Home » News » Ambulanza per animali: in Toscana arriva Pimpa

Ambulanza per animali: in Toscana arriva Pimpa

ambulanza per animali

Una bella notizia arriva dalla Toscana, precisamente dalla provincia di Massa Carrara: quì in occasione delle celebrazioni della festa del Santo Patrono, San Francesco (tra l’altro protettore anche degli animali), è stato presentato il progetto relativo alla realizzazione della prima ambulanza veterinaria della Toscana. Il progetto è stato fortemente voluto dall’associazione onlus Croce Oro Massa Carrara, che ha acquistato il mezzo e lo ha sistemato ed accesoriato per soccorrere i pets che ne avranno bisogno!

Pimpa, questo è il nome dell’unità mobile veterinaria, altro non è che un’ambulanza attiva per il soccorso agli animali domestici, con tanto di gabbie e di strumenti di primo soccorso, proprio come si conviene ad un’ambulanza a tutto tondo.  A bordo della Pimpa viaggeranno un veterinario ed i volontari dell’associazione: questi ultimi in particolare potranno prendere servizio solo dopo aver seguito un corso di primo soccorso per animali denominato Vls, acronimo di Veterinary life support. Una volta effettuate le manovre di prima necessità agli amici a quattro zampe, questi verranno trasferiti presso un veterinario di fiducia oppure presso la clinica convenzionata, la Colombo di Lido di Camaiore dove potranno essere ricoverati e trascorrere la degenza.

Pimpa è la prima unità mobile veterinaria della Toscana: in Italia ve ne sono solamente altre tre, una a Roma, una a Guidonia e una a Milano, con il nome di Isotta. Nel nostro paese le ambulanze veterinarie non sono molto diffuse nonostante vi sia una legge ad hoc che dispone che gli amici a quattro zampe abbiano diritto, in caso di incidente stradale, a ricevere assistenza d’urgenza per raggiungere la clinica più vicina, grazie ad un mezzo idoneo oppure ad un’auto privata. Tale obbligo era già stato inserito all’interno del codice della strada emesso con decreto legislativo 177 del 1992, per rattificato ed entrato in vigore grazie alla legge n. 120 del 2010.

Foto credits: Thinkstock

Lascia un commento