Inosservanze sulle necessarie identificazioni degli animali, forti carenze igieniche e strutturali, inosservanza alle norme sull’uso dei farmaci veterinari, ma anche irregolarità del rispetto dei criteri di protezione negli allevamenti nei trasporti o delle norme sulla produzione e l’igiene dei mangimi.
Questi solo solo alcuni degli illeciti di carattere penale che sono stati riscontrati nei 1.496 controlli effettuati dai Carabinieri dei Nas su allevamenti intensivi, macelli, canili per testare il rispetto del benessere animale.
E sul numero effettivo, ben 482, quasi un terzo, non sono risultati conformi alla legge come si legge nei dati riportati sul portale web del Ministero della Salute.
Non mancano neppure reati relativi al maltrattamento di animali o sulla produzione e macellazione di carni non autorizzata senza contare l’abbandono di animali a dipingere un quadro estremamente triste della situazione che descrive un giro di affari che sembra non tener conto del benessere degli animali.
Dopo le ispezioni sono state segnalate 367 persone alle Autorità Amministrative e 127 a quelle Giudiziarie con una serie di sanzioni penali e amministrative per un importo complessivo di 95.615.818 di euro. Dopo i controlli sono stati sequestrati 50.691 animali da reddito e 465 d’affezione, sono state chiuse 77 strutture e ne sono state sequestrate per un valore complessivo di 37.424.000 euro.
Nel corso dei cinque mesi di controlli a tappeto i Nas hanno verificato il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie delle strutture utilizzate i trattamenti farmacologici non legali, eventuali situazioni di sovraffollamento, lo stato di nutrizione e di salute degli animali, l’utilizzo di mangimi deteriorati, la corretta identificazione degli animali e l’attuazione delle previste profilassi oltre alle condizioni di trasporto.
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