Operai di uno zoo cinese sorpresi a mangiare carcasse di animali

tigerSi cibavano di carcasse di animali morti a causa di scarse condizioni igieniche e, in questo modo, oltre a portare a casa del cibo gratuitamente, nascondevano anche le “prove” di quello che era avvenuto. La scandalosa notizia arriva dalla Cina, dove un gruppo di operai di uno zoo addirittura regalava la carne, oltre che mangiarla insieme alla propria famiglia, secondo quanto riporta il quotidiano The New Express Daily. La struttura in questione doveva aprire i propri battenti in estate, ma già dietro i cancelli si consumavano degli orrori ai danni di creature innocenti. Per prima cosa, intanto, non era abilitata a tale utilizzo, mentre ugualmente i lavori del giardino zoologico di Dongguan, nella provincia meridionale del Guangdond, proseguivano in vista dell’inaugurazione.

Animali fuori dai circhi in Bolivia

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Stop definitivo all’esibizione degli animali nei circhi: la Bolivia ha preso la decisione più severa mai registrata in alcun Paese del mondo, ma le polemiche degli ultimi anni e la convinzione di molti della necessità che nessuna creatura non umana debba essere costretta a fare spettacolo per vivere, hanno portato all’introduzione della normativa. In verità, in alcune zone del pianeta, già i grandi felini o i pachidermi ad esempio, non si trovano più sotto alcun tendone equestre, tuttavia il “caso boliviano” riguarda anche le piccole fiere e gli animali domestici. Insomma da luglio prossimo, la libertà sarà garantità proprio a tutti gli esseri viventi, entro i confini nazionali. Tra l’altro esiste sempre un rischio reale che possano diventare pericolosi anche per le persone che pagando il biglietto si trovano fra il pubblico, quindi un provvedimento del genere diventa utile alla buona salute di tutti.

Bioparco di Roma, benvenuta Gina!

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Fiocco rosa al bioparco di Roma: è nata infatti un cucciolo di giraffa, evento assolutamente raro e molto importante per il parco e per la sua crescita. La madre della piccola, Caroll, era giunta nel 2006 dalla Repubblica Ceca ed era stata inserita nel recinto insieme al maschio Rocco, giraffa di ben 5 metri di altezza con una storia di maltrattamenti alle spalle: tutte le giraffe presenti nel bioparco abitano nella così detta casa delle giraffe, uno spazio apposito tutto per loro.

L’associazione bioparco di Roma aveva indetto un concorso tra tutti i bambini per scegliere il nome della nuova arrivata, tra le centinaia di segnalazioni pervenute alla fine è stato scelto il nome di Gina: tra i più gettonati ed apprezzati Camilla, Raffa, Lulù e Primavera. La piccola Gina va ad aggiungersi al gruppo di 4 animali che abita nella Casa delle Giraffe: la mamma Carroll di 18 anni, le sorelle Cameron di 5 anni e Esperanza nata nel 2006 (entrambe figlie di Carroll) e Macchia, il maschio nato al Bioparco lo scorso ottobre da Cameron.

Gina è nata con circa 10 giorni di ritardo sulla data revista per il parto ma senza nessun tipo di complicazione. La giraffa raggiunge la maturità sessuale intorno ai tre anni: la gestazione di questo animale è molto lunga, ben 15 mesi di media: i piccoli che sono alti circa 2 metri, raramente sono gemelli, anche se qualche caso eccezionale in passato si è verificato.

Tosse cronica nel cane

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tosse cronica caneTossire è un riflesso protettivo molto comune che elimina le secrezioni o i corpi estranei dalla gola (faringe), dal canale vocale (laringe), dalla trachea o dalle vie aeree, e protegge i polmoni dall’aspirazione. La tosse colpisce il sistema respiratorio, ostacolando la capacità di respirare correttamente.
Le cause più comuni di tosse nei cani sono ostruzione della trachea, bronchite, polmonite, filariosi cardiopolmonare, tumori polmonari, tosse dei canili e scompenso cardiaco.

Sintomi.
Controllate innanzitutto che si tratti di tosse cronica, vale a dire che dura per più di due o tre settimane. Può iniziare improvvisamente o gradualmente. Una tosse occasionale, anche se si verifica di frequente, è normale. Consultate il veterinario se il cane ha una tosse cronica.

Arriva il T rex dei fiumi, una sanguisuga con il nome di un dinosauro

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Il solo nome evoca creature gigantesche e pericolose, invece il nuovo T Rex, pur essendo a suo modo un predatore, con i ben più antichi dinosauri non c’entra proprio nulla. E’ una specie di sanguisuga, scoperta da poco, con un aspetto che se non fosse per le piccole dimensioni, farebbe davvero paura. Presenta, infatti, otto enormi denti allineati su di una singola mandibola che uccidono la preda in modo cruento e veloce. Proprio per la sua peculiarità, gli esperti hanno pensato di associarlo alle creature preistoriche e ribattezzarlo Tyrannobdella rex. Studi recenti hanno individuato e classificato l’esemplare che viene descritto con dovizia di particolari sulla rivista Plos One dal gruppo di esperti coordinato da Anna Phillips del Museo Americano di Storia Naturale.

In 25 anni, dimezzate 33 specie di uccelli degli ambienti agricoli

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In un mondo dichiarato “malato” dagli esperti ormai da molti anni, non è solo l’aria ad essere inquinata o i mari ad essere carichi di liquami; anche la fauna sta vivendo un periodo di crisi senza precedenti. La biodiversità continua a superare stagioni altamente negative e, attualmente, l’attenzione è tutta puntata sulle specie a rischio di estinzione in particolare degli uccelli, ma non solo. Si calcola infatti, che lo Stivale sia il Paese Europeo con il maggior numero di specie di animali e, quindi, quello dove si nota più facilmente la diminuzione di un gruppo piuttosto che un altro. Ritornando ai volatili, i dati forniti dagli studiosi parlano di almeno 33 varietà tipiche degli ambienti agricoli, dimezzate in meno di un quarto di secolo.Il rischio maggiore, in questo senso, lo corrono l’Allodola, il Balestruccio e la Rondine, secondo quanto riportato sul secondo Annuario per il 2009 dell’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Ispra.

Il Turtle Point di Napoli

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A Napoli all’interno della stazione zoologica denominata Anton Dohrn è stato istituito il Turtle Point, sezione distaccata specializzata nella cura e nella riabilitazione delle tartarughe marine, trovate in difficoltà a causa delle attività umane o di fattori ambientali sfavorevoli. Si tratta di un’area vasta, circa 600 metri quadri, sorta nel 2004 per rispondere alle esigenze sempre crescenti in tema di ritrovamento di animali marini recuperati dal rescue center dell’acquario presente all’interno della stessa stazione zoologica.

Il Turtle Point può ospitare fino a 40 tartarughe, detenute in delle vasche di riabilitazione alimentate con acqua di mare in circuito chiuso: all’interno della struttura sono stati realizzati anche un acquario marino con flora e fauna del Mediterraneo, una vasca per le tartarughe palustri, un piccolo museo, una mostra fotografica sul mare, un laboratorio attrezzato per le analisi ed i trattamenti topici. Una vera e propria finestra affacciata sul magico mondo delle tartarughe!

Il Turtle Point recupera le tartarughe marine curate nel Rescue Center dell’Acquario che necessitano di un periodo di convalescenza prima di essere rimesse in libertà: le tartarughe sono tenute sotto costante osservazione per verificare se hanno riacquistato la capacità di nuotare, di fare apnea e di regolare la galleggiabilità nella colonna d’acqua, contestualmente ne vengono monitorati le variazioni di peso e taglia, l’attività alimentare ed i valori del sangue.

Rogna sarcoptica nel gatto

scabbia gattoLa rogna sarcoptica (nota anche come scabbia) è una malattia altamente contagiosa causata da un microscopico acaro parassita denominato Sarcoptes scabiei, che colpisce sia gli animali che le persone. Questi acari invadono la pelle dei gatti adulti sani e dei gattini e creano una serie di problemi dermatologici. Gli esseri umani che sono esposti al contatto con gatti infestati possono esserne infettati a loro volta.
Ad esserne colpiti sono gatti di tutte le età, anche se la rogna sarcoptica è più comune negli animali giovani. Anche i gatti che vivono a stretto contatto con cani affetti possono sviluppare la malattia. L’acaro preferisce vivere tutta la vita sulla superficie della pelle, e non sopravvive a lungo al di fuori dell’organismo ospite.

Il sintomo distintivo della malattia è un prurito intenso che non risponde al trattamento sintomatico, il gatto si graffia e si morde. Ci possono essere anche papule ai margini delle orecchie, delle caviglie, alle ginocchia, al torace e all’addome. Queste lesioni possono essere generalizzate.
Altri sintomi possono includere perdita a chiazze di pelo, piaghe e croste.
I sintomi si pensa siano il risultato di una grave reazione allergica agli acari. Solo pochi acari possono provocare un prurito grave e generalizzato, che persiste a volte dopo la terapia a causa della componente allergica di questa malattia. Il periodo di incubazione (il tempo che trascorre fino quando si manifestano i primi sintomi clinici) può arrivare fino a 3 settimane dopo l’esposizione.
Se non trattate, le lesioni cutanee croniche sviluppano anche un aumento della pigmentazione, rughe e ispessimento della pelle, ulcerazioni. Infezioni batteriche secondarie sono comuni a causa dell’auto-trauma che si infligge il gatto mordendosi e graffiandosi la pelle.
Prurito e papule rosse sono comuni anche agli umani colpiti e si vedono su braccia, collo e giro vita. L’acaro della rogna sarcoptica dei gatti non si può riprodurre sulla cute umana, e le lesioni sugli esseri umani regrediscono spontaneamente nel giro di 12-14 giorni.

Islanda, paura per le specie animali

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E’ notizia recente l’eruzione di un vulcano in Islanda, sul ghiacciaio Eyjafjallajökull, con conseguente nube di cenere che ha di fatto bloccato il traffico aereo di mezza Europa: la preoccupazione è stata tantissima, soprattutto per i migliaia di passeggeri che sono rimasti bloccati in aeroporti senza la possibilità di tornare nella proprie case.

Ma mentre si pensa al disagio di tanti passeggeri, occorrerebbe anche riflettere sul pericolo che stanno correndo in queste ore migliaia di animali, travolti anche essi dalla nube di detriti e ceneri. Non è chiaro se questa nube possa essere tossica, ma dopo aver invitato tutta la popolazione a usare mascherine per proteggere la bocca e il naso, la Protezione Civile ha limitato l’allarme solo alle zone in cui è più forte la ricaduta della polvere.

E gli animali? Come reagiranno a questa nube che si estende sopra di loro e sopra gli allevamenti?

L’animale preferito degli italiani è il cane: lo dice un sondaggio dell’Aidaa

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Qualche tempo fa l’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, aveva indetto un sondaggio la cui domanda era: “Che animale adotterebbero gli italiani se ne avessero la possibilità?”. La vittoria è andata al cane, che con il 48% delle preferenze si è riconfermato il miglior amico dell’uomo; le motivazioni che hanno dato i 3.014 votanti sono state che il cane è fedele, giocherellone, ama le coccole e più di ogni altro animale si affeziona al padrone.

Il secondo posto va, naturalmente, all’altro animale da compagnia per antonomasia, ovvero il gatto, perché sa unire il carattere indipendente l’amore per le coccole e l’affetto per il padrone, che per i gatti che vivono in appartamento, non è inferiore a quello del cane.

Come donare sollievo ad un animale morso da un insetto

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Anche ad un animale può capitare di essere punto da un insetto e, soprattutto, se si tratta di un cucciolo, sarà compito del padrone non solo ovviamente disinfettarlo, ma anche tranquillizzarlo. In questo caso delle gocce di Fiori di Bach, naturali ma efficaci, come l’essenza del Rescue Remedy, possono alleviare la sofferenza emotiva. Una ferita da puntura, va innanzitutto pulita a fondo con acqua e sapone neutro e poi risciacquata con estratto di echinacea e acqua, diluendo i due liquidi in parti uguali. Questo perchè l’echinacea è un antisettico naturale e, quindi, distrugge i batteri nocivi.

La Principessa Stephanie di Monaco, presenta la prima Giornata Mondiale del Circo

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Polemiche e lamentele da un lato, elogi e celebrazioni dall’altro: gli spettacoli circensi forse adesso come non mai, stanno vivendo un periodo di grande popolarità, non sempre positiva. Qualcuno dice che bisognerebbe vietare la presenza di animali addomesticati, data la loro potenziale pericolosità e la loro tendenza a vivere in libertà ed altri, invece, sperano di conservarne ancora a lungo la tradizione che si trasmette di generazione in generazione. Anche per questo motivo, la Federazione Mondiale del Circo, che ha come presidente d’eccezione la Principessa Stephanie di Monaco, che già presiede il Festival del Circo di Montecarlo, ha indetto per oggi la Prima Giornata Mondiale dedicata a questo annuale evento.

Vicenza, animali attaccati dall’orso

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Nella zona del vicentino c’è qualcuno che sta mietendo vittime tra gli animali che vivono nelle vicinanze del bosco: si tratta dell’orso Dino, orso bruno di circa 175 kg arrivato da solo dalla Slovenia e già catturato in Primiero, dove è stato dotato di radiocollare. Ma nelle ultime settimane Dino pare essere particolarmente irrequieto, cosa che spaventa e non poco gli abitanti delle zone limitrofe, soprattutto coloro che detengono animali da fattoria.

Dino infatti sta facendo strage di asini, sono già tre gli esemplari morti sotto le due grinfie: è entrato nel recinto di un’abitazione e ha squartato un’asina, cibandosi della carcassa. Poi, come hanno svelato gli spostamenti rilevati dal radiocollare messogli nell’ottobre scorso dai forestali trentini, se ne è tornato in montagna, verso il Passo della Borcola. Il giorno seguente ha proseguito il pasto con un altro asino, fino a raggiungere il risultato finale di tre animali uccisi in pochi giorni.

I forestali affermano che forse Dino è alla ricerca di una compagna e che la vana ricerca lo renderebbe nervoso, o forse, ipotesi più acreditata, è stanco di dover cercare prede selvatiche, preferendo la comodità di animali già chiusi in recinti e pronti per essere consumati.

Infestazione di anchilostomatidi nel gatto

Infestazione di anchilostomatidi nel gatto fotoL’infestazione provocata dagli anchilostomatidi nel gatto è l’invasione (e la moltiplicazione) del piccolo intestino da parte di un parassita succhia-sangue (infestazione più comunemente conosciuta come vermi intestinali). L’Ancylostoma caninum è l’anchilostomatide più importante e diffuso. Esistono altre specie meno comuni.

L’infezione può essere acquisita prima della nascita o durante l’allattamento da parte di una gatta infetta. L’ingestione delle larve può a sua volta causare l’infezione. La larva può anche migrare attraverso la pelle.
L’infestazione di anchilostomatidi viene riscontrata più frequentemente nei gattini e nei gatti in età geriatrica o ancora in quelli affetti da patologie croniche. Non vi è predilizione di razza o sesso, anche se si diagnostica abbastanza comunemente nelle colonie feline o nei gattili.