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Gatto ucciso, killer condannato a 2 mesi di reclusione

gatto ucciso assassino condannatoLa crudeltà verso gli animali non ha limiti, ma fortunatamente si comincia a parlare anche di condanne vere e proprie ai vari gesti riprovevoli che la cronaca quotidiana ci racconta. E’ il caso di un uomo, che lo scorso marzo ha volutamente ucciso con due colpi di fucile un gatto ed una gazza. Sulla vicenda era subito intervenuta l’OIPA di Campobasso (luogo in cui i fatti si sono svolti), che ha supportato i proprietari del micio nella denuncia alle autorità mettendo a disposizione anche assistenza legale gratuita.

I Carabinieri, svolte le indagini, hanno individuato il colpevole e rinvenuto nell’abitazione dello stesso alcuni fucili da caccia, carabine, pistole e circa 1400 cartucce.

In questi giorni, e quindi con tempistiche soddisfacenti rispetto al solito, mi permetto di dire, è arrivata la sentenza: l’uomo è stato condannato, con patteggiamento, a 2 mesi di reclusione, con pena convertita in € 15.000,00 di multa per il reato di uccisione di animali. Per gli altri capi d’imputazione (detenzione abusiva di munizioni ed esplosioni pericolose) l’uomo è ricorso all’istituto dell’oblazione, ovvero al pagamento volontario di un’ulteriore cifra a compenso.

L’Oipa di Campobasso ha chiaramente espresso soddisfazione per questa risoluzione, ed anche noi non possiamo che esserne contenti: le leggi esistono e per ciò che riguarda il maltrattamento e l’uccisione degli animali si rientra anche nel codice di procedura penale; è dunque importante applicarle e procedere senza indugi alle condanne, affinché tali esempi servano da deterrente vero e proprio. Il vero successo di una normativa sta infatti nel prevenire l’atto violento, prima ancora che nel punirlo.

Va detto però che per arrivare a tutto ciò sono occorse le serie indagini dei Carabinieri, quindi lodevoli, per scovare l’omicida, ma anche e soprattutto la denuncia da parte dei proprietari: non bisogna rinunciare a punire chi si macchia di questi fatti, in caso di difficoltà si può chiedere aiuto anche alle tante associazioni animaliste come l’Oipa presenti su tutto il territorio nazionale.

Foto: Thinkstock

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