Home » Gatti » Se il gatto ha paura dei tuoni…

Se il gatto ha paura dei tuoni…

L’estate ci ha salutato ormai da qualche giorno e con l’arrivo dell’autunno aumenteranno le precipitazioni a carattere temporalesco. Poche specie – uomo compreso – ascoltano con piacere i rumori di un temporale, con tutto quello che la tempesta comporta incluso l’oscurarsi del cielo, i fulmini ed i tuoni.

Per alcuni la paura è ossessiva tanto da trasformarsi in fobia. Succede a molti cani, più raramente nei gatti. Malgrado i nostri amici felini siano piuttosto a proprio agio quando fuori infuria un temporale, possono esserci delle eccezioni. In tal caso, vediamo come comportarci per arginare il problema.

Prima di considerare la specificità della fobia del temporale nei gatti, vale la pena sottolineare che la paura è una risposta normale ad una situazione che scatena una sensazione di pericolo. Le fobie invece sono paure estreme ed irrazionali in cui la reazione viene ingrandita al punto da generare una disfunzione.

E’ ragionevole essere un po’ a disagio durante un temporale quanto indispensabile per evitare gli spazi aperti e cercare riparo. Ma quando un animale viene completamente sconvolto dal primo rombo di un tuono e danneggia se stesso, forse nel tentativo frenetico di evitare la minaccia mortale, allora si parla di fobia. Il bestiame che si spaventa e fugge precipitosamente cadendo da un dirupo, ed i cani che si lanciano dalle finestre sono esempi estremi delle conseguenze della fobia.

Molti gatti, piuttosto sensatamente, tendono a diventare nervosi durante le tempeste e a nascondersi dalla mischia nascondendosi sotto i letti o negli armadi. Questa risposta dettata dall’auto-conservazione è qualificata come paura. A differenza dei cani, però, i gatti tendono a non avanzare alla fase fobica, forse perché la loro strategia si fonda sull’evitare il pericolo: semplicemente si nascondono, la tempesta passa, e ne escono indenni.
I pericoli per i gatti sono ridotti al minimo perché, a differenza dei cani che cercano una via di fuga, i gatti di solito preferiscono nascondersi.

La fobia del temporale nei gatti può scatenarsi per circostanze insolite: ad esempio perché l’animale ha ricevuto una scossa elettrica da una presa telefonica nelle vicinanze e associa l’episodio alle tempeste successive, gonfiando il pelo e la coda e iniziando a sibilare. Meglio lasciarlo tranquillo, in questo caso, perché potrebbe aggredirvi e graffiarvi.
Un gatto spaventato a morte da un temporale avrà le pupille dilatate, tenderà a nascondersi e ad adottare atteggiamenti anti-sociali.
Probabilmente il miglior trattamento è l’isolamento in una zona della casa dove i rumori della tempesta sono attutiti, come un piano interrato, dove il gatto non vedrà nemmeno i fulmini.
Si deve incoraggiare il gatto a fare qualcosa di piacevole e distrarlo durante la tempesta in modo che le tempeste vengano associate a divertimento invece che a timore. Fate in modo che il gatto arrivi affamato al temporale in modo da tentarlo con bocconcini particolarmente prelibati che lo distrarranno.
Alcuni esperti consigliano la desensibilizzazione, far ascoltare al gatto suoni del temporale pre-registrati, aumentando gradualmente esposizione e volume in modo che il gatto si abitui, ma è un esercizio noioso ed una tecnica non molto riuscita.
Alcuni veterinari, in casi particolarmente gravi di crisi isteriche dovute a fobia, potrebbero prescrivere, per ridurre l’ansia, Clomicalm ® (clomipramina), Prozac ® (fluoxetina), Buspar ® (buspirone), e Inderal ® (propranololo). Un trattamento ormonale, la melatonina, è stata utilizzata con successo per curare le fobie nei cani. Come di consueto, consultate il vostro veterinario prima di far assumere al gatto uno qualsiasi di questi trattamenti.

In conclusione, anche se molti gatti hanno paura durante le tempeste, la fobia del temporale nel gatto è rara. E’ dunque piuttosto improbabile che il gatto durante un temporale si agiti e e si dimeni, mentre è molto più comune, quasi la norma, che durante una tempesta non riusciate a scovarlo perché è andato a nascondersi.

[Fonte: Petplace]

Lascia un commento