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Cani ossessivi come gli uomini, responsabili gli stessi geni

Mordersi la coda, leccarsi alcune parti del corpo fino all’automutilamento, girare in tondo, ingerire materiali non commestibili come carta, stoffa, legno o feci, mimare l’atteggiamento di monta: sono tanti i gesti ripetuti e incontrolati con cui i cani manifestano il disturbo compulsivo canino. I ricercatori dell’università di Tufts (Usa), hanno scoperto similarità tra cani e umani affetti dal disturbo ossessivo e hanno individuato i geni responsabili nei cani, che potrebbero essere gli stessi che riguardano la variante umana e aprire un nuovo capitolo nella ricerca farmacologica.

Chasing tail

 

 

Nell’uomo il disturbo ossessivo compulsivo, caratterizato da pensieri angoscianti e comportamenti ripetitivi, è uno dei disturbi neuropsichiatrici più comuni al mondo, ed è stimato che colpisca all’anno l’1-3 per cento della popolazione Usa. Ma degli attuali trattamenti beneficiano solo la metà dei pazienti umani. Nei cani affetti da disturbo compulsivo canino (o ccd), l’equivalente di disturbo ossessivo compulsivo umano, questo comportamento può includere inseguire ripetitivamente la coda e pulizia eccessiva.

Il recente studio condotto da Nicholas Dodman, professore di scienze cliniche presso la Scuola Cummings, e il suo team sui geni del disturbo canino intitolato ‘Genomic Risk for Severe Canine Compulsive Disorder, a Dog Model of Human OCD’, dimostra la similarità tra il doc nei cani e nell’uomo. Inoltre i cani colpiti hanno risposto bene ai farmaci che di solito sono usati  per curare la depressione e l’ansia negli umani.

 Studiando  speriamo di individuare percorsi e componenti molecolari che causano la malattia. Ci aspettiamo che questa ricerca ci porti a trovare farmaci per il trattamento di entrambi, cani ed esseri umani – ha detto il co-autore e il neurologo Edward Ginns, direttore di un programma di genetica medica presso l’Università del Massachusetts Medical School

I ricercatori della Tufts University Cummings Facoltà di Medicina Veterinaria, Tufts University Medical School, University of Massachusetts Medical School, University of California di San Francisco, ProjectDog e la Andel Institute Van ricerca hanno analizzato i genomi di 70 cani doberman, alcuni di qui erano animali con ccd.

Già dal 1990 e nei primi anni del 2000, insieme a Edward Ginns della University of Massachusetts Medical School, Dodman ha raccolto campioni genetici provenienti da diverse specie di canidi, felini, cavalli, Dopo diversi anni di raccolta, Dodman, Ginns e altri hanno trovato il gene CDH2 in cani di particolare interesse. Quando si confronta questo gene con la versione umana, è parzialmente chiarito il legame tra cervello del cane e umano per quanto riguarda questi disturbi comportamentali. Nel 2013, Dodman ha lavorato con Marc Kaufman dall’Ospedale McLean per confrontare cervelli di doberman pinscher e umani.

Il nostro obiettivo generale negli studi su animali è quello di cercare di identificare le anomalie cerebrali strutturali e funzionali simili a quelle riportati negli esseri umani con disturbi del comportamento compulsivo, e quindi determinare con imaging e altri metodi i meccanismi alla base di queste anomalie, ha scritto Kaunfman.

Se si mostra che sono coinvolti gli stessi geni, allora si possono fare proiezioni su percorsi genetici di ogni specie – ha detto Dodman – Quando si scopre il percorso, allora sapremo di più sulla fisiologia del problema e sui nuovi metodi di trattamento.

 

Fonte tuftsdaily.com

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