Stagione venatoria 2010-2011: già raccolte 100.000 firme per abolirla

Ieri è iniziata la stagione della caccia 2010-2011 che si chiuderà il 31 gennaio e che già all’inizio che si preannuncia piena di polemiche, considerando anche le 100.000 firme raccolte per abolirla e dal corteo organizzato a Venezia dal Ministro del Turismo Michela Brambilla, dell’oncologo Umberto Veronesi, già ideatori del Manifesto per la coscienza degli animali. A proposito della caccia, ecco cosa si legge nel Manifesto:

La coscienza animalista è una grande ricchezza di cui andare orgogliosi. Al centro c’è il rifiuto deciso della barbara pratica della caccia da parte di una schiacciante maggioranza dell’opinione pubblica che non deve più essere ignorata. Chi si dedica a questa attività non solo nuoce agli animali del Pianeta, ma provoca anche grave danno all’ambiente.

Oltre all’amore per gli animali e per l’ambiente, le polemiche riguardano anche la questione della sicurezza, soprattutto perché, secondo le varie associazione, nella scorsa stagione venatoria, sono stati 23 i cacciatori morti e oltre 53 quelli feriti, senza contare le vittime tra i cittadini.

Il cavallo Berbero, splendido esemplare dell’Africa settentrionale

Quella per i cavalli è una passione a parte che accomuna moltissime persone di tutte le età che appena possono si iscrivono ad un corso di equitazione o vanno alla ricerca di esemplari particolari, solo per poterli allevare o coccolare per qualche istante. Ne esistono molte specie, ognuna legata ad una particolare area geografica e con caratteristiche specifiche. Simbolo di fierezza e libertà e non soltanto di corse clandestine, purtroppo oggi troppo spesso nelle pagine di cronaca o, ancora, di fiere di paese dove vengono fatti correre oltre le loro possibilità, sono fedeli amici dell’uomo da tempi ormai remoti.

I cani della camorra, una morte randagia tra combattimenti illegali e atroci sofferenze

Cani tenuti al buio, affamati, assetati, con sul corpo segni evidenti di morsi e lotte feroci, visibilmente impauriti e aggressivi per difesa. Questa la scena terribile che si è presentata due giorni fa davanti agli occhi del nucleo di carabinieri della compagnia Stella, guidati dal capitano Piercarmine Sica, all’ingresso in una baracca abusiva a ridosso del rione Sanità, a Napoli.

All’interno la temperatura era irrespirabile: colpa del sole battente sulle lamiere tutto il giorno. I cani latravano da qualche tempo ed i loro lamenti hanno insospettito gli agenti che hanno forzato il lucchetto.
Nella baracca gabbie perlopiù vuote, solo tre occupate, una da uno yorkshire e le altre da due meticci, altre ancora ospitavano dei canarini.
Di acqua, cibo, luce ed umanità neanche l’ombra. Gli animali sono stati trasferiti all’ospedale veterinario di Frullone. Ora si indaga per identificare i carcerieri, battendo su varie piste: forse sono cani della camorra, utilizzati per lotte clandestine, o cani allevati illegalmente.

Avellino: ancora animali abbandonati in un cassonetto

Sei cuccioli di cane e la loro madre, abbandonati in un cassonetto della spazzatura sono stati salvati dai carabinieri a Montella, nella zona dell’Alta Irpinia. Gli animali, che al momento del ritrovamento si trovavano tutti in stato di disidratazione e forte denutrizione, oltre ad essere sprovvisti di microchip, si trovavano all’interno di uno scatolone chiuso con del nastro isolante e abbandonati all’interno di un cassonetto dell’immondizia.

Senza l’intervento dei carabinieri sarebbero sicuramente morti: i cagnolini di razza meticcia, sono stati accuditi e nutriti dal personale intervenuto, quando ormai erano allo stremo delle forze e accaldati. Subito i sette animali sono stati presi in consegna dai veterinari dell’asl competente, che hanno dichiarato che sono probabilmente stati abbandonati il giorno prima dai legittimi proprietari.

La vendetta di Kitty, torna al cinema un film dedicato agli animali

L’odio profondo che colpisce cani e gatti che non sono cresciuti insieme è cosa risaputa e ormai protagonista di molti detti popolari e la voglia dell’uomo di vederli, per una volta, collaborare, si è tradotta dieci anni fa in un lungometraggio divertente legato proprio alle due specie. Lo stesso che adesso ritorna nelle sale cinematografiche per il secondo capitolo, stavolta intitolato “Cani e Gatti-La vendetta di Kitty,” il sequel. I botteghini americani in quel periodo guadagnarono parecchio e adesso sperano di bissare il successo ed è già possibile vedere su internet il trailer italiano.

Milano: domenica sarà la capitale del Cane simpatia

Domenica Milano ospiterà tante zampette di amici a quattro zampe che percorreranno la passerella della sfilata canina organizzata dall’associazione di volontariato Diamoci La Zampa, da 22 anni impegnata sul fronte della prevenzione contro l’abbandono e il randagismo. La sfilata a partire dalle ore 15.00 si terrà a Parco Forlanini, sarà aperta a tutti, cani di razza e non: elemento essenziale della giornata sarà la simpatia.

Saranno premiati il cane più simpatico gigante, il più allegro Pesi medi, il più scavezzacollo Mini e il cucciolo più discolo. E vincono anche il più ciccione (Premio Panzerotto), il più magrolino (Premio Smilzo), quello con le orecchie più lunghe (Premio Dumbo). Ma ci sono anche il Premio Skizzo e Buonanotte, che vanno rispettivamente al cane che avrà sfilato velocissimo e a quello che invece se l’è presa più comoda. Non mancheranno anche due premi tradizionali: quello Fedeltà, per il quattrozampe da più anni con il suo compagno umano e quello per il nome più buffo.

In palio altri due premi, per il cane Più simpatico adottato da un canile e per quello Più simpatico adottato dalla strada. Nel tardo pomeriggio Best In Show, dimostrazione di gare di Agility ed obbedienza: tutti i partecipanti potranno provare gratuitamente l’agility, per scoprire magari che il proprio amico a quattro zampe è portato per tale disciplina. In giuria Davide Cavalieri di Radio Bau e Marco Moresco della rivista Pets&TheCity.

Cane caduto da traghetto Moby, interviene la Martini

Ricordate la vicenda del cane caduto dal traghetto e non soccorso tempestivamente, o almeno stando a quanto riferito dai proprietari dell’animale, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa? Riassumendo la vicenda, per chi si fosse perso questo triste episodio, il traghetto Moby, in viaggio da Portoferraio verso Piombino, il 30 giugno scorso non si era fermato in tempo per soccorrere Tita, cagnolina imbarcatasi insieme ad una coppia di coniugi di Collodi (Pistoia), e finita accidentalmente in mare sfuggendo al loro controllo. E non si era fermato perché non previsto dal regolamento.

Torniamo a parlarne perché su quanto è accaduto è intervenuto il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini proponendo

una immediata modifica del Codice di Navigazione che recepisca la norma di civiltà già inserita nel Codice della Strada in materia di obbligo di soccorso agli animali.
Se questo vuoto normativo non sarà al più presto colmato, in questi gravi casi i milioni di proprietari di cani non avrebbero altra scelta che gettarsi in mare in aiuto del loro cane, dato che solo in presenza di ‘uomo in mare’ esiste un immediato protocollo obbligatorio di recupero. Personalmente se vivessi un dramma così con il mio cane attualmente non avrei scelta.

Rischiano di estinguersi anche le tartarughe d’acqua dolce

Non sono soltanto i cambiamenti climatici e il conseguente aumento delle catastrofi naturali a far preoccupare gli esperti: sono, infatti, sempre di più le creature viventi che rischiano l’estinzione se non si riuscirà ad intervenire in tempo. L’allarme è lanciato continuamente dagli esperti, eppure sembra che non ci siano grossi miglioramenti all’orizzonte e, adesso, anche le tartarughe d’acqua dolce potrebbero scomparire per sempre a breve termine. L’allarme è stato lanciato da poco da Conservation International e sarebbe legato, in particolare, ad alcune specie che devono tenere conto di molti fattori per poter sopravvivere.

Protezione degli animali: via libera del Senato alle modifiche della Convenzione Europea di Strasburgo

Il Senato ha dato il via libera al Ddl del Governo che ratifica di fatto la Convenzione Europea di Strasburgo per la protezione degli animali: in particolare oggetto di attenzioni è la modifica della parte del testo relativa alla pena per chi sottopone un animale a mutilazioni fisiche ed il traffico illecito di cuccioli dai Paesi dell’Est. Il sottosegretario alla salute Francesca Martini esprime soddisfazione per la modifica ed auspica un iter rapido verso la ratifica definitiva (Fonte Il tempo).

Considero fondamentale che finalmente anche il Senato abbia dato il via libera ad un testo che senza dubbio rappresenta un passo in avanti di civiltà. Nel sottolineare che ritengo vada accelerato l’iter completo di approvazione del provvedimento, con l’ulteriore passaggio alla Camera dopo le modifiche del Senato, mi preme evidenziare come la parte riguardante l’introduzione illegale di cuccioli dai Paesi dell’Est, battaglia condivisa con il ministro degli Esteri Franco Frattini, abbia ricevuto pieno consenso da entrambi i rami del Parlamento. E’ necessario promuovere un cambiamento culturale che veda la relazione uomo-animale come indice di civiltà.

Inizia la caccia, ferito un gatto

Caccia Friuli

La stagione venatoria è iniziata ormai da qualche giorno, e come ogni anno non sono mancate le polemiche, soprattutto sulle date di apertura nelle varie regioni, sulla possibilità o meno di cacciare specie protette e in via d’estinzione e di colpire a morte la fauna selvatica nei periodi di riproduzione.

Noi di Tuttozampe vogliamo occuparci degli effetti collaterali della caccia, degli incidenti che colpiscono animali innocenti, e non che gli uccellini non lo siano, ma delle pallottole che vanno a finire su specie che non rientrano tra quelle che si possono impallinare con il beneplacito dello Stato: i gatti, ad esempio.

In Svizzera non si bada a spese per la cura degli animali domestici

Secondo un recente sondaggio, in Svizzera abitano circa 2,8 milioni di animali da compagnia, e che siano cani, gatti, roditori o pesci, sono molto amati dai loro proprietari, i quali arrivano a spendere fino a 150 franchi al mese per la loro cura.

Il sondaggio è stato effettuato su un campione di circa 2.500 persone, il 60% delle quali ha dichiarato di spendere, appunto, di non badare a spese per la cura dei propri animali domestici; vediamo esattamente le cifre del sondaggio:

Il 74% dei partecipanti al sondaggio afferma di essere proprietario di un animale domestico. Quasi la metà vive con un gatto, il 30% con un cane e il 7,4% con cane e gatto. I nuovi animali da compagnia, quali roditori e rettili, sono anch’essi ben rappresentati con un 7,4%.

I disturbi e le malattie più comuni dei pesci rossi

Chi non ha mai posseduto nella propria vita un piccolo acquario con un pesciolino rosso, magari piccolo trofeo di una fiera cittadina o di un gioco tra amici? A volte osservarli, oltre ad infondere una certa serenità, grazie ad i loro movimenti leggeri e ipnotici, fa tornare indietro nel tempo e ricordare l’infanzia trascorsa dietro il vetro ad osservarne l’aspetto, immaginando che con la loro boccuccia aperta volessero comunicarci la voglia di tornare negli spazi più ampi dai quali provengono. Altre volte, invece, sono i silenziosi amici di una classica famiglia italiana, ma come tutte le creature viventi possono ammalarsi anche gravemente.