Landseer, grande cane adatto anche ai bambini

Un cane adatto ai bambini anche se di grandi dimensioni: parliamo del Landseer, molto simile al Terranova, spesso utilizzato anche per il soccorso al mare e che risulta essere perfetto per essere integrato all’interno di una famiglia numerosa.

Hovawart: carattere, prezzo e allevamenti

Hovawart carattere prezzo allevamenti

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L’Hovawart è un cane dalla storia molto antica. In apparenza simile al Golden Retriever, ma anche a Bovaro del Bernese e al Terranova, discende come tutti i molossi dal Mastino Tibetano. Il nome Hovawart è di origine germanica ed è una contrazione di due parole che significano “guardiano delle corti”. Conosciamo più da vicino questo affascinante amico a 4 zampe.

Tosa inu: carattere e allevamento in Italia

tosa inu carattere allevamento

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Il Tosa inu è una razza originaria del Giappone ed è il risultato d un incrocio tra diversi cani, presumibilmente tra lo Shikoku Ken e alcune razze occidentali come il Bulldog, il Mastiff, il Bull terrier, il Bracco tedesco e il Grande danese. Conosciamo meglio questo adorabile cucciolone, dal carattere da samurai.

Fox Terrier, il cane di terra

Fox Terrier (8)Il Fox Terrier era e rimane il terrore delle piccole prede. La sua terra di origine sono le Isole Britanniche, che come ormai abbiamo detto infinite volte sono da sempre state la patria dei cani da caccia. La prima testimonianza che ci parla dei Terrier arriva da Plinio il Vecchio che nel 55 a.C. scrisse che i Romani aveva trovato questi piccoli cani che attraverso il terreno seguivano le piste delle loro prede.

I Terrier appartenevano alla gente comune. I grandi cani avevano fatto strage delle prede più grandi e anche della selvaggina, molto apprezzata per la carne, e allora subentrarono questi piccoli cani, che stanavano le piccole prede e potevano permettere che la passione per la caccia non dovesse cessare a causa della scarsità di animali da cacciare. Nel XVIII secolo non esisteva un villaggio o un casale che non avesse i suoi Fox Terrier che terrorrizzavano non solo i ratti e gli altri roditori, ma anche tutti gli altri animali nocivi per gli appezzamenti di terreno e per le case.

Anche durante il colonialismo i Terrier la fecero da padroni, gli inglesi li portavano con sè e loro in qualunque posto erano pronti a cacciare la prede, stanarle, scovarle, strattonarle e tirarle fuori dalla tana. Altra cosa ben nota è la passione per i combattimenti dei cani, sempre in Inghilterra, e nell’arena di combattimento che aveva visto anche i Molossi, la Westminster Pit, arrivarono anche i Fox Terrier, lanciati verso orde di ratti che venivano annientati in cinque minuti e mezzo.

Dogue de Bordeaux, il molosso della tv

dogue de bordeaux
Tutti i sostenitori e gli appassionati del Dogue de Bordeaux amano sostenere che questo cane sia il progenitore di tutti i Mastiff discendenti dai Molossi. Vero è che le testimonianze dell’esistenza dei Molossi affondano fino al 2000 a.C. e anche al 3000 a.C., su alcuni vasi Sumeri vengono raffigurate scene di caccia intorno alle paludi di Babilonia in cui sono chiaramente distinguibili i Molossi. Anche bronzi e bassorilievi che provengono da molte parti del mondo, dalla Persia alla Cina, mostrano la presenza dei Molossi tra queste popolazioni. Non possiamo però sapere con certezza quale dei Mastini si sia sviluppato per primo, con le caratteristiche giunte poi fino ai giorni nostri. Probabilmente in ogni luogo una particolare razza ha avuto più fortuna, il Mastiff in Inghilterra, il Mastino Napoletano in Italia e il Dogue de Bordeaux, detto anche Mastino Francese, in Francia.

Sappiamo che i Molossi furono utilizzati come cani da guerra, e fin dai tempi più antichi (dagli Egizi fino alle truppe di Enrico VII) questi cani furono utilizzati per la caccia all’uomo, in guerra, inseguendo i nemici e facendoli scappare per la paura, spesso aiutati da armature o da collari a punta.

Il Dogue de Bordeaux potrebbe essere il discendente del Mastino Tibetano portato in Grecia da Alessandro Magno, mentre il Mastiff sembra sia giunto in Inghilterra grazie ai Fenici. Comunque sia quando i Molossi arrivarono a Roma vennero fatti combattere nei circhi, contro gli uomini ma anche contro gli orsi, le tigri, i leoni e i tori. Anche in Inghilterra questa pratica del combattimento divenne molto popolare e iniziarono anche le prime scommesse.

Molossi: Mastiff, Bullmastiff e Mastino Napoletano

Mastiff

Della famiglia dei Molossidi fanno parte il Mastiff, il Bullmastiff e il Mastino Napoletano. Anche il Dogue de Bordeaux è un Molosso, ma apriremo una parentesi solo per lui e per la sua storia. Tutti questi cani derivano dal Mastino d’Oriente, definito il Molosso per l’appunto.

Mastiff

Il Mastiff è un cane di grossa taglia, massiccio, vigoroso, ben costruito, potente. Nessun canide ha un’ossatura simile alla sua. L’altezza va dai 75 agli 80 centimetri, il peso dai 70 ai 90 chilogrammi. La testa è massiccia, larga, rettangolare, gli occhi sono piccoli e color nocciola, il naso grande e nero, le orecchie attaccate alte, arrotondate e ricadenti. Il mantello è a pelo corto e fitto, e i colori variano dal fulvo chiaro, giallastro, al fulvo cinerino, fino al fulvo deciso e al nero.

Le numerose selezioni hanno eliminato la grande ferocia che per molti secoli ha caratterizzato questo cane. Oggi lo conosciamo come un animale mansueto, equilibrato, desideroso di affetto e buonissimo con i bambini. Se ben addestrato si dimostrerà un ottimo cane da guardia.

I Molossi, la storia e le leggende

MolossiIl cane Molosso fu visto per la prima volta nell’antica Grecia e nell’antica Roma. Alcuni sostenevano che esso fosse l’antico Mastino Tibetano portato in Grecia da Alessandro Magno, oggi si pensa invece che il Molosso sia stato portato in Inghilterra dai Fenici, e che da questo cane discenda il Mastiff, o Mastino Inglese. Veniva chiamato anche Bandog, Dogue o Alano, ma il nome che gli rimase e che è giunto fino a noi è proprio Mastiff, dal francese massif.

Il Molosso ha da sempre rispettato la potenza che riesce ad incarnare, con le sue spalle possenti e il pelo ispido. Quando Marco Polo ne vide uno per la prima volta, in visita dal Gran Can, raccontò che i Molossi d’Oriente erano così forti e potenti che ogni uomo che doveva partire per un viaggio ne portava due con sè. Questo avveniva perchè gli uomini incontravano i leoni lungo il loro cammino e due Molossi erano perfettamente in grado di attaccarne uno e anche se il leone si rivoltava contro di loro non poteva far altro che soccombere.

In Gran Bretagna, visto il numero molto elevato di cani da caccia, il Molosso venne impiegato principalmente per il combattimento contro i tori. In realtà uno dei principali usi che è sempre stato fatto di questo cane è quello di fedele compagno da guerra, un vero e proprio soldato, conosciuto in tutto il mondo proprio per la sua funzione di accompagnamento e attacco tra le truppe e tra i conquistatori.