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Ambulanze veterinarie multate: scandalo a Milano

Ambulanze veterinarie multate

Il Comune di Milano non rinnova i pass per il transito nelle corsie preferenziali delle ambulanze veterinarie: si è sollevato un vero putiferio intorno a questa incresciosa vicenda. All’associazione Enpa, che gestisce gli automezzi per il soccorso animale, sono giunte addirittura 24 multe, per un importo totale di 1.848 euro: un importo impossibile da sostenere per un’associazione che si fonda sul volontariato e sulle offerte dei privati. Inizialmente pareva che la situazione potesse essere facilmente risolvibile: lo stesso assessore Bisconti aveva affermato che non è a rischio il prezioso servizio di emergenza che l’associazione mette a disposizione di tutti i cittadini. E invece ad oggi nulla è cambiato.

Incredulità ed anche un pò di amarezza tra le file dell’Enpa milanese che, per mezzo del suo presidente e capo nucleo, Ermanno Giudici ha affermato che:

Il problema del mancato rinnovo dei pass si sta trascinando ormai dai primi di dicembre. Ritengo che le nostre ambulanze veterinarie e le nostre attività a tutela degli animali, meritino di potere essere considerate con un’attenzione diversa, soprattutto in funzione del servizio di pubblica utilità che svolgono. Enpa peraltro svolge tutte le sue attività senza ricevere neanche un euro di contributo dal Comune di Milano.

Tra le varie multe spiccano quelle relative all’auto delle Guardie Zoofile dell’Enpa di Milano, che si occupano della prevenzione e repressione dei maltrattamenti nei confronti degli animali: fino ad ora tale macchina non era mai stata oggetto di multe, senza aver mai avuto nessun pass. Resta inteso che se il comune di Milano non troverà una soluzione, l’associazione sarà costretta a limitare il servizio, se non addirittura sospenderlo ed a quel punto sarà onere della stessa pubblica amministrazione pensare a come offrire un’alternativa valida. Vedremo cosa intenderà fare il Comune di Milano a proposito, gli aggiornamenti nei prossimi giorni.

Fonte: Enpa

Foto credits: Thinkstock

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