USA: test del DNA usato per incastrare colpevoli di delitti contro gli animali

Una novità arriva direttamente dagli Stati Uniti: due uomini sono stati arrestati e rischiano una condanna, per aver compiuto delle torture sugli animali. L’arresto è stato possibile grazie all’utilizzo del DNA come prova, per confermare la presenza degli aggressori sulla scena del crimine: si tratta di una vera e propria rivoluzione, in quanto fino ad ora tali test erano utilizzati solamente per smascherare i colpevoli di delitti in danno ad altri essere umani, non era mai accaduto che si facesse ricorso ad DNA per aiutare gli amici a quattro zampe.

I due accusati sono entrambi di Brooklyn, ma i fatti sono diversi: il primo riguarda un ragazzo ventenne originario del Tobago che è stato accusato di aver dato alle fiamme un gatto trovato in un appartamento, in cui lo stesso Monderoy si era introdotto illegalmente per rubare.

L’uomo, tendendo conto anche della crudeltà con cui ha eseguito il gesto, rischia fino a quindici anni di carcere più l’espulsione dagli Stati Uniti come misura di sicurezza accessoria. La seconda vicenda, invece, riguarda un trentenne accusato di aver picchiato la propria gatta fino ad ucciderla: in questo caso l’uomo secondo la legge americana rischia fino a due anni di carcere.

La “Protezione Civile” per i quattrozampe

Cani e protezione civile

Cani e protezione civileAnche i cani vanno in paradiso, per questo motivo devono avere degli angeli custodi, non sappiamo cosa troveranno nell’aldilà ma nel loro passaggio terreno, più precisamente ad Orbassano in Piemonte, hanno degli angeli: gli angeli della Protezione Civile. Pronti per qualsiasi evenienza, da gorghi di un torrente in piena o cani sopravvissuti a terremoti.

I volontari sono pronti in caso di S.O.S.: «In assoluto è una delle prime organizzazioni di questo genere in provincia di Torino, e con poche altre esperienze simili a livello nazionale, forse una decina, non di più» spiegano i fondatori a LaZampa.it.

Dipartimento dei cavalli: la nuova iniziativa dell’Aidaa

Nuova iniziativa dell’Aidaa, l’Associazione nazionale Difesa Animali e Ambiente: questa volta si tratta della creazione del dipartimento dei cavalli, una sezione dell’associazione con lo scopo di promuovere iniziative legate alla tutela e alla conoscenza dei cavalli.

Già in passato l’Aidaa aveva creato lo sportello legale dedicato ai cavalli e adesso, con la creazione del dipartimento, l’Associazione compie un ulteriore passo in avanti a tutela degli equini. Coordinatrice del dipartimento è Catia Brozzi, responsabile della scuderia Unicorno di Corciano di Perugia dove si sta svolgendo il progetto pilota dell’adozione a distanza dei cavalli salvati dal macello oppure maltrattati, affiancata tra gli altri da Silvia Cassati che si occuperà dell’area dei cavalli da corsa e dell’avvocato Paola Duval, che già collabora con la struttura del Tribunale degli Animali di Aidaa di Roma.

L’Orso Dino è stato ucciso in Slovenia

Avevamo parlato molte volte lo scorso anno dell’Orso Dino, diventato una sorta di “ladro” imprendibile, in grado persino di distruggere tutti gli aggeggi che gli erano stati messi addosso per segnalarne i movimenti. Di lui si perdevano in continuazione le tracce, ma il risultato era che i cittadini delle zone in cui si spostava erano terrorizzati.

Dino, infatti, era noto per le sue scorribande senza sosta, durante le quali faceva razzia di qualunque animale si trovasse intorno. Nel Vicentino, ormai, non si dormiva più la notte e non erano pochi i cacciatori che avevano tentato di farsi giustizia da soli, in attesa che arrivassero dei provvedimenti più mirati. I risultati erano però sembravano scarsi, fino a quando per una manciata di mesi, nessuno ne ha più parlato. Almeno fino ad oggi, perchè adesso l’Orso Dino non c’è più:  è stato ucciso in Slovenia.

Cani: l’importanza dei pasti regolari

Oggi ci occupiamo di una problematica che sta a cuore a molti proprietari di cani domestici: la pappa ed il numero di volte al giorno in cui consumare il pasto. Un luogo comune diceva che il cane deve mangiare una volta al giorno, a oprescindere dall’età e dalla stazza dell’animale. Purtroppo i luoghi comuni sono spesso radicati e difficili da combattere, quel che è certo è che cuccioli e cani grandi dovrebbero avere una maggiore attenzione e pasti più frequenti.

I pasti dovrebbero essere nutriti suddividendo la razione in due trance, per evitare che il cane, affamato, ingurgiti grosse quantità di cibo e voracemente, sacrificando pertanto la digestione. Ai cuccioli che assumono grosse quantità di cibo poi si potrebbe verificare l’insorgenza di una patologia: la torsione dello stomaco.

Per quel che riguarda l’ora in cui somministrare la pappa, va decisa a livello famigliare: pranzo o cena, quando tutti sono certi di poter rispettare per il futuro quell’orario per la pappa di Fido. L’importante è rispettare il più possibile l’orario prescelto, e preferibilmente dopo di noi: questo per rispettare le gerarchie proprie del branco, dove l’accesso a cibo è riservato prima al maschio dominante, poi agli altri membri del branco.

Dog therapy contro lo stress da studio

Siete stanchi e stressati a causa degli esami? Nessun problema basta giocare con un cagnolino. La “sentenza” proviene dalla facoltà di legge dell’Università di Yale che sta sperimentando un progetto per aiutare gli studenti a combattere lo stress, e intende farlo attraverso la dog therapy.

Il bibliotecario Blair Kauffman, in una mail indirizzata a tutti gli iscritti spiega:

E’ documentato che la terapia con i cani abbia efficacia nell’aumentare la felicità, la calma e il benessere emotivo.

La prestigiosa università di Yale non è la prima a ricorrere ad un programma di pet therapy: anche altre università americane avevano sperimentato questa speciale terapia, come, ad esempio quella del Wisconsin a Oshkosh.

Addio a Juma, il leone più amato d’America

La loro storia aveva fatto il giro del mondo e non soltanto i romantici si erano appassionati alla vicenda dei due leoni innamorati da 21 anni. Eppure al’inizio la loro amicizia era stata burrascosa e poi dalla diffidenza erano diventati, piano piano, inseparabili. La coppia era praticamente inossidabile, da far invidia davvero a qualunque specie e, negli ultimi tempi che Juma si era ammalato, nessuno aveva provato a dividerlo dalla sua compagna, che pure aveva sentito l’avvicinarsi della tragedia.

Non lo lasciava mai un secondo e vegliava su di lui con tanto affetto, soprattutto negli ultimi tempi quando non riusciva più a muoversi. Alla fine, il veterinario è dovuto intervenire per fermare tanta sofferenza e la compagna ha dovuto farsene una ragione.

Fratture nel cane

Una frattura è una interruzione dell’integrità strutturale dell’osso. Qualsiasi frattura comporta danni ai tessuti molli circostanti.
La maggior parte delle fratture nel cane è causata da traumi subiti da incidenti automobilistici. Occasionalmente si verificano a causa di una malattia delle ossa sottostante, come un tumore osseo o da stress ripetitivo che grava sempre sullo stesso osso, come una frattura causata da fatica in un levriero da corsa.

Poiché il trauma è la ragione più comune per le fratture, i cani giovani, di sesso maschile e non castrati, possono essere esposti ad un rischio maggiore in quanto sono più inclini a vagare ed a mettersi nei guai.

Sintomi

  • Zoppìa improvvisa
  • Gonfiore e/o dolore
  • Osso sporgente attraverso la pelle

Cani, Hashish e sigarette: è boom di intossicazioni

Il fumo di sigaretta e di spinelli, espongono i nostri amici a quattro zampe a rischi pesantissimi: infatti respirare il fumo passivo è più nocivo per i quattrozampe che per gli uomini. Pare però che ultimamente capitino degli incidenti pericolosi con i cannabinoidi: l’agenzia di stampa Adnkronos rende infatti noto come in pronto soccorso si ricevano in media due o tre casi al mese di cani che hanno letteralmente inghiottito pezzi di hashish. Daniela Mignacca, direttore della Clinica veterinaria Romasud afferma inoltre che il problema più grave è il totale silenzio dei proprietari dei cani, timorosi di essere giudicati.

Un’emergenza molto particolare ed estremamente delicata che i veterinari si trovano davanti più spesso di quanto si pensi: i casi sono davvero molti e la gravità dipende dalla quantità di droga che il cane ha ingerito. In questi casi è difficile fare un’anamnesi corretta. Il proprietario, infatti, o non si è accorto che Fido ha assaggiato l’hashish, oppure non lo dice per la vergogna.

Gli effetti sull’animale possono variare: la droga può fungere sia da sedativo che da eccitante. I segnali più comuni da cogliere sono comunque le pupille dilatate e l’iper-eccitazione. Se l’ingestione è recente si può procedere con una lavanda gastrica, altrimenti si forniscono ossigeno, fluidi e terapie di sostegno, grazie alle quali si spera di uscire dall’emergenza entro 24 ore. In generale, però, le possibilità di salvare il cane dipendono dalla dose di droga ingerita e dalla tempestività dell’intervento.

Il cane Tommy piange lacrime di ghiaccio

Tommy

TommyUn racconto da lacrime, una storia da film, eppure è tutta realtà. Un momento di felicità si è trasformato in una tragedia, Tommy era in passeggiata con il suo padrone  vicino ad un lago ghiacciato quando ad un tratto il suo padrone è caduto in un lago ghiacciato.

Il gatto è il nemico numero uno degli uccelli

Diminuiscono, si estinguono o sembrano ammalarsi: non di rado gli esperti vivono momenti di tensione osservando diverse specie di uccelli che continuano ad indebolirsi e a morire, ma il loro nemico numero uno resta sempre lo stesso. Da secoli non riescono a batterlo, se non alzandosi in volo e sembra un predatore affamato o cattivissimo al limite, che infierisce e gioca con la preda. Questo temibile e infallibile “killer” è il gatto,  lo stesso timdo micino che fa le fusa tra le quattro pareti domestiche, ma che sa diventare indomabile se deve cacciare.

Mobili per cani: necessità o follia?

Navigando in rete in uno stanco pomeriggio di sole, mi imbatto in un’offerta per gli amici a quattro zampe: curiosa decido di dare un’occhiata e scopro che sono in vendita..mobili per cani! Giuro, il mobilio per animali proprio mi mancava. Avevo visto cappotti, magliette, strass, collari di diamanti, perfino lo smalto per cani, ma l’armadio proprio non credevo potesse esistere.

Invece ecco spuntare un armadio, in tutto e per tutto identico a quello utilizzato daglie essere umani, rosa o azzurro, in legno, per contenere i cappottini dei cani. Dalla collezione DOG CHIC l’armadio è dotato di tre comodi  cassetti, una anta guardaroba di colore bianco con zampa trasparente: insomma, un vero gioiellino! Il prezzo? Non molto accessibile: quello che trovate in gallery costa 225 euro ed è reperibile sul sito www.hallodog.com.

Se invece preferite un mobile più basso, ecco l’armadio di www.littledogparadise.com sempre rosa con inserti bianchi (ma vi sono altri colori, come l’azzurro o il verde o ancora il giallo), molto capiente con cassetto superiore, mensola centrale e bastone appendiabiti. Questo secondo armadio è realizzato in legno multistrato di pioppo e laccato con vernice atossica. Anche in tal caso il prezzo è un pò sopra norma, costa infatti 360 euro.