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Il canile? In Italia niente fondi, salviamo i cani abbandonati, la nuova denuncia Aidaa

Dobbiamo salvare i cani abbandonati, è importante rivolgersi al canile cittadino se ci si vuole arricchire la propria vita di un fedele amico a quattro zampe. Adottiamoli! Anche perché i canili italiani (privati e pubblici) non hanno più fondi. E’ l’ennesima denuncia che arriva dall’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) che spiega come, secondo una indagine che ha riguardato il Centro-Sud d’Italia, oltre 200 canili (privati, convenzionati e soprattutto comunali), non riescono più a gestire le spese. Questo accade anche nelle grandi città e nel Nord, di certo le cose non vanno meglio.

Purtroppo i fondi non arrivano e nonostante il vasto impegno di associazioni e singoli volontari non si riescono più neppure a gestire gli esami e le vaccinazioni obbligatorie. Mancano i farmaci, i mezzi, gli strumenti, ma soprattutto i cani sono troppi. Sbloccare in qualche modo la situazione economica è auspicabile, ma anche adottare i cani presenti nei canili di tutto il nostro Paese.

Secondo l’Aidaa infatti, proprio a causa della situazione e delle scarse adozioni, molti animali devono essere affidati ad organizzazioni all’estero, in cambio di vaccini o crocchette (con i rischi che possiamo immaginare della zoomafia, ma per fortuna non sempre presenti). Pensate che altri dati raccolti dai volontari dell’associazione, illustrano come in media ogni anno nei canili italiani muoiono in media 20 animali, per cause naturali e focolai di malattie. Ebbene, in alcuni canili del Sud, si è arrivati alla morte anche di 70 cani nel 2010, a causa di epidemie di cimurro! Il totale? Abbiamo perso in questo modo 15.000 animali su un totale di 180.000 residenti nei canili presenti su tutto il territorio nazionale!

Cosa si può fare oltre adottare questi poveri cani? Il presidente dell’Aidaa Lorenzo Croce propone:

“E’ evidente che l’inadempienza dei Comuni nel pagamento delle quote destinate al mantenimento dei cani nei canili e alle spese veterinarie è sotto gli occhi di tutti, ma bisogna che si corra ai ripari prima che la situazione degeneri sfuggendo di mano. Per questo chiediamo un’anticipazione straordinaria di cassa dalle Regioni e dal Governo, per pianificare questo debito facendo poi rivalsa sui singoli Comuni. Si tratta di una somma irrisoria rispetto ad altre spese, somma della quale poi Regioni e Governo potrebbero rivalersi direttamente in sede di trasferimento dei fondi agli enti locali”.

Speriamo, noi nel frattempo diamoci da fare e spargiamo la voce!

[Foto: Flickr.com]

 

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