Weimaraner, le leggende degli anni Cinquanta sul cane grigio

Weimaraner bis

Abbiamo parlato ieri del Weimaraner, cane bellissimo e complicato, avvolto dalla nebbia misteriosa della Boemia e anche da quella delle leggende e dei miti che si sono sviluppati sul suo conto. Ebbene si, il Weimaraner, così come molti altri cani, si porta dietro tutta una serie di credenze e dicerie, ma la differenza sta nel fatto che per le altre razze si è trattato di legami con i culti antichi e con le religioni, di storie che parlavano del legame profondo e intenso con uomini, donne e bambini, storie arrivate fino ai nostri giorni, affascinanti e suggestive. E invece questo grande cane grigio ha dovuto subire, negli anni Cinquanta, durante la sua diffusione negli Stati Uniti, una serie di voci sul suo conto eccessive, esagerate, fasulle e ridicole, rischiando che con la popolarità si perdesse la sua magnifica purezza di razza.

Nel dopoguerra gli americani erano alla ricerca di tutta una serie di cose “super”, con una marcia in più, accellerate. Nel 1950 comparve sulla rivista “Look” l’immagine di questo sconosciuto cane tedesco, il Weimaraner, che sulla copertina veniva definito come “cane delle meraviglie”. E così all’improvviso comparvero ovunque, tutti ne volevano uno e per citare due personaggi che iniziarono a farsi accompagnare dal cagnone grigio ecco il presidente Eisenhower e Grace Kelly.

Golden Retriever, il cane altruista dal manto dorato

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Intorno alle origini del Golden Retriever esiste un mito simpatico e da molti conosciuto. Gli antenati di questi cagnoni dal fantastico pelo sarebbero stati sei cani da caccia russi, che si esibirono in un circo in Inghilterra. Lì li vide il lord Tweedmouth che decise di acquistarli tutti e sei e poi di incrociarli con il Bloodhound, per dar vita a una razza altrettanto bella ma di taglia ridotta. Questa è la leggenda e non sapremo mai se questa storia sia vera o no. In molti sostengono che il Golden Retriever sia nato dall’incrocio tra il Tweed Water Spaniel con un Terranova di piccola taglia o con un Flat-Coated Retriever. Comunque sia dai registri ottocenteschi che provengono dalla proprietà di lord Tweedmouth, in Scozia, risulta che da Nous, il primo Retriever di colore giallo nato in quella dimora, siano poi nati dei cuccioli dorati. Siamo quindi tutti d’accordo almeno sul fatto che non vi fu nome più preciso e indiscutibile di Golden Retriever!

Alla fine del XIX secolo questo cane divenne davvero molto popolare in Inghilterra e venne poi portato anche in Canada e negli Stati Uniti. Iniziò molto velocemente la sua carriera come cane guida per i ciechi e venne anche sempre più di frequente utilizzato per prestare assistenza ai portatori di handicap. Il suo immenso altruismo gli ha permesso di arrivare fino ai giorni nostri con questa sua dote del saper offrire aiuto al prossimo.

Cane e gatto ovvero cane o gatto? Una partita di pro e contro finita 6-5

cane e  gattoCani e gatti, ma sarebbe il caso di dire: cani o gatti? L’antica rivalità tra le due specie di animali domestici più diffusi al mondo potrebbe infatti aver trovato una risoluzione oggettiva ed obiettiva nello studio pubblicato dal New Scientist, che mette nero su bianco i vantaggi dell’uno e dell’altro animale. Una battaglia a suon di pro e di contro che si è conclusa con la vittoria, per appena un punto, del cane.

I criteri di assegnazione dei punti di merito spaziavano dall’intelligenza all’utilità fino a toccare l’attualissimo tema dell’impronta ecologica. Ed è stato un duello durissimo che ha riconosciuto per appena un soffio la “supremazia” del cane come miglior animale domestico. Ma vediamo di scoprire meglio chi si è aggiudicato cosa nei vari campi di confronto che, per ovvie ragioni, erano in tutto undici.

Un regalo per capirsi con il micio, il dizionario Bilingue Italiano/Gatto e Gatto/Italiano

dizionario bilingue italiano gattoCapire il nostro gatto, i suoi miagoliì con differenti modulazioni della voce, la sua postura, i movimenti della coda, delle orecchie: per alcuni è una capacità innata che viene dall’immenso amore per questi accattivanti felini domestici; per altri è una saggezza che si acquista con l’esperienza quotidiana del contatto con il proprio micio, quando si impara ad ascoltarlo e ad interpretare i suoi segnali, diversi da esemplare ad esemplare.

Per chi invece è per la prima volta alle prese con un gatto e vuole saperne di più su come soddisfare le sue esigenze e non contrariarlo, ci viene in aiuto il primo dizionario Bilingue Italiano/Gatto-Gatto/Italiano. Firmato Sonda-Larousse, il dizionario è nato da un’idea di Jean Cuvelier, affermato veterinario, e illustrato dal disegnatore Gilles Bonotaux. All’edizione italiana hanno lavorato l’etologo Roberto Marchesini, in collaborazione con Ilaria Innocenti, responsabile nazionale Settore Cani e Gatti della LAV.

Labrador Retriever, una galleria di cuccioli

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Abbiamo già parlato del Labrador Retriever, delle sue origini, della sua storia, delle sue caratteristche caratteriali e dello standard della razza, solo che, come per il Beagle, non gli avevamo dedicato una bella galleria di immagini. I cuccioli sono irresistibili, lo sanno bene i produttori della famosa carta igienica e lo sanno bene anche tutte quelle persone che sono innamorate di questa razza e non vedono l’ora di avere tra le braccia questo splendido cucciolone!

La galleria di immagini infatti verte soprattutto su una cucciolata e poi su un cucciolotto in particolare, e tutte le foto sono da assoporare lentamente e teneramente! Ma approfittiamo dei cuccioli di Labrador Retriever proprio per parlare delle cucciolate e del rapporto con i cani genitori.

Il cane maschio restra estraneo all’istinto paterno. Si è abituato lungo i secoli a contare sul supporto e sull’assistenza degli uomini e questo ha fatto sì che si liberasse degli obblighi familiari. Le femmine invece sono colme di tenerezza per tutto il tempo in cui badano ai loro cuccioli. Li allattano, li puliscono, li difendono e li educano in modo che possano poi vivere la loro vita forti e indipendenti. Comunque quando i cuccioli crescono anche le femmine diventano indifferenti nei confronti dei loro piccoli. Per quanto rigurda ancora i cani maschi essi però non sono completamente distaccati, se sono con i cuccioli e sono presenti durante la loro crescita, sviluppano comunque una sorta di benevolenza, senza attaccarsi eccessivamente  e senza mostrare tenerezze come le madri femmine, però sono sempre pronti a difenderli in caso di attacchi esterni.

Gatti ereditieri, a Roma anziana signora lascia dieci milioni di euro al micio

gatto ereditàLa solitudine di cui sono vittime le persone anziane è spesso alleviata dalla presenza di un animale domestico. Al punto che quando si tratta di redigere il testamento, piuttosto che a persone fisiche si pensa al proprio pet, compagno di molte giornate altrimente vuote e tristi. E’ quanto è successo a Roma, dove una signora benestante, più che benestante anzi, diciamo ricca, ha lasciato ben dieci milioni di euro a Tommasino, un micio che aveva adottato dopo averlo recuperato da un cassonetto e che ha riempito di affetto i suoi ultimi anni di vita.

L’anziana donna,  che gode ancora di ottima salute all’età di novantadue anni, non ha figli e dopo la morte del marito è rimasta completamente sola al mondo. L’incontro fortuito e l’ingresso in casa del trovatello peloso l’hanno aiutata a rendere più leggeri e meno solitari i giorni della vecchiaia. Il patrimonio di dieci milioni di euro, tra conti in banca e beni immobili, se l’è così aggiudicato proprio Tommasino che pur non essendo un uomo è stato capace di infonderle quel calore umano di cui ha tremendamente bisogno.

I bambini capiscono il linguaggio del cane

cani bambiniChe i bambini di due o tre anni che hanno appena imparato a parlare capiscano quello che farfugliano i neonati è cosa risaputa da tempo. Spesso capita di assistere a delle vere e proprie traduzioni in tempo reale tra figli maggiori e bebè che lasciano di stucco persino i genitori. Quello che ancora non sapevamo è che i neonati riescono ad interpretare anche il linguaggio dei cani.

A dirlo è una recente ricerca effettuata da un’équipe di studiosi della Brigham Young University, coordinata da un docente di psicologia, il professor Ross Flom. Stando a quanto rilevato nel corso dello studio pare che i neonati attribuiscano significati diversi all’abbaiare del cane proprio sulla base delle differenti percezioni di modulazione del latrato o ancora interpretando il linguaggio del corpo dell’animale. Questo indipendentemente dal fatto che i bambini abbiano avuto o meno molti contatti con il cane in questione, si tratterebbe infatti di una capacità intuitiva innata.

Vendita on-line di cuccioli di razza, allarme Aidaa su truffe natalizie

cani regalo NataleAcquistare un cane o un gatto come regalo di Natale per una persona cara o per sè stessi è senza dubbio una scelta impegnativa, un dono a lungo termine che comporta delle responsabilità, dei disagi iniziali legati all’abituarsi a convivere con un animale domestico, ma che certamente ripaga di tutti gli sforzi grazie all’immenso affetto di cui sono capaci, con disinteresse assoluto, soltanto i pets.

Se avete deciso che sotto l’albero troverà posto un batuffolo di pelo, prima di spendere centinaia di euro per comprare un esemplare di razza pura, fate un salto nei canili comunali e lasciatevi pure commuovere dai tanti occhioni dolci che vi faranno la corte da dietro le sbarre pur di essere adottati.

Animali domestici in ospedale, a Genova pets in corsia

animali ospedaleDopo la partenza di un progetto pilota che ammetterebbe i cani negli spazi comuni e sugli spalti delle piscine comunali di Torino, stavolta tocca a Genova lanciare un segnale positivo verso l’inclusione degli animali domestici anche in aree tradizionalmente considerate off-limits per gli amici a quattro zampe. L’idea è quella di consentire ai pets l’ingresso negli ospedali per fare visita ai loro padroni ammalati.

Soprattutto per le persone anziane ma anche per i bambini e comunque per chiunque sia molto legato al proprio cane e al proprio gatto, la degenza si fa ancora più dolorosa se costringe a stare lontani dal proprio beniamino. Da qui l’idea, per ora applicabile solo all’ospedale San Martino di Genova, il maggiore della Liguria, di far entrare in corsia gli animali.

Passeggiare con il cane equivale a otto ore di palestra

passeggiare caneTorniamo a parlare di animali domestici e fitness anche oggi per incentrarci su una notizia che farà sicuramente la felicità di molti proprietari di cani. Pare, infatti, che portare a passeggio Fido ogni giorno, sia per i bisognini che per fargli fare due passi, equivalga per noi umani a ben otto ore di palestra settimanali. Soldi e tempo risparmiati, insomma, per non parlare dello stress che comporta per molte persone il recarsi due o tre volte a settimana in palestra.

A scoprire quanto movimento ci fa fare il nostro amico a quattro zampe è stato un recente studio realizzato dagli esperti della Bob Martin, una compagnia britannica che si occupa della salute degli animali domestici. L’indagine, che è stata condotta su oltre cinquemila persone, è servita a calcolare con un ampio margine di precisione quante ore di attività fisica può arrivare a fare il proprietario di un cane.

L’anagrafe canina

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L’anagrafe canina, ormai presente obbligatoriamente in tutti i comuni italiani, è un semplice sistema di registrazione dei cani presenti in tutto il territorio nazionale: è stata istituita con la Legge regionale 20 gennaio del 1997 poi successivamente modificata. Il sistema dell’anagrafe canina è informatizzato: è il proprietario del cane a doversi attivare per poter registrare il proprio amico a quattro zampe tempestivamente.

Il cane deve essere registrato presso l’ufficio dell’anagrafe canina in modo da poterlo identificare associandolo al padrone: in sostanza il cane è individuato attraverso razza, sesso, colore ed i tratti salienti, un codice numerico presente in un microchip inoculato sottocute all’animale ed il padrone, cui il codice fa riferimento. Il proprietario o il detentore di un cane deve provvedere a far identificare e registrare l’animale a partire dal secondo mese di vita con l’applicazione del microchip, che deve avvenire ad opera esclusiva del veterinario.

Dopo l’applicazione del microchip il padrone del cane deve effettuare la registrazione nell’anagrafe canina degli animali, al termine della quale verrà rilasciato un certificato di iscrizione che dovrà accompagnare l’animale per tutta la vita, anche ad esempio in caso di passaggio di proprietà. L’iscrizione all’anagrafe canina è estremamente importante in quanto permetterà di risalire al proprietario del cane in caso di smarrimento (o di abbandono): un servizio innovativo ed indispensabile per la tranquillità dei nostri amici animali e dei padroni e per ridurre il fenomeno dell’abbandono.

Hachikō, esempio di fedeltà

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La storia odierna è quella di Hachikō , un cane di razza Akita nato nel 1923 e vissuto in Giappone: venne adottato ancora cucciolo da Hidesamuroh Ueno, un professore universitario che ogni mattina si dirigeva alla stazione per andare a lavorare. Il fedele cane lo accompagnava al mattino e ritornava a prendere, ogni giorno. Purtroppo però un giorno il padrone Ueno muore mentre si trova al lavoro a causa di un attacco cardiaco: il piccolo Hachikō non sa nulla e a fine giornta come suo solito si reca in stazione per attendere il padrone.

Ma questi, ovviamente, non scende come al solito dal treno: Hachikō aspeta e aspetta, ogni giorno si reca alla stazione, speranzoso, ma resta sempre deluso, di Ueno non vi è traccia. Con il passare del tempo, il capostazione e le persone che prendevano quotidianamente il treno iniziarono ad accorgersi di lui e cercarono di accudirlo offrendogli cibo e riparo. Nonostante il passare degli anni il cane continuò a recarsi alla stazione per poter rivedere il suo padrone, fino all’8 marzo del 1935 giorno in cui Hachikō morì di filariasi dopo aver atteso, ininterrottamente, per ben 10 anni, il ritorno di Ueno.

Cani: menù natalizio

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Con l’arrivo delle feste la casa si riempie di sapori ed odori nuovi ed invitanti, cui il nostro amico a quattro zampe non sa proprio resistere: per farlo sentire ancora di più parte della famiglia e farlo gioire un po’ ecco qualche simpatica ricetta per il pranzo di Natale, ovviamente pensata apposta per il nostro cagnolino, he potrà essere utilizzata anche durante il resto dell’anno a seconda delle esigenze dell’animale.

La prima ricetta riguada un risotto facile ed ottimale per i cani che soffrono di intolleranze alimentari. Ingredienti: riso q.b., burro e sale q.b. 2 cubetti di spinaci, 4 pomodorini, un po’ di carota e 250 grammi di spezzatino di vitello. Fate bollire il riso in abbondante acqua con il sale ed il burro, cui seguiranno gli spinaci, pomodorini e la carta. Cuocere il tutto per 10-15 minuti poi inserire la carne e mescolare tutto insieme: versare il compsto nella ciotola, mescolare e fare raffreddare per evitare che il nostro amico si possa scottare.

La stessa ricetta con il riso può variare a seconda dell’età del nostro cane: per un cane anziano, che necessita di una dieta povera di grassi, consigliabile la carne di pollo e l’utilizzo del riso integrale. Ancora, una variante può essere rappresentata dall’uso del miglio al posto del riso: in questo caso si può aggiungere del pesce, nasello o merluzzo, per consentire al cane di assumere fosforo e tutte le proteine apportate dal pesce.

Cani in piscina, test pilota a Torino per annullare il divieto di ingresso a Fido

cani piscina TorinoPortare il cane in piscina. A Torino sarà presto realtà, in virtù di un progetto pilota volto a verificare che ci siano le condizioni per annullare definitivamente il divieto che impone ai nostri amici a quattro zampe di non entrare nei plessi sportivi. Le piscine comunali del capoluogo piemontese toglieranno infatti il cartello “Qui non posso entrare” con raffigurato il cane sbarrato e apriranno le porte a Fido.

Attenzione però. In piscina, ovviamente, si intende non in acqua con voi, semplicemente invece di lasciare il cane a casa o in macchina quando andate a prendere vostro figlio dopo la lezione potrete tranquillamente portarlo con voi. Le aree cui i cani potranno accedere sono l’atrio dell’impianto sportivo e le tribune. Esclusi invece spogliatoio,  area vasche e le vasche stesse.