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Cani antiesplosivo clonati, apre fabbrica in Cina

La notizia è di quelle impressionanti: è stata costituita una joint venture cinese-coreana con l’obiettivo di avviare dal 2016 il più grande stabilimento al mondo per la clonazione di cani (con funzione antiesplosivo e antidroga, di soccorso e polizia), ma anche di bestiame, vitelli, fino al sogno di realizzare un panda gigante. Il motivo dichiarato è di salvare in questo modo dall’estinzione alcune specie a rischio. Mentre fortunatamente l’Unione europea si muove in direzione opposta, impensierisce non poco questo smisurato quanto sregolato accanimento sugli animali biotecnologico-affaristica della Cina.

 

Cuccioli di mastino tibetano

L’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa da Xu Xiaochun, chief executive di BoyaLife, nome per niente rassicurante di una società di biotecnologie cinesi, partner della Sooam Biotech, società di ricerca con sede in Corea del Sud che ha già prodotto 550 cuccioli clonati dal 2005; società ora unite per clonare mastini tibetani.

La fabbrica più grande del mondo aprirà nel 2016 con un investimento di 30 milioni di dollari in Cina nella regione di Tianjin. Produrrà cani poliziotto destinati ad attività quali il rilevamento di bombe, la ricerca e il soccorso.  Xu ha vantato il fatto che cani clonati siano stati già utilizzati in Cina e in Afghanistan nei servizi antidroga. La joint venture cinese-coreana, però, potrebbe anche clonare su richiesta il cane di famiglia, ma con una spesa pari  a 100 mila dollari a testa (pari circa a 93 mila euro!), e i mastini tibetani in genere non sono un animale domestico. Annunciata anche la produzione di un milione di embrioni l’anno di vitelli per soddisfare la crescente domanda di carni bovine di qualità che la Cina in fase di boom, consuma in sempre maggiori quantità.

La Sooam è guidata da Hwang Woo-suk, scienziato sudcoreano la cui reputazione è stata seriamente compromessa nel 2005, quando è emerso che aveva falsificato molti dati di una ricerca definita ‘pioneristica’ sulle cellule staminali umane e che ha realizzato Snuppylevriero afghano nato due anni fa, primo cane clonato al mondo.

La clonazione animale, legale negli Usa, è un ambito del biotech in cui la Cina si è spinta molto oltre, applicando su scala industriale tecniche ancora sperimentali con l’ambizione di diventare leader mondiale. Tutto ciò in contrasto con l’Europa – dove il primo mammifero clonato, la pecora Dolly, è nato in Scozia nel 1996 – che non consente la clonazione degli animali da allevamento. Il parlamento europeo ha votato a larga maggioranza a settembre il divieto di clonare animali da allevamento e la vendita di bestiame clonato, con la motivazione che la prole clonata ha molti più problemi di salute rispetto agli animali tradizionali.

 

Fonte ft.com

Foto credit Thinkstock

 

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