
L’attenzione in queste ore va agli animali utilizzati nelle produzioni televisive e cinematografiche. Il Tribunale di Roma ha infatti condannato la società Grunwald (in primo grado, nella figura del suo titolare) ad un risarcimento danni nel confronti delle associazioni animaliste LAV ed ENPA che si erano costituite parte civile, oltre che ad un anno di reclusione. L’accusa, confermata dopo 4 anni di processo, è quella di aver detenuto animali “in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze” (art. 727 Codice Penale, comma II) e violazione della normativa Cites.

