
Anche in Italia sta riscuotendo molto successo una nuova community per soli cani: Doggyspace. Su Doggyspace.com è infatti possibile iscrivere il proprio cane, compilando la sua scheda personale con tanto di foto, abitudini, età, razza, nome e una breve descrizione del suo carattere e di ciò che ama: si potranno anche caricare e condividere video, creare profili, avere una vera e propria lista di amici.
Come in tutti i social network anche in Doggyspace occorre chiedere l’amicizia e ricevere l’approvazione prima di mandare messaggi o lasciare un segno nelle rispettive bacheche: una volta ottenuto il via libera si potranno sfogliare album di foto o video, regalare ciotole di cibo o giochi virtuali, scambiare impressioni, conoscersi.
Doggyspace è la prima community per soli cani, un social network in cui gli amici a quattro zampe, tramite i rispettivi padroni, potranno scambiarsi file e fotografie, proprio come accade agli umani attraverso facebook o myspace. Una grandissima novità, ideata da Levi Thornton, un imprenditore americano amante degli animali che ha deciso di mettere in comunicazione tutti i padroni di cani, anche per uno scambio di informazioni nutrizionali, comportamentali, malattie e cure.
Gatti, cani, ma anche uccellini e altri animali domestici possono risentire dei forti rumori provocati dai botti che tradizionalmente vengono fatti esplodere per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. La LAC, la Lega per l’Abolizione della Caccia, mette in guardia dal rischio causato dai petardi ed altri esplosivi “festosi” i proprietari di pets, diffondendo una notizia forse sconosciuta ai più: se tutti infatti sappiamo che gli amici a quattro zampe odiano tuoni e botti, e corrono a nascondersi quando li sentono, in pochi forse sanno che in alcuni casi l’animale può anche spaventarsi a morte, nel senso letterale dell’espressione:
Trenitalia ed i cani. Un rapporto difficile e controverso. Dopo l’introduzione di vistose limitazioni all’ingresso dei cani su alcuni treni dello scorso anno, seguirono numerose proteste, anche piuttosto animate, che ripristinarono una sorta di tregua tra i possessori di cani e le ferrovie italiane. E oggi chi vuole viaggiare in treno con Fido al proprio fianco, che situazione si trova davanti? Secondo l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) il quadro non è molto incoraggiante. Tutto perchè Trenitalia imputa ai cani alcuni disservizi che in realtà sono dovuti all’incuria e all’inciviltà sia di alcuni passeggeri che alla manutenzione delle carrozze, visibilmente carente in igiene e decoro: