cane malato ed abbandonato a Roma su un balcone senza acqua e cibo dai proprietari in vacanza? Monica Cirinnà consigliera comunale ed ex responsabile dell’Ufficio Diritti Animali del Comune capitolino, smentisce i fatti e chiede scusa con una lettera alla famiglia coinvolta a nome della città, per non averli tutelati da quella che definisce “una storia totalmente inventata”.

Cane abbandonato, cosa fare. Il decalogo di Aidaa

Cane abbandonato cosa fare decalogo Aidaa

Cane abbandonato cosa fare decalogo Aidaa

Estate. Tempo di vacanza, tempo di abbandoni, ahinoi. L’abbiamo detto tante volte, infatti, l’arrivo della stagione estiva coincide con l’intensificarsi di questo triste fenomeno, così l’Aidaa ha stilato un decalogo che riassume in pochi punti cosa fare se per strada si incontra un cane abbandonato.

Animali abbandonati: ecco lo spot del Ministero

video abbandono cani

video abbandono cani

Lo spot nazionale contro l’abbandono degli animali per questa estate 2012 è online, ed è subito boom di viste. Lo slogan scelto quest’anno, scelto dal sottosegretario Adelfio Elio Cardinale, del Ministero della Salute, è Chi abbandona un cane lo condanna, slogan quanto mai azzeccato per far capire come il fenomeno dell’abbandono abbia delle ripercussioni drammatiche sugli amici a quattro zampe.

Cane abbandonato per ore legato ad un albero

cane abbandonato per ore legato albero

cane abbandonato per ore legato albero

Un cane abbandonato per ore, legato ad un albero in un parchetto nella zona ovest di Milano. Questo il destino di un povero amico a 4 zampe, un meticcio lupoide di circa 14 anni, costretto a stare non molto distante da una strada trafficata e solo parzialmente al riparo dal sole, senza nemmeno una ciotola dell’acqua.

Cane abbandonato sotto la neve, storia a lieto fine

cane abbandonato neve

cane abbandonato neve

In provincia di Reggio Emilia, un pastore tedesco di 4 anni è stato abbandonato sotto la neve chiuso in un recinto. Il cane, con ogni probabilità, aveva vissuto tutta la vita in quello spazio angusto e con le nevicate abbondanti di questi ultimi giorni sarebbe morto se fosse intervenuto il Corpo Forestale dello Stato.

Animali e gelo: due storie a lieto fine

uomo azzannato cane randagio

storia cane gelo

Oggi riportiamo una bella storia a lieto fine! Come sapete il gelo e le forti nevicate degli ultimi giorni hanno messo in difficoltà moltissimi animali, selvatici e non, che si sono improvvisamente trovati intrappolati nel ghiaccio: iniziamo con la storia dell’anatra, bloccata nel laghetto del Parco Forlanini, alla periferia est di Milano. Il Nucleo Soccorso Acquatico dei Vigili del Fuoco ha impiegato quasi due ore per estrarla, viva e vegeta: l’animale è stato poi affidato alle cure dell’associazione Enpa di Milano. Stessa sorte anche un bel cigno ferito ad una zampa dal ghiaccio, recuperato sempre al Parco Forlanini: in questo caso è stato affidato al WWF locale che si prenderà cura di lui.

Cane abbandonato poco prima di Natale aspettava il suo padrone senza muoversi

abbandono cane Bulgaria

abbandono cane Bulgaria

Si chiama Joseph e la sua storia stringe davvero il cuore. Abbandonato poco prima di Natale, nei pressi di una stazione dei treni a Sofia, in Bulgaria, ha atteso il suo padrone per 3 giorni, senza muoversi da lì. Un testimone, racconta di aver visto un’automobile accostare, aprire lo sportello del passeggero e gettare fuori il cane per poi ripartire a tutta velocità.

La storia di Isis, il cane abbandonato a causa trasloco

Cani abbandonati tra i rifiuti

La storia di Isis stringe il cuore. La cagnolina viveva felice assieme alla sua famiglia, sino a quando un giorno, a causa del trasloco, viene “sfrattata” e costretta a vedersela da sola. La piccola ha uggiolato per ore davanti alla porta della nuova casa, ma non è bastato, e mi chiedo come abbiano fatto a sopportare quel pianto disperato.

Veterinario querelato per aver abbandonato il suo cane

Se l’abbandono di un animale è di per sé un gesto deplorevole, figurarsi quando lo fa un veterinario… e la denuncia non ha tardato ad arrivare. E’ accaduto ad Oristano, l’ENPA, infatti, ha subito querelato il veterinario per maltrattamento e abbandono nei confronti del suo cane di proprietà, una femmina di bulldog.

Cane randagio ferito e abbandonato: a chi spetta soccorrerlo?

Lo splendido cane che vedete nella foto è un meticcio e si chiama Fortunato. Il nome non è casuale. Abbandonato e randagio, è stato investito da un’automobile: in gravi condizioni sul ciglio della strada è stato notato e soccorso da Antonio, un vero amico degli animali che ci racconta:

“ l’11 Maggio scorso, intorno alle ore 15,00 su una strada del comune di  San Martino Valle Caudina (AV) vedendo il cane pieno di sangue mi sono fermato ed ho cercato di contattare  118, Asl, 113, Vigili Urbani, Commissariato di Polizia di Cervinara (AV), ma nessuno è intervenuto. Non ho potuto far altro che prenderlo e portarlo presso il primo  ambulatorio veterinario reperibile”.

Quattro zampe bioniche per il cane Naki’o: caso unico al mondo

http://www.youtube.com/watch?v=6z_LZWk34xI

Naki’o può correre felice ovunque voglia, esattamente come i suoi simili. Lui però è speciale perché è il primo cane al mondo a camminare con 4 protesi bioniche al posto delle zampe. Aveva solo poche settimane, quando è stato abbandonato in un gelido inverno nel Nebraska. Finito in una pozzanghera i suoi arti si sono ghiacciati e l’ipotermia ha fatto il resto: un gruppo di volontari gli ha salvato la vita, ma l’amputazione è stata necessaria. Si è ripreso, certo, ma con difficoltà riusciva a camminare sui suoi moncherini, e dunque strisciava sulla pancia…fino a quando una giovane donna  veterinario se se è innamorata!

Pet Click: ecco Luna

E questa meraviglia? E’ Luna. Ha vissuto un periodo difficile della sua vita, abbandonata e senza riferimenti, per fortuna ha trovato Gianna, che le ha saputo dare amore e una bella casa!

Giornata internazionale per i diritti degli Animali

Riceviamo e pubblichiamo con grande interesse. Con la Campagna di comunicazione Il Diritto di Vivere, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane con Margherita Hack e Roberto Marchesini, si rende protagonista di una delle campagne di sensibilizzazione più importanti sul tema vivisezione. L’approvazione, da parte del Parlamento Europeo, della Direttiva 2010/63 sull’utilizzo degli animali per fini scientifici ha purtroppo dimostrato quanto il predetto organo legislativo sia più sensibile agli interessi dell’industria farmaceutica che alla sensibilità dei cittadini sul tema della vivisezione.

Nonostante nel testo si faccia riferimento alla limitazione dei test più dolorosi e all’utilizzo delle cavie solo nei casi necessari, destano sgomento le deroghe per esigenze scientifiche che prevedono l’utilizzo di animali in via d’estinzione catturati in natura, come scimpanzé e gorilla, e addirittura di animali randagi, come gatti e cani, nel caso non sia possibile raggiungere altrimenti lo scopo della procedura.

A tal proposito bisogna ricordare come gran parte dei primati provenga da catture allo stato selvatico, dove tutto il nucleo familiare viene ucciso per prelevare il piccolo che, atterrito e disorientato, affronta viaggi transoceanici rinchiuso in piccoli contenitori per raggiungere l’Europa, e come ultima tappa il laboratorio. La nuova Direttiva 2010/63 prevede anche la possibilità di utilizzare lo stesso animale per più esperimenti, di utilizzare anidrite carbonica per la soppressione delle cavie (procedura che provoca un’elevata e prolungata sofferenza), e la possibilità di effettuare anche toracotomie (aperture del torace) senza anestesia. E tutto questo mentre il Consiglio Nazionale delle Ricerche degli USA, annunciando la necessità di una svolta epocale nella tossicologia, insiste per trasferire le prove tossicologiche dall’animale ai metodi in vitro.